Non ci posso credere!

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Bella's pov

Ero nel mio letto, avevo appena finito di cenare e continuavo a ripensare alla storia di Alice, era incredibile , ma ero veramente felice per lei, se lo meritava.
Come me, anche lei non aveva mai avuta fortuna in amore, ma non perché non piacesse ai ragazzi, anzi, purtroppo piaceva anche troppo, e tutti quelli con cui usciva erano interessati solo a portarsela a letto, fortunatamente non c'era mai stata con nessuno capendo che tipo di persone fossero.
Ancora più fortunata con la rivelazione di Jasper, che rispetto ai ragazzi che aveva frequentato prima di lui, non sembrava affatto essere un tipo che pensa solo al sesso, anzi da quello che mi raccontava era un ragazzo per bene, la corteggiava, la trattava come una principessa, era quasi un comportamento d'altri tempi. Al giorno d'oggi i ragazzi ragionano solo con l'affare che si ritrovano nei pantaloni, è difficile trovare qualcuno che sia interessato veramente a te, come persona e non come oggetto sessuale. Andai a dormire, lasciandomi alle spalle tutti quei pensieri, ma solo uno continuava a non lasciarmi mai... quella chioma color bronzo.

Come ogni mattina mi svegliavo con la canzone dei Green day e come ogni mattina le urla di Reneè, ovvero mia madre, risuonavano nel silenzio della nostra casa.Ormai la scuola era iniziata da più di un mese, le cose sembravano procedere come sempre, era ritornata la solita monotonia, l'unica cosa che era cambiata rispetto agli altri anni passati, era che ogni tanto alla mensa ci raggiungeva Jasper per stare accanto la sua dolce metà, il che puntava lo sguardo di tutti gli studenti verso la nostra direzione per tutta l'ora. Ma ci eravamo abituati, erano solo le ragazze invidiose che uno come Jasper stesse con una come Alice, tutto qua.

Alla fine più che amici si erano quasi tutti imparentati tra di loro, perché Alice stava con Jasper che era diventato fratellastro di Rosalie, Rosalie era fidanzata da più di un anno ormai con Emmet che era il cugino di Alice... era tutto un circolo vizioso... era perfetto c'ero solo io di intralcio. Iniziavo a sentirmi quasi a disagio, i giorni passavano e la situazione cominciava ad essere sempre più imbarazzante, mi sentivo di troppo tra le due coppiette e la voglia di fare il lumino non la tenevo.

Era la settimana prima di halloween sedevamo nuovamente a mensa tutti quanti, in genere quando al tavolo si aggiungevano anche Mike, Jessica e Angela, non sentivo il peso delle coppiette che si erano formate, ma quel giorno eravamo solo noi 5. Già perché da pochi giorni si erano fidanzati anche Mike e Jessica e quindi non facevano altro che starsene in disparte e Angela era a casa malata.

Perché tutti continuavano a fidanzarsi? Ed io non aveva nemmeno la fortuna di conoscere qualcuno... era quasi scoppiata una moda... ma io sapevo il perché di tante coppiette che sbucavano da ogni angoletto... si avvicinava il ballo in maschera di halloween e si ci andava esclusivamente in coppia... io ovviamente non ci sarei andata. Continuai a torturarmi quando Emmet iniziò a chiedere agli altri da cosa si sarebbero mascherati << amore noi potremmo fare una coppia di stregoni, ti ci vedo con un aria malvagia scimmione mio>> propose Rose, << e noi? Se non sbaglio la coppia deve avere un abbigliamento uguale, si deve travestire da una coppia di qualcosa...>> chiese Alice pensierosa, e mentre Jasper le rispondeva iniziai a non sopportare più tutte quelle smanie, e me ne andai subito via, prima che mi potessero chiedere che ne pensavo dei loro stupidi costumi e da cosa mi sarei mascherata. Iniziai a correre dovevo raggiungere i bagni più vicini, non volevo che qualcuno mi vedesse scoppiare in lacrime, ne avevo fin troppo, gli occhi non reggevano quasi più, dovevo solo svoltare a destra ed era fatta.

Quando svoltai però, mi ritrovai un ragazzo che portava un'enorme catasta di libri, che non riuscii ad evitare, in niente ero sdraiata a terra, precisamente sul ragazzo, che aveva il viso coperto da un enorme libro. Mi alzai subito e iniziai a raccogliere i libri finiti per terra << scusami tanto, correvo e non ti ho proprio visto, spero che non ti sei fatto niente, ecco i tuoi libri!>> mi girai per restituirglieli ma stavo per farmeli riscappare nuovamente tutti da mano, non per il mio essere imbranata, ma perché avevo trovato il ragazzo dai capelli bronzei, che strano per un periodo non vedendolo più me ne ero quasi dimenticata, ed ora eccolo li dinanzi a me << non ti preoccupare è stata colpa mia che avendo tutti questi libri d'avanti agli occhi non ho fatto in tempo a spostarmi. Comunque grazie!>> quando riprese i libri dalle mie mani lo guardai finalmente in volto, non poteva essere... doveva essere per forza uno che gli somigliava, era impossibile . . . << non ci posso credere! Ma tu, noi ci conosciamo?>> esclamò guardandomi, ed io volendo evitare brutte figure feci finta di niente, volevo esserne certa prima di dirgli di si << no guarda, mi avrai scambiata per un'altra, sai quante ragazze come me portano i capelli mossi e di questo colore?>> ma lui << no guarda, io sono nuovo, non ero mai stato qui, quindi anche se ci sono ragazze simili a te, non le avrei mai viste!>> ok era lui ne ero certa, come potevo dimenticare quegli occhi e quei capelli, anche se stentavo a crederci, però quant'era bello.. la mia mente non gli aveva reso giustizia, dal vivo era ancora più bello di quanto lo potessi ricordare .

Parlammo un po', mi spiegò che aveva ritirato tutti quei libri dalla segreteria e ancora non sapeva come orientarsi nel nostro istituto << già sembra un labirinto, ma poi vedi che ti ci abitui!>> gli dissi mentre apriva l'armadietto << beh ora devo andare, ho lezione, ciao!>> mi voltai scesi le scale e mi incamminai, ero quasi arrivata alla mia classe quando mi raggiunse e mi disse << Miami! È li che ti ho vista! Non posso sbagliarmi, perché ti vidi ben due volte nella stessa giornata e non appena ti ho rivista ti ho riconosciuta, non posso essermi sbagliato, ricordo i tuoi occhi, nessuna può averli uguali ai tuoi!>> lo salutai con un sorriso che lasciava intendere che non si era sbagliato, ed entrai in classe. Pensai alle sue parole... allora si ricordava di me, mi aveva pure fatto un complimento, ma poi notai una cosa strana, lo avevo lasciato agli armadietti che si trovavano al piano di sopra, e quando mi aveva raggiunta ero quasi fuori la mia classe al piano di sotto... aveva fatto in fretta, doveva aver di sicuro fatto una corsa per raggiungermi, però che strano quando mi ha parlato non aveva un minimo di affanno... ma come... ?

DRIIN il suono della campanella interruppe quei pensieri. Uscita da scuola sperai di rivederlo, purtroppo non fu così, a malincuore tornai a casa. Quella sera venne a trovarmi Alice per chiedermi spiegazioni, ma anche per scusarsi, mi conosceva e sapeva benissimo perché nell'ora di mensa ero scappata via. << Bella mi dispiace tantissimo! Sono stata una sciocca a non accorgermi prima di quanto tu stessi male...>> detto questo mi abbracciò calorosamente << dai non importa, tu non ci puoi fare niente, sono felice che tu sia felice, è la cosa più bella che potesse capitarti, non è colpa tua se nessuno mi vuole>> le dissi ricambiandole l'abbraccio . << beh, si hai ragione ma so di averti trascurata da quando sto con Jasper e voglio rimediare, non voglio perdere mai la tua amicizia, è la cosa più importante che ho!>> Alice... lei trovava sempre il modo giusto per farsi perdonare, una sua semplice parola mi riusciva sempre a tirare su il morale << sciocchina, ma che dici tu non perderai mai la mia amicizia, perché io non ho la minima intenzione di perderti!>> dopo qualche lacrima che sanciva la nostra rappacificazione tornammo a ridere e scherzare come sempre. << ma lo sai che Jasper ha un fratello gemello? Solo che non sono per niente identici! Magari se venivi alla cena del diploma lo conoscevi>> ed io sinceramente avevo altro a cui pensare, c'era quel ragazzo dai capelli bronzei che... accidenti è la terza volta che lo vedevo e non sapevamo ancora i nostri reciproci nomi... che imbranata... non ricordo nemmeno più come lo chiamarono quelle sue amiche in spiaggia... pessima memoria. << Bella? Ma mi ascolti? Perché ogni tanto ti incanti? Questo tuo essere lunatica ogni tanto mi da ai nervi>> << scusa Ali niente, anche io devo raccontarti qualche cosa...>> e le raccontai del ragazzo conosciuto a Miami che per giunta era capitato anche nel nostro stesso istituto << e tu mo me lo dici??? Voglio sapere tutto, lo voglio vedere!!!>> <<e comunque ciò non toglie che prima o poi devo farti conoscere il fratello di Jazz meglio due persone in ballo che nessuna no?>> era incredibile, quella peste appena si metteva in mente una cosa non la si distraeva più << ok... prima o poi... tanto ho tutto il tempo del mondo, figurati se uno dei due sarà mai interessato ad una come me!>> << sempre pessimista eh? Vedrai che stavolta andrà bene qualcosa, me lo sento! Me lo sentivo con Jasper e guarda un po', va a gonfie vele, perché dovrei sbagliarmi con te?>> <<perché sono io...>> Fu così che ci salutammo e l'indomani avrei dovuto far vedere il ragazzo misterioso ad Ali, ormai era così che lo aveva chiamato, dato che l'appellativo 'capelli bronzei' non le andava a genio.

E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora