7.

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Mi sveglio perché inizio a sentire dei dolori fastidiosi in faccia. Mi alzo dal letto prendo dei vestiti dalla borsa, che ieri Adam ha preso dalla mia macchina, ed esco dalla camera.
Mi guardo intorno per vedere se riesco ad adocchiare il bagno ma non lo vedo.
<< Buongiorno amica mia!>> grida Madison spaventandomi.
<< Cazzo, ma sei scema? Mi hai spaventata!>> le dico e lei sbuffa.
<< Cerchi il bagno?>> mi chiede e io annuisco. Mi prende per mano e mi porta in bagno. Devo dire che è carino e ordinato nonostante ci abitano due maschi.
<< Mi raccomando, chiuditi a chiave se non vuoi essere disturbata dai due maschioni.>> dice ridendo.
<< Vai tranquilla, ci devono solo provare ad entrare.>> le dico mentre scoppia a ridere. Esce dal bagno lasciandomi sola e ne approfitto per guardarmi allo specchio.
<< Dio santo!>> dico mentre mi tocco la faccia. Ho il labbro e pure il sopracciglio destro spaccati, contornati da dei lividi violacei.
<< Bastardo!>> impreco mentre chiudo la mano in un pugno. Mi spoglio ed entro in doccia. Mentre mi lavo pensando alla sera prima. Penso a lui, al suo corpo tonico, al suo bacio sulla testa e a quanto sia stronzo. Perché è così stronzo e bello allo stesso tempo? Se non fosse così maschilista e pezzo di merda...un pensierino lo farei.
Ma purtroppo è cosi, quindi non voglio averlo nella mia vita. E poi non voglio legarmi a nessuno. Da quando mia madre mi ha lasciata, ho paura formare dei rapporti. Non voglio dare il mio cuore a nessuno perchè si soffrirebbe e basta.
Infatti alle mie amiche e ai miei amici non dimostro mai affetto, ma solo loro posso avere un pezzetto del mio cuore. Mi hanno dimostrato che non mi abbandoneranno mai.
Perché devo sempre pensare così tanto?
Chiudo l'acqua della doccia, mi asciugo e indosso dei vestiti puliti.
Mi trucco, mettendo più correttore del solito, in modo da coprire i miei lividi. Torno in camera e sento il mio stomaco brontolare. In effeti e dai ieri sera che non mangio, ora che ci penso.  Esco e vado in cucina trovando Adam e Madison baciarsi appassionatamente.
<< Ehm...potete andare in camera? Non voglio assistere alla fecondazione di mio nipote.>> dico imbarazzata dalla situazione.
<< Non sei simpatica Rose e poi è presto per avere un bambino.>> mi rimprovera Madison.
<< Allora Rose, dormito bene? Come ti senti?>> mi chiede Adam.
<< Sto davvero bene ora. Grazie mille Adam. Volevo...ehm..come dire..non sono abituata a queste cose..>> dico mentre lui mi guarda non capendo cosa voglio dire.
<< Non guardarmi cosi! Rendi tutto più difficile!>> lo rimprovero, passandomi una mano tra i capelli.
<< Comunque volevo ringraziarti di cuore e dirti che siccome vuoi che rimango qui..sono disposta a fare la spesa e pagarla. Appena posso me ne vado e cerco un appartamento per conto mio.>> gli dico velocemente. Per me è difficile ringraziare le persone. Ringraziare, secondo me, è da deboli. Nel senso, sono sempre riuscita a cavarmela da sola quindi mi prende male vedere che lui sia così gentile nonostante non ci conosciamo tanto. Ma apprezzo quello che fa. Si vede che è una brava persona.
<< Non ti preoccupare Rose. Spero soltanto che Michael non ti dia tanti problemi. Ho notato che non scorre buon sangue tra di voi.>> mi dice in tono dolce.
<< Non ti preoccupare. Non ci farò caso a lui. Non mi interessa avere un'amicizia o altro con lui.>> lo avverto.
<< Bhe meglio così, anche perché ti farebbe solo del male. Purtroppo...>> non fa in tempo a finire di spiegarmi che sbuca dal nulla una ragazza.
<< Ciao Adam, Ciao Madison.>> dice la ragazza con voce stridula.
<< Ciao Natasha...>> dicono i due innamorati.
Ehm ciao anche te...oca da quattro piume.
<< Ci sono anche io nel caso non te ne fossi accorta.>> gli dico squadrandola. Lei si gira, mentre ha una tazza di caffè in mano.
<< Ah, oddio scusami ma non ti avevo proprio notata. Sei davvero bassa. Piacere Natasha, la ragazza di Michael.>> HO SENTITO BENE?! Ragazza?! Questo si scopa mezzo mondo ed è fidanzato?..sento un dolore strano alla pancia..che ho che non va?
<< Natasha smettila. Quando lo capirai che non siete fidanzati?>> gli domanda Adam.
Non so perché ma il dolore allo stomaco è passato subito, esattamente quando Adam ha fatto la domanda all'oca. Mi sento più leggera. Bho..magari mi deve arrivare il ciclo.
Sbuca dal nulla Michael.
Indossa dei pantaloni della tuta grigi che gli fasciano il suo corpo, davvero tonico, in un modo stupendo. Noto che ha anche il petto tatuato. Se lo vedreste sicuramente vi verrebbe da dire che sia troppo tatuato e che si è rovinato.
No, fidatevi che è divino anche con tutti questi tatuaggi. Anche io ho dei piccoli tatuaggi ma lui mi supera di gran lunga. Su tutto il petto ha una dea tatuata che fa la linguaccia e ha...non ci credooo! Ha i piercing sui capezzoli. Mi sento male. Sto pensando a tutte le cose belle che potrei fargli soltanto con quei piercing. ROSE, RIPRENDITI CAZZO!
Dopo che mi sono ripresa vedo Natasha andare incontro al bad boy con la tazza di caffè fumante.
<< Tesoro, ti ho fatto il caffè. Tieni.>> gli dice lasciandogli un bacio a stampo.
Dio, che male. Mi sta tornando quel mal di pancia. Però è strano come mal di pancia, lo sento stringersi e basta.
<< Non chiamarmi tesoro. Natasha, già sai. Abbiamo scopato e ora basta. Puoi anche andartene e togliti la mia maglia. Come ti permetti di indossare i miei vestiti?>> dice in modo aggressivo.
<< Sei uno stronzo! Non venirmi più a chiamare per i tuoi sporchi comodi!>> dice lei andando in camera per poi tornare cambiata.
<<Ah dimenticavo Nat. Scommettiamo che se stasera ti chiamo, corri subito da me?>> gli domanda mentre si siede vicino all'isola da colazione per mangiare.
<< Stronzo!>> dice lei chiudendosi la porta alle spalle.
Adam e Madison si spostano dall'isola della cucina.
<< noi andiamo al centro commerciale, volete venire?>> ci chiede Mad. E stranamente io e Michael insieme rispondiamo di no. Solo ora noto che ci stiamo fissando, intensamente. Distolgo subito sguardo perché inizio a sentire caldo.
Si spalanca la porta e rientra Natasha.
<< Dimenticavo..stasera vieni a ballare?>> chiede Natasha. Non ci credo. È davvero sottona. È una morta di cazzo! Mi viene da ridere.
<< Poi vedo. Ora te ne vai? Sei insopportabile.>> gli dice e lei sculettando se ne va. Noto che siamo rimasti solo io e lui.
Scoppio a ridere in una fragorosa risata, tanto che mi fa male la pancia. Era da tanto che non ridevo così.
<< Che cazzo ti ridi?>> mi dice Michael avvicinandosi a me. Mi asciugo una lacrima che mi è uscita per aver riso troppo.
<< Non mi rompere. Posso ridere quando e dove voglio. Non ti devo nessuna spiegazione.>> dico mente cerco di andare verso la mia camera. Mi afferra un polso e mi ritrovo incastrata, dalle sue possenti braccia, nell'angolo della cucina. Porto il mio sguardo dalle sue mani fino al suo petto e dal suo petto ai suoi occhi.
<< Non ti sopporto quando mi rispondi cosí. Sei odiosa e mi porti a farti del male, mocciosa.>> mi dice con voce roca.
<< Non mi sopporti perché non sei abituato a una ragazza che ti risponde? Senti io sono così, che ti piaccia o no. Non sono una ragazza che sta zitta e non ho peli sulla lingua. Ti senti sottomesso quando ti risp...>> non mi fa finire la frase che mi gira e mi ritrovo con la schiena contro il suo petto. Sono incastata tra lui e il bancone nell'angolo della cucina. Siamo troppo vicini. Ma mi piace? No impossibile.
<< io non mi faccio sottomettere e soprattutto da te. Sono io che sottometto. Vuoi provare?>> mi dice sottovoce nell'orecchio.
<< Dato che non rispondi, lo prendo come un . Ma tranquilla che non ti toccherò. Non tocco donne come te che fanno le donne vissute. Anche se, hai bisogno di una bella strigliata dal sottoscritto.>> aggiunge.
Ho gli occhi chiusi e sento un formicolio nel basso ventre.
Si allontana da me e se ne va.
Ancora con gli occhi chiusi, mi chiedo perché ora io mi senta vuota.

Il mio velenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora