Come ogni mattina al mio risveglio mi vesto, indosso una camicia nera con stampata una stella rossa sul taschino sinistro, l'abbino con un jeans nero rigorosamente stretto alle caviglie con ai piedi un paio di All Star rosse ovviamente e per concludere abbino il tutto con la mia cintura borchiata preferita, identica a quella di Billie Joe, il cantante dei Green Day che ovviamente adoro. Ormai il mio abbigliamento era decisamente punk , erano già due anni che mi vestivo in questo modo, usando sempre colori scuri, l'unica cosa che mi mancava era cambiare il colore dei capelli, li ho sempre desiderati neri, come quelli di mio padre Charlie , invece me li ritrovo di un castano scuro spento,con venature leggermente ramate che non sa di niente, purtroppo dovevo combattere con mia madre che andava contro la tintura insistendo col dire che rovinava i capelli .
Non mi sarei mai arresa prima o poi avrei soddisfatto il mio sogno, con quel modo di vestire mi sentivo protetta e a mio agio... era un modo che avevo adottato dopo l'ultima storia avuta andata male, quella con Jacob. Solo in quel modo riuscivo a mostrare agli altri come mi sentivo, quello che era rimasto di me.
Jacob... Lo avevo quasi dimenticato del tutto... ma qualcosa di lui mi rimarrà per sempre... purtroppo era stato il mio primo vero amore e il primo amore non si scorda mai, almeno è quello che dicono... Non so nemmeno io perché finì tra di noi, stavamo troppo bene insieme, era l'unico ragazzo con cui avevo mostrato la vera Bella, la vera me. Poi dopo quasi 4 mesi passati assieme, mi lasciò senza un motivo ben preciso... la cosa più squallida però fu che non ebbe il minimo coraggio di parlami di persona , mi lasciò con uno stupido sms dicendomi che tra noi non sarebbe mai potuto funzionare... che stronzo. Ma io sono sicura di saperlo il motivo, lui mi lasciò perché così gli dissero di fare quei suoi stupidi amici... e lui... che coglione fece quello che gli venne chiesto di fare.
Sono certa che a me ci teneva perché me lo dimostrava sempre in ogni maniera... era un po' come Jazz per Ali... i continui regali, le frasi sdolcinate, le passeggiate, tra i due era evidente da miglia di distanza che quello più preso era lui...
Beh ormai sono passati due anni e sto bene così, lui per me è solo un capitolo chiuso.
<<allora dov'è? Dov'è, dov'è???>> quell'uragano di Alice si era scaraventata su di me per sapere del ragazzo misterioso, <<buongiorno anche a te Alice!>> le dissi... che strano ero arrivata a scuola e non me ne ero nemmeno resa conto, poi che diavolo, dovevamo trovare il ragazzo dai capelli bronzei ed io che faccio? Mi metto a pensare a quello stupido del mio ex... fortuna che con lui non ero mai andata oltre di qualche coccola più spinta, me ne sarei pentita amaramente se gli avessi dato anche la mia verginità per poi vedermi sbattuta in faccia il suo abbandono... << bella sognatrice??? Dove vaga la tua mente in questo momento? Ti vorrei ricordare che siamo in missione>> mi disse Alice strattonandomi <<si scusa è che non capisco il motivo... ma non so come mi era venuto in mente Jake...>> <<Bella, ti vieto severamente di pensare a quell'imbecille, non mi dire che ti ci rivuoi mettere nuovamente insieme?! Te lo impedirò in tutte le maniere possibili, vorrei ricordarti quanto ci sei stata male per quello stronzo>> <<no,no... calma, io non lo pensavo minimamente in quel senso, tranquilla Alice torna in te>> le dissi con un sorriso e le spiegai che ripensavo semplicemente al mio cambiamento in questi 2 anni e a cosa era dovuto. So perché reagì in quella maniera esagerata, fu lei che mi stette vicino durante l'abbandono, stetti male quasi per un anno per lui, e lei non mi aveva mai vista soffrire così tanto.
So che non avrebbe mai permesso a niente e a nessuno di farmi più del male, quel male. Ecco perché la volevo così bene <<ti voglio bene Alice!>>
<<si, si anche io... ma bando alle ciance dove sta il misterioso??? Vedi se lo trovi che lo voglio vedere>> mi disse per distrarmi, o meglio per distrarre entrambe da quei brutti ricordi. Mi impegnai seriamente nella ricerca, ma mi girai in tutte le direzioni con esito negativo, non c'era da nessuna parte << non lo vedo... boh forse non sarà venuto>> però che peccato, ero ansiosa di vederlo, magari casualmente ci saremmo rivisti per i corridoi e li, avrei dovuto scoprire il nome assolutamente. Non potevo chiamarlo in continuazione ragazzo dai capelli bronzei, o ragazzo misterioso o soggetto ignoto(ok questa potevo risparmiarla, troppi episodi di Criminal Minds ultimamente) o che altro... avevo bisogno di sapere il suo nome. Volevo ricordare quel meraviglioso ragazzo con il suo nome e non con uno dei numerosi appellativi che avevamo pensato io ed Alice.
Al suono della campanella io e la mia amica ci dividiamo, perché i nostri orari non combaciavano, prima di entrare nell'edificio do' un altro sguardo intorno e non ci potevo credere era lui, con un paio di occhiali da sole alla guida di una Volvo grigio metallizzata, che si accingeva ad entrare nel parcheggio della scuola. Ero rimasta letteralmente a bocca aperta, più lo guardavo e più diventava bello, mi voltai per chiamare Alice e dirle che era arrivato, era così curiosa di vederlo, ma alle mie spalle non era rimasto quasi più nessuno, tutti erano già nelle proprie aule a seguire le lezioni, compreso la mia amica.Ero indecisa se aspettarlo o se avviarmi in classe, ovviamente scelsi la seconda ero già in netto ritardo e in più non volevo fargli vedere che ero li per lui.
<<ciao!!!>> eccolo quel suono melodioso che speravo di sentire, mi voltai credendolo più lontano del previsto e con mia sorpresa lo ritrovai a pochi metri da me... << ciao! Ma... ma come hai fatto? Non stavi nel parcheggio?>> e lui con quel sorrisetto che... Decisamente mi piaceva fin troppo e dovevo evitare di guardare a lungo altrimenti mi sarei incantata << diciamo che mi piace correre, ti ho vista e ho cercato di raggiungerti per salutarti>> ma che strano com'era possibile, il parcheggio era dietro l'angolo della scuola: o ero lenta io a camminare o era veloce lui a correre... Però di nuovo non un minimo di affanno... la voce uscì limpida come se non avesse fatto il minimo sforzo fisico... boh comunque dovevo approfittarne per chiedergli il nome quando << signorina Swan che ci fa ancora in giro per i corridoi?? Sbaglio o la campanella è suonata già da un pezzo?>> ma che palle << si preside ho avuto un contrattempo, stavo proprio andando...>> <<si bene, vada, vada o sarò costretto a farla entrare direttamente l'ora successiva>> ma magari, almeno sarei rimasta a parlare con lui. *--* Ok Bella torna in te, non facciamo cazzate, già stai in ritardo per l'ora di matematica, poi sicuramente avrai modo di rivederlo nel corso della giornata. Continuavo a ripetermi <<beh allora ciao, io devo... andare>> mi girai verso di lui che con un sorriso, oh... non di nuovo quel sorriso, mi faceva andare fuori di testa era come una droga per me <<vai o farai tardi! Non vorrei farti perdere un ora di lezione a causa mia!>> col cavolo... ce la perderei ben volentieri un ora di lezione a causa tua, oh dio ma che mi trovavo a pensare... <<Tanto ci si vede>> e detto questo mi fece un occhiolino. Io mi voltai immediatamente e filai dritta in classe. L'occhiolino non doveva farmelo, sperai che nessuno vedesse il rossore che aveva colorato le mie guancie, io però lo sentivo, la faccia tanto che si era accaldata poteva riscaldare anche qualcosa da mangiare...
Alla terza ora mentre mi dirigevo nell'aula di biologia, lo vidi vicino al suo armadietto, solo allora notai com'era vestito, e che lo dico a fare, era stupendo, come sempre del resto! Questa volta portava dei jeans chiari, e sopra una camicia celeste a maniche lunghe, che però aveva arrotolato fino ai gomiti, gli occhiali da sole li teneva appoggiati in testa in mezzo a quella chioma color bronzo in cui mi ci sarei persa, era veramente bello, poi quella pelle così bianca, quasi marmorea, sembrava una scultura. Stavo per andargli incontro, quando prima di me lo raggiunsero alcune ragazze... ad un tratto mi guardai intorno... erano tutte paralizzate come me nel vedere quella bellezza spettacolare... che stupida, era palese che una bellezza tale desse nell'occhio, come potevo sperare che solo io mi fossi accorta di lui... STUPIDA STUPIDA STUPIDA!!!! Proseguii dritto verso biologia senza degnarlo di uno sguardo, non perché lui mi avesse fatto qualcosa, ma non riuscivo a sopportare di vederlo attorniato da una marea di ragazze, sperai di passare inosservata e fortunatamente fu così. Che stupida, figuriamoci se tra tante ragazze lui aveva notato me, una qualunque, su tante molto più belle di me, se Rosalie ed Alice non fossero fidanzate, mi sarei dovuta preoccupare anche della loro di bellezza... ma tanto lo sapevo, sapevo che se mi rivolgeva la parola e si comportava così con me, era semplicemente perché magari gli stavo simpatica ed ero l'unica persona che al momento conosceva, figuriamoci se potevo interessargli sotto quell'aspetto ma tanto non avrebbe avuto problemi, con la bellezza che si ritrovava, non avrebbe faticato a farsi degli amici... O forse meglio dire amiche. Risi istericamente tra me e me, al solo pensiero che avrei dovuto aspettarmelo, stava per arrivarmi l'ennesima batosta, ecco perché ricordavo Jacob, lo ricordavo per non dimenticare quanto avessi sofferto... tra non molto avrei sofferto di nuovo... ne ero sicura.
<<allora ragazzi prima di iniziare la lezione vorrei presentarvi un vostro nuovo compagno di corso>> la voce del professore mi fece per un attimo distrarre dai miei turbolenti pensieri, poi quando alzai lo sguardo li lasciai andare definitivamente.
<< vieni Edward, prego accomodati, puoi sederti accanto ad Isabella Swan in seconda fila visto che è l'unico posto vuoto rimasto!>>
Non ci potevo credere...
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E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]
Teen Fiction[IN REVISIONE ] Stavo salutando Angela quando il mio sguardo si posò accidentalmente su una figura alle sue spalle.... Vidi lui, il ragazzo per cui Alice era uscita pazza, si chiamava Jasper faceva il 5° anno ed era il ragazzo più carino dell'istitu...