Era passato il finesettimana così velocemente, tra lunghe telefonate con Alice e passeggiate nella ormai nostra Radura con Edward, era bello poter arrivare in poco tempo da un posto all'altro, mi bastava salirgli sulle spalle e viaggiavamo alla velocità della luce, eravamo stati per ore arrampicati sulle cime degli alberi dalle quali si ammirava un paesaggio spettacolare! Eravamo anche rimasti a parlare, c'erano ancora così tante cose da sapere sulla sua specie, se così la si può definire.
Mi raccontò che i vampiri purosangue (sempre se così uno li voglia intendere) non possono mai mostrarsi alla luce del sole, perchè diventerebbero scinitillanti come i fiori bagnati di rugiada che alla luce del sole risplendono e sembrano ricoperti di brillanti, coi mezzi vampiri come lui, Carlisle e Jasper invece il sole non gli causava quell'alterazione e per questo erano più liberi di confondersi tra la comune gente, ecco perchè a Miami non aveva alcun problema.
Miami... se solo anziché trovarmelo come cameriere lo avrei conosciuto sulla spiaggia magari in costume... che avrei dato... ormai lui e il suo corpo diventavano un ossessione, lo desideravo sempre di più, ma capivo che per lui era gia un enorme sforzo starmi vicino e non pretendevo nulla di più... anche se nella mia mente quando ero nel letto, poco prima di addormentarmi, fantasticavo cose che tra me e lui... forse sarebbero state impossibili...
Sembravo quasi una pervertita, certe volte mi spaventavo di me stessa, sembravo io il ragazzo che dovevo aspettare che la mia ragazza si sentisse pronta... iniziai a ridere al pensiero, una risata isterica, perchè poi pensai che era impossibile che Edward, un tipo così... bello ed interessante, fosse vergine, mi aveva raccontato che prima di me, non era mai stato con un umana, ma il fatto lasciava immaginare che con qualche sua simile ci fosse stato... e solo l'idea di lui che faceva l'amore con qualcun'altra.. mi eccitava, mi eccitava se pensavo a lui in quelle performance... ma mi assaliva l'ira quando immaginavo che aveva fatto cose con persone che non erano me... cose che forse... tra di noi, non sarebbero mai accadute...
Come ogni mattina il suono della sveglia mi fa ritornare coi piedi per terra, e mi ricorda che inizia un nuovo giorno, come sempre mi vestii velocemente e scesi in cucina per fare colazione, mia madre non era più in casa per quell'ora perchè usciva per lavoro ancora prima di me, era un sollievo non risentire nella casa l'eco delle sue urla che mi incitavano continuamente a sbrigarmi. Presi lo zaino e usci di casa incamminandomi verso la fermata dell 'autobus, ma poco distante da essa, mi ritrovai una splendida sorpresa, Edward era li poggiato contro la sua volvo e non aspettava altri che me.
Mi era venuto a prendere per andare a scuola, che dolce! Mi avvicinai a lui e gli sorrisi, ero certa di sembrare una bambina che riceveva il suo regalo preferito, <<Ciao! Ma cosa ci fai qui?> lui mi sorrise, ed io a stento mi ressi in piedi: il suo sorriso, aggiunto al suo sguardo, aggiunto al suo fascino, mi stendeva, si, ogni volta per me era sempre come la prima, non riuscivo mai ad abituarmi a cotanta bellezza, <<Beh che pensi? Che ti faccia prendere l'autobus, quando posso offrirti la comodità di arrivare a scuola in macchina?>> mi alzai sulle punte e gli diedi un piccolo bacio sulla guancia, lo sentii per un attimo irrigidirsi, ma non me ne importava, sapevo che non mi avrebbe mai potuto fare del male, mai, <<graize, sei un amore!>> e dopo essermi resa conto che era la prima volta che lo chiamavo con una appellativo del genere, divenni rossa come un peperone e cercai di voltarmi per non farmi notare in quelle condizioni, ma lui mi afferrò delicatamente per un braccio e mi fece voltare verso di lui, con una mano dietro alla schiena, mi teneva stretta a lui, e per la seconda volta, dopo che gli caddi addosso nella radura, sentii il mio corpo quasi aderire al suo, mille scariche mi attraversarono, vidi il suo volto avvicinarsi sempre di più al mio, avevo il cuore in gola, ero certa che stava per esplodermi, quando sentii le sue labbra poggiarsi delicatamente sull'angolo destro delle mie labbra.
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E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]
Teen Fiction[IN REVISIONE ] Stavo salutando Angela quando il mio sguardo si posò accidentalmente su una figura alle sue spalle.... Vidi lui, il ragazzo per cui Alice era uscita pazza, si chiamava Jasper faceva il 5° anno ed era il ragazzo più carino dell'istitu...