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Esco dalla palestra infuriata. Si sono infuriata con lui e con me stessa. Con lui perché odio il fatto che mi chiama 'mocciosa' e odio il fatto che lui sia convinto di riuscirmi a portare a letto. Non voglio fargli pensare che io sia una ragazze facile come le sue puttanelle perché io sono il contrario. E poi nessuno riesce ad abbattere i miei muri che mi sono costruita e nemmeno lui ci riusicirá! Perché sto ancora pensando a lui?
Che nervi!
Cosa importante, sono davvero furiosa con me stessa. Non riesco a controllarmi cazzo! Capisco che è da un po' che non ho rapporti intimi con un ragazzo, ma arrivare a pensare cose sconcie con Michael no cazzo. Con quel maschilista di merda. Ho ancora impresso nella mente la scena di poco fa. Era così vicino a me, riuscivo a sentire il suo alito caldo che odorava di menta, mentre il battito del mio cuore era accelerato.
Cazzo cosa mi succede?!
Scaccio via i miei pensieri e mi dirigo con la macchina verso casa.
Quando arrivo noto la macchina di mio padre. Bene...dev'essere a casa.
Entro e vedo tutta la casa messa sotto sopra, in un angolo noto mio padre che parla a bassa voce e da solo.
<< Che cazzo hai combinato? Io non ce la faccio più! Io me ne vado da questa casa del cazzo.>> dico andando verso la mia camera per preparare le borse e andarmene.
Non ce la faccio più, non lo voglio più vedere. Entro in camera e incomincio a prendere tutti i vestiti e tutte le mie cose.
<< Dove cazzo pensi di andare eh? Tu rimani qui! È un ordine Rose!>> dice avvicinandosi a me.
<< Non hai capito proprio nulla. Io non ti voglio più vedere! Me ne vado da questa casa.>> dico.
<< Non mi puoi lasciare da solo Roza..>> dice guardando il pavimento.Roza.
Quel nomignolo...solo una persona può chiamarmi così e di certo non è lui.
<< Non chiamarmi cosí...non puoi, tu non sei lei.>> si avvicina sempre di più.
<< Rose rimani qui con me. Ci possiamo divertire insieme.>> ma che cazzo sta dicendo? Mi prende e mi scaraventa sul letto. Sento una sua mano che percorre tutto il mio corpo...Dio ti prego no! Non voglio ti prego. Sento il mio telefono suonare...
<< Papá, lasciami ti prego. Non farlo.>> lo supplico piangendo.
<< Devi stare zitta Rose...sei così bella come tua madre. Si mi voglio divertire con te.>> mi dice. Cerco di scalciare ma è inutile. Non ho forza...sono paralizzata dalla paura. << Stai ferma, facciamo una cosa veloce tranquilla..>> mi continuo a dimenare ma lui mi ferma e mi inizia a picchiare. Per fortuna riesco a liberarmi e lo colpisco con la lampada del mio comodino.
<< Bastardo!>> cade per terra...non si muove ma vedo che respira. Prendo le mie cose ed esco di casa. Vado in garage prendo la macchina e vado via.Noto cinque chiamate perse da Madison. Decido di chiamarla. <<Madison>> dico tra un singhiozzo e l'altro.
<< Rose? Finalmete cazzo. È da un'ora che cerco di chiamarti! Perché stai piangendo? Mi sto preoccupando..>> la sento preoccupata. Non è abituata a sentirmi piangere.
<< mio padre Mad...mi ha quasi..>> non riesco a finire la frase che scoppio a piangere mentre sto guidando senza una meta.
<< Rose vieni a casa di Adam subito, io sono qui. Ti prego fai veloce...mi sento male e sentirti così.>> mi dice lei.
<< Va bene.>> le dico chiudendo la chiamata. Non so neanche se ho le forze di parlare.
Arrivo all'appartamento di Adam e busso alla porta. Sto morendo di freddo..
<< OH MIO DIO ROSE, CHE CAZZO TI HA FATTO QUEL BASTARDO?>> rimane scioccata. Sono conciata cosí male? Mi fa entrare e noto che Adam mi sta fissando a bocca aperta. Bene, devo essere conciata male.
<< Che cazzo ti urli Mad?>> dice una voce a me familiare sbucando in soggiorno. No non ci credo...
<< Ma che cazzo ti è successo??>> mi chiede Michael incazzato. Che cosa si incazza a fare?!
<< Non sonn..sono cazzi tuu..tuoi!>> dico con voce tremante. Sono ancora scioccata dall'accaduto.
<< Sei una mocciosa del cazzo! Mi sto preoccupando e mi rispondi così? Chi ti ha picchiata?>> dice alzando il tono della voce. Gli interessa di me? Impossibile..
<< Ti ho già risposto.>> dico fredda.
<< Vaffanculo Rose!>> prende e se ne esce di casa.
Guardo Madison e scoppio ancora a piangere. Lei corre da me e mi abbraccia forte.
<<Shh, ora ci sono io Rose. Tranquilla, respira.>> dice cercando di tranquillizzarmi.
<< Mad...mi ha quasi violentata...>> dico mettendomi le mani davanti alla faccia. Mi vorgogno così tanto.
<< Rose, chi è stato a conciarti cosí?>> mi chiede Adam con toni tranquillo.
Oddio...ormai...ha assistito a tutto.
<< Mio padre...è stato mio padre.>> e scoppio di nuovo a piangere. Adam rimane a bocca aperta e lo capisco, neanche io saprei come reagire se non come ha fatto lui.
<< Credo che sia giusto che tu rimanga qui a dormire. Magari sarebbe meglio se per un po' tu rimanga qui, per far calmare le acque.>> mi avvisa Adam.
<< Non lo so Adam...non posso accettare, sei troppo gentile. Grazie lo stesso.>> gli dico.
<<Forse non hai capito. Ti obbligo a stare qui Rose.>> mi fa capire meglio.
<< Concordo con Adam, tesoro. Ora vieni con me che ti accompagno nella stanza degli ospiti.>> mi dice Mad e io annuisco. Mi giro verso Adam e gli mimo con le labbra un 'grazie di tutto' quando lui viene verso di me e mi abbraccia.
<< Tranquilla Rose, insieme supereremo tutto.>> mi dice serio. Ora sono certa che Adam sia adatto a stare con Madison. Ha la mia benedizione.
Entro in camera con Madison. Prende il kit del pronto soccorso e inizia a disinfettarmi i taglie che mi ha lasciato quel maiale.
<< Grazie Mad...davvero. Non so come farei senza di te.>> dico chinando la testa.
<< Sta zitta. Sei la mia migliore amica, è il minimo. Rose mi dispiace così tanto..>> vedo che le scende una lacrima. La prendo tra le mie dita e gliela asciugo.
<< Non dispiacerti, non è colpa tua Madison! È mia la colpa sarei dovuta andarmene via già tempo fa. Non voglio più tornare in quella casa. >> Le dico guardando il pavimento.
<< Non ci tornerai, rimarrai qui tutto il tempo che vorrai.>> mi accarezza la schiena, facendomi tranquillizzare.
<< Mad, Adam ha la mia benedizione.>> le dico facendo un sorriso.
<<Hahaah, meglio così perché ci siamo messi insieme. Poi ti racconterò con calma. Ora riposa.>> mi dice lei. << Oddio sono davvero felice per voi, davvero!>> le dico e lei mi sorride. Mi accarezza una guancia e mi da la buonanotte.Sento dei rumori provenire dal salotto dell' appartamento. Mi alzo a sedere sul letto, prendo il telefono dal comodino e noto che sono le 2:00 di notte. Ma chi cazzo è che fa sto rumore? Decido di alzarmi dal letto per andare a vedere chi è.
Arrivo in soggiorno e noto una sagoma alta che barcolla. Mi irrigidisco subito ricordando mio padre...
<< Chi sei?>> chiedo alla sagoma. Questa si gira e si avvicina a me. <<Ciao mocciosa...>> dice Michael. Ma che ci fa ancora qui? Cazzo puzza di vodka.
<< Che ci fai qui?>> gli chiedo.
<< Ci vivo, piccola.>> dice barcollando verso me.Piccola...
Perché suona così bene detto da lui? Oddio, ma che pensieri faccio?!
<< Ah, ok allora buonanotte>>dico mentre lo fisso. La luce dei lampioni che filtra dalle tende lo illumina. È così bello cazzo.
<< Rose chi ti ha fatto questi?>> mi chiede mentre mi accarezza una guancia. Puzza di alcool, ma non so perché lo faccio avvicinare a me. Allunga una mano e mi accarezza le ferite che mi ha procurato mio padre. Mentre mi accarezza, dei brividi percorrono tutta la mia schiena e di conseguenza chiudo gli occhi. Perché al suo tocco mi sento così tranquilla? << mio...Mio padre.>> dico titubante mentre riapro gli occhi. Perchè glielo sto dicendo? Vedo che si sta alterando. Mi spinge contro il muro dietro di me e tira un pugno con la mano destra contro il muro facendomi sobbalzare.
<< Cazzo...scusa..non volevo spaventati..forse è meglio andare a letto.>> dice mettendosi le mani nei capelli. Sembra frustato.
<< Non insieme! Comunque non ti preoccupare. Notte.>> gli dico prima di andare. Lui mi prende da un polso e mi fa scontrare contro il suo petto tonico. Respiro il suo profumo. È buonissimo. Non mi abbraccia e non ci guardiamo neanche negli occhi. Non riesco a guardarlo, mi imbarazza questa situazione.
<< Buonanotte, Rose>> dice dal nulla e prima di lasciami un casto bacio sulla testa e di allontanarsi per andare nella sua camera. Mi sento un vuoto allo stomaco..magari è solo fame.
Si, sicuro.
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Il mio veleno
RomanceNessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi...