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Mi sveglio di soprassalto con il respiro irregolare.
Mi rigiro nel mio letto chiudendo gli occhi e cercando di respirare piano.
Nel momento in cui apro gli occhi e osservo il soffitto, capisco che qualcosa non va.
<< Ma dove sono?>> mi chiedo confusa.
Mi alzo a sedere sul letto e noto delle lenzuola di seta viola tutte stropicciate, poi il mio sguardo cade sul mio corpo..coperto solo da questo cavolo di lenzuolo.
E subito mi balena davanti l'immagine di Michael e di me che facciamo l'amore.
Il mio corpo freme soltanto a immaginarmi di nuovo la scena di ieri sera.
Sento il mio cuore che vorrebbe uscire dal mio petto, il respiro che torna irregolare e quei fottuti brividi.
Mi alzo dal letto, coprendomi con il lenzuolo.
A primo impatto, quando i miei piedi nudi toccano il pavimento, sento un freddo allucinante.
Ma dov'è andato?
Non dirmi che mi hai abbandonata qui..
Cosa mi aspettavo?
Vado verso il tavolino e noto subito un pezzo di carta.
Lo prendo in mano e mentre mi siedo sul divano, dove ieri sera era seduto Michael, inizio a leggerlo.Appena ti svegli torna a casa.
Dobbiamo parlare di una cosa importante.
Michael.Di cosa vorrà mai parlare?
Mi alzo dal divano, mi avvio verso la fine del letto per prendere il mio body di ieri sera quando sento un leggero pulsare nel mio basso ventre.
Non ci posso crede...
Solo a pensare ancora a quello che è successo ieri sera su quel letto...
Mi sento male, mi manca l'aria.Sei così stretta Rose..
Oddio!
Il suo profumo, le sue mani che mi toccavano ogni centimetro del mio corpo, quando mi strizzava il sedere..
Poi con quella cazzo di lingua..
Come mi leccava..poi con il piercing..
Basta!
Mi sento troppo accaldata.
Ho bisogno di una doccia fredda.Ti sento tutta..
Vieni Rose, vieni per me..Non avevo mai fatto sesso come l'ho fatto ieri sera con lui.
Lo sentivo tutto dentro, mi sembra di toccare il paradiso con un dito..
Io..io..devo smetterla di pensarci.
Cazzo! Lo odio.
Cosa mi ha fatto?!
Mi avvio verso la porta per uscire.
Non c'è traccia di Sam.
Vado verso il mio camerino, prendo il telefono e noto dieci chiamate perse di Madison.
Cavolo ma sono le 11.00 di mattina.
Mi vesto velocemente e quando ho finito di prepararmi chiamo subito la mia amica.
Spero non sia successo nulla di grave.
Vado nella rubrica, cerco il nome di Madison e avvio la chiamata infilando il telefono tra l'orecchio e la spalla mentre mi metto le scarpe.
<< Finalmente! Dove cavolo sei finita?!>> mi sclera dietro mentre chiudo gli occhi per quanto sta gridando.
<< Lasciamo stare..poi ti spiego. Hai bisogno? È successo qualcosa?>> domando prendendo il telefono con la mano mentre con l'altra prendo la borsa dirigendomi all'uscita sul retro.
<<Mi prendi per il culo? Dovevi darmi una mano a sistemare la casa nuova!>> sbotta infastidita.
Cazzo, cazzo, cazzo...
<< Guarda sto arrivando, dammi dieci minuti.>> dico tutto di un fiato mentre cerco le chiavi della macchina.
<< Dieci minuti..>> dice facendo una risatina isterica.
Cavolo essere incinta ti causa tutti questi sbalzi d'umore insopportabili.
<< Sei in ritardo di un'ora! Spero per te che la tua scusa sia buona, sennò vedrai la mia furia da donna incinta!>> grida prima di chiedermi in faccia.
<< Ma che cavolo..>> dico verificando che mi abbia davvero chiuso in faccia la chiamata.
Salgo veloce in macchina e mi affretto a raggiungere la nuova casa della mia migliore amica.

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Il mio veleno
RomanceNessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi...