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Michael's Pov
Sono seduto sul letto con le gambe incrociate, ad aspettare quel bastardo.
Quel bastardo senza cuore, senza anima.
Quel bastardo che picchia sua moglie e suo figlio.
Solo per una cosa lo ringrazio.
Lo ringrazio perché ancora non ha toccato Sofí.
Sento i suoi passi pesanti salire le scale, lo strisciare della bottiglia sulla parete bianca di casa.
Mi ranicchio su me stesso, come per proteggermi da quel mostro senza cuore.
Sotto la porta vedo la sua ombra.
È davanti alla mia camera, ma non so perché...non entra.
Magari è la volta buona che cambia..
Vedo che si allontana e solo ora noto di aver trattenuto il respiro.
Perché non trovo il coraggio di picchiarlo?
Mi odio così tanto, mi odio perché non sono in grado di difendermi, di difendere mia madre.
Quella donna...
Gli perdona tutto.
È così forte..si prende sempre le botte da parte mia e io..io non riesco a difenderla.
Mi stendo sul letto, sperando che sta notte non venga a picchiarmi nel sonno.
Chiudo gli occhi e in un attimo mi addormento.Dei colpi di pistola mi fanno svegliare dal sonno.
Che succede?
Mi alzo di colpo dal letto, apro la porta e mi dirigo verso la camera di Sofí.
Spalanco la porta, ma lei non è nel suo letto.
<< Sofí..>> dico a bassa voce, sperando si sia nascosta sotto il letto.
<< Sofí, sono io..vieni fuori.>> dico ancora una volta, ma lei non esce da nessuna parte.
Il cuore inizia a battere forte nel petto, spero che non le sia successo nulla.
Esco dalla sua stanza, finché non sento mia madre gridare e...
Un altro colpo di pistola.
Due colpi di pistola.
Le gambe mi tremano..sembrano gelatina.
Prendo tutto il coraggio che ho e corro nella stanza di mia madre.
Apro la porta e il respiro mi muore in gola.
Mia madre è stesa per terra, in una pozza di sangue.
È priva di vita..
Stessa cosa mio padre, ma vederlo così mi da un senso di libertà.
So che non dovrebbe essere così ma..
Sofí.. Dov'é?
Guardo tutta la stanza e la vedo lì, in un angolo con il suo vestitino preferito a fiori.
<< Sofí, vieni qui..>> dico avvicinandomi piano.
Ma lei non mi guarda, guarda il vuoto.
Ha il viso rigato dalle lacrime.
Deve aver visto tutto...
<< Sofí, guardami...>> dico avvicinandomi ancora di più.
Lei mi guarda e per poco non mi spavento...
Una macchina rossa le bagna tutto il suo vestito.
<< No...>> dico con vice smorzata.
<< No!>> grido.
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Il mio veleno
RomanceNessuno stupido si avvicinerebbe al fuoco dopo aver capito che scotta. Nessuno, tranne chi ha un motivo valido per bruciarsi...