La Vigilia di Natale in casa Cullen

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Non mi ero nemmeno allontanata dalla cucina che suonarono al campanello, andai ad aprire ed era Edward, che tempismo volevo morire <<ciao amore!>> mi disse lui tutto contento, io tutt'altro che contenta lo trascinai sul retro del giardino assicurandomi prima che mio padre e mia madre stessero ancora indaffarati a parlare. <<Ciao amore un corno!!>> Edward restò di sasso <<Bella amore, ma che ho fatto!!!>> <<come che hai fatto? Ti sei semplicemente autoinvitato il giorno di Natale a pranzo da me, e vai a dire a mia madre che stasera dovrei festeggiare con te la vigilia senza degnarti minimamente di dirmelo? Almeno potresti parlare prima con me, per chiedermi che ne pensi non credi???>>
Lui mi sorrise, tentava di abbindolarmi, ma per la prima volta fui impassibile <<dai tesoro, che sarà mai... sembra che non mi vuoi tra i piedi... c'è qualcosa che non va?>> sospirai <<no, Edward, non è che non ti voglio... anzi, ma mi ha dato fastidio saperlo così da mia madre... cioè un altro po' sapeva più lei che io...>> mi andai a sedere sulla sedia a dondolo e lui mi raggiunse, sedendosi accanto a me.
Gli occhi mi si inumidirono in niente e una lacrima scese giù <<Bella... ma cosa...>>   <<scusa... è che non sono preparata a tutto questo...>>  non riuscii a proseguire iniziai a singhiozzare, quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, avevo avuto quegli ultimi giorni troppe cose da affrontare in troppo poco tempo, e senza senso scoppiai a piangere per la cosa più futile. Edward mi abbracciò, tenendomi stretta a se <<su amore, riprenditi, non è niente... e poi io ero passato stamattina proprio per dirti della cena da me, solo che non c'eri è ho lasciato detto a tua madre, che poi ha insistito per invitarmi a pranzo per domani... e non potevo certo dirle di no...>> poi proseguì <<e poi ho provato a chiamarti al cellulare, ma o non eri raggiungibile o non rispondevi e quindi avevo pensato di venire a fare un salto qui da te, ma non avendoti trovata...>>  lo bloccai <<no, tranquillo Ed... non devi giustificare nulla...>> feci un gran bel respiro e tornai in me, avevo bisogno di quell'attimo di sfogo, mi sentivo decisamente meglio..

<<Amore... senti dato che stai qui... che ne pensi se ti presento a mio padre? Almeno si prepara psicologicamente per il pranzo di domani...>> lui mi sorrise <<allora mi vuoi a pranzo da te domani? Sicura? Se non te la senti...>>  <<Edward io ti vorrei con me sempre!>> e gli diedi un bacio ne troppo corto ne troppo lungo, ma intenso al punto giusto, poi gli dissi <<e solo che... niente... beh pensavo a te... se non hai voglia di mangiare...>> lui mi fece il suo sorrisetto malizioso <<tranquilla Bella, in questi ultimi due giorni ho fatto una bella scorpacciata che sto bene per tutte le vacanze di Natale, quindi credo che i cenoni e i pranzi e tutto quello che ci sarà da mangiare, mi sazieranno! Non mi daranno alcun problema!>> mi fece scoppiare a ridere il modo in cui lo disse e poi sapevo che per scorpacciata intendeva che era andato a caccia. Mi alzai dirigendomi verso l'ingresso, lui prima che andassi mi prese il viso tra le mani e guardandomi negli occhi mi disse <<sei bellissima quando sorridi!!! E lo sai vero, che preferisco vedere mille dei tuoi sorrisi che una sola delle tue lacrime?>> abbassai lo sguardo <<su dai... che mi vergogno...>>  ma non mi lasciò dire altro che mi strinse forte a se e mi diede un altro dei suoi baci mozzafiato, nel vero senso della parola, fu un bacio così intenso che quasi mi fece mancare il respiro <<ti amo Bella!>> presi fiato per rispondergli <<ti amo anche io Edward!>>

Ci dirigemmo verso l'ingresso, mio padre era tornato sulla sua poltrona, stavolta leggeva un giornale, mia madre invece era tornata nuovamente in cucina per sbrigare le ultime faccende <<ehm... papà>> Lui alzò lo sguardo da sopra al giornale per osservarmi, poi notando che alle mie spalle c'era qualcuno, si sistemò e posò la rivista sul tavolino, ovviamente scena muta... presi fiato e ripresi <<Papi lui... è Edward!>> a quel punto mi scostai, mio padre si alzò ed Edward si fece avanti <<buon pomeriggio capo Swan, sono Edward Cullen, piacere di conoscerla!>> sorrisi tra me nel vedere i modi gentili che usava Edward... come si vedeva che veniva da altri tempi... mio padre gli strinse la mano, solo allora notai che Edward portava i guanti, evidentemente per non far notare le sue mani incredibilmente fredde, e dopo averlo squadrato dalla testa ai piedi disse <<mmm piacere... hai detto Cullen eh?>> Edward sorrise chi sa cosa aveva ascoltato quando gli aveva stretto la mano <<sei imparentato mica con il dottor Carlisle Cullen?>> <<beh in effetti si, capo Swan, sono uno dei suoi due figli!>> mio padre sapendo che era imparentato con una delle poche persone che stimava ed ammirava in tutta Forks, parve rasserenarsi, si sedette e invitò a farlo anche a noi, che ci sedemmo sul divanetto poco distante
<<Bene, bene... sono un grande amico di tuo padre... Beh ovviamente da quando si è trasferito qui... ma sapevo che aveva solo un figlio, quello biondo, se non sbaglio è quel ragazzo che sta con la tua amica Alice vero?>> mio padre mi chiese conferma, alla faccia, lo faceva bene l'ispettore di polizia, sapeva pure i fatti di Alice, mi limitai a fare si con il capo <<beh come non darlo per scontato, ho studiato fuori questi ultimi anni, quindi la capisco se non era a conoscenza della mia esistenza>> mentre Edward parlava, io restavo sempre più esterrefatta, aveva anche il potere della persuasione, per un attimo mi sembrò quasi che ci fosse Jasper a calmare gli umori di tutti... mio padre lo guardava tutto contento, sembrava ammirare Edward che aveva iniziato a raccontargli vita, morte e miracoli, ovviamente omettendo tutto ciò che riguardava il mondo dei vampiri.
Qualche minuto dopo entrò mia madre che servì delle cioccolate calde che servirono a scaldare noi, ma non di certo Edward che non soffriva ne il caldo ne tantomeno il freddo, <<Edward, ma davvero sei il figlio del dottor Cullen? Beh ora che lo so inizio a notare la grande somiglianza che c'è tra di voi, ecco da dove hai preso tanta bellezza>> Edward rise, io feci un occhiataccia a mia madre e mio padre fece un colpo di tosse, che indicava, qualcosa di non troppo buono, come no capirlo poverino, mia madre ammirava più Ed che mio padre... Ma come non darle torto Edward Cullen era Edward Cullen!!!

<<Amore allora passo a prenderti per le otto, va bene?>> Edward era sulla soglia di casa, e stava per andarsene, era li che mi fissava con quel suo sguardo magnetico, se solo non ci fossero stati i miei genitori nella stanza accanto, gli sarei saltata addosso e me lo sarei divorato di baci <<ok, allora vado a prepararmi, altrimenti non ce la farò mai, a dopo!>> e lo salutai con un semplice bacio a timbro, restai a fissarlo mentre raggiungeva la sua volvo, e solo dopo essersi seduto al volante, chiusi la porta e salii in camera per prepararmi. Una doccia veloce, e fui pronta, dovevo solamente scegliere i vestiti da indossare.
Optai per un pantalone nero semplice, stretto alle caviglie (classici del mio armadio)e scelsi una camicetta bianca di raso, un po' arricciata sul petto ( regali di Alice, che usavo solo quando dovevo essere un po' più elegante!) che indossai con un gilet nero lucido, indossai le mie uniche scarpe col tacco nere (sempre per le occasioni speciali, visto che amavo calzature e abbigliamenti più comodi). Per i capelli, mi limitai a lasciarli sciolti, diedi una semplice passata di piastra, ed erano ok. Guardai l'orologio, giusto le otto, con la puntualità di uno svizzero Edward era sotto casa che mi aspettava, scesi di corsa, indossai il soprabito e andai in macchina.

<<ciao amore!>> Edward era li in auto che mi fissava dalla testa ai piedi, mi stava letteralmente divorando con gli occhi, e la cosa mi eccitava e non poco <<Bella, te l'ho mai detto quanto mi piaci?>> e mi diede un bacio molto intenso e passionale, mi limitai a fissarlo e a lanciargli un piccolo sguardo malizioso <<mmmm beh in effetti si, ma per me va bene anche se me lo ripeti all'infinito!>> lui mi fece quel sorriso che tanto adoravo e mi si avvicinò ancora di più <<si è?? Lo farò con molto piacere!>> e mi prese il volto tra le mani e prima sfiorò le mie labbra dolcemente, poi si poggiò con più fervore, e dopo aver dischiuso leggermente le labbra la sua lingua fredda, ma sensuale era li che cercava avida la mia, calda e vogliosa.
Per la seconda volta in vita mia, provai un piacere che mai avevo provato, solo il suo bacio aveva iniziato a darmi un intenso piacere al basso ventre, tanto che sentii lo slip inumidirsi. A quel punto gli sarei salita a cavalcioni volentieri, ma poi mi ricordai improvvisamente che eravamo poco distanti dal vialetto di casa, e che quindi era il luogo meno opportuno dove metterci a pomiciare.
Tornai in me <<Edward aspetta.., penso che sia meglio andare o faremo tardi... e poi non mi va di dare spettacolo in pubblico!>> Edward per la prima volta, si staccò da me, quasi a malincuore, evidentemente gli ormoni si stavano risvegliando <<hai ragione... solo che... stasera sei davvero irresistibile!>> stava per ridarmi un nuovo bacio, ma a malincuore per me, lo fermai, per evitare di ritornare in balia di quel piacere <<no amore, dobbiamo andare dai!>>

Tornammo in noi, e partimmo per casa Cullen, arrivati li trovammo tanta di quella gente, che mi sembrava di essere ad una festa di gala. Oltre a Carlisle e Jasper accompagnato da Alice, c'erano anche Esme con la sua parte di famiglia, e quindi con Rosalie accompagnata da Emmet, mancava solo Mark il fratello maggiore di Rose, che dopo il diploma si era trasferito a Chicago.
Salutammo tutti gli ospiti e iniziammo a chiacchierare <<Bella come stai bene!!!>> <<Grazie Rose... ma tu sei sempre uno spettacolo, sei davvero bellissima!>> Rosalie aveva un semplice tubino blu elettrico e i capelli raccolti, ma era davvero un incanto <<dai non esagerare Bella!>> in men che non si dica arrivò quell'uragano di Alice <<Rose stai davvero bene, fidati di me, che me ne intendo!>> e scoppiammo a ridere divertite!
Intorno alle 20:45 Esme ci invitò ad accomodarci presso la sala da pranzo, decorata per l'occasione con tanti addobbi natalizi, era incantevole, quella donna era capace di rendere ogni atmosfera la più magica di tutte.
Il grande tavolo rettangolare di cristallo era apparecchiato per noi otto, al centro della tavola c'era una splendida Stella di Natale, che emanava un delizioso profumo, accanto alla bellissima pianta vi erano sulla destra e sulla sinistra due candele rosse, ed infine come segnaposto vi erano dei ramoscelli di agrifoglio con accanto il nome di ciascuno di noi. Ognuno di noi trovò il proprio posto e dopo esserci accomodati, facemmo in coro i complimenti alla padrona di casa.
Aquel punto iniziarono ad entrare gli addettial catering che iniziarono a servire tutte le portate tipiche diNatale, unaportata più deliziosa dell'altra.
Mentre mangiavo osservavoognuno di loro:Carlisle ed Esme, Rosalie ed Emmet, Alice e Jasper e infine il mioEdward, erabellissimo stare in loro compagnia, non avrei mai immaginato di poteravere unafamiglia allargata come quella, infondo penso sia il sogno di tuttepoter avereun ragazzo da urlo, con dei genitori straordinari ed in piùcondividere iltutto con gli amici più cari e formare un unica grandefamiglia.
Quello era davvero un magico Natale

E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora