12.

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* Drinnnn *

<< Stai zitta...>> dico con la voce impastata.

* Drinnnn *

<< Che palle...>> allungo una mano in cerca della sveglia. Ma dov'è??
Cerco bene sul comodino, finché non la trovo.
<< Eccoti piccola bastardina!>> la prendo e la scaravento contro il muro.
Non ho voglia di alzarmi..dormo ancora cinque minuti.
<< O DIO SANTISSIMO!>> grido alzandomi dal letto veloce come una lepre.
Sono tutta fradicia e ho freddo. Guardo verso la porta per capire chi cazzo mi abbia buttato un secchio di acqua fredda quando vedo Madison, con il suo sorriso da ' l'ho combinata grossa ma me ne sbatto'.
<< Io ti ammazzo, lo sai vero??>> dico stringendo i pugni lungo i fianchi.
<< Dai, cosa vuoi che sia un po' di acqua fredda?>> mi chiede ridendo. Ah, ridi? Bene.
Prendo la rincorsa e mi fiondo su di lei. Entrambe cadiamo per terra e inizio a farle il solletico.
<< Chiedimi scusa Madison! E subito!>> lei continua a ridere, senza fiato.
<< Ro...Rose...bas..bastaaa!>> cerca di dire mentre continuo a farle il solletico.
<< Non ho sentito Mad!>> urlo ridendo.
<< Scu...scussaa!>> grida. Smetto di farle il solletico e mi sdraio al suo fianco.
Sono così felice di averla incontrata quel giorno, tra i banchi di scuola.
Mi ricordo che anni prima, quando non eravamo in classe insieme, la ritenevo una che se la menava. Ma lei non è così. È tutto tranne che una snob. E mi pento di aver pensato cosí. Lei è sempre raggiante e penso che senza di lei non potrei farcela. Lei, insieme a Jen, è stata la mia ancora di salvezza scesa dal nulla per raggiungere il mio oblio. Mi ha tirata fuori, mi ha consolata. C'è sempre stata e se dovessi perderla...non potrei andare avanti. Ma queste cose non gliele dirò mai.
Non sono tanto brava con le parole, e non so dimostrare affetto. Forse perché non voglio.
Perché provare troppo per una persona rende deboli.
Mi alzo in piedi e tengo una mano a Madison per aiutarla ad alzarsi.
<< Oggi vai in palestra?>> mi chiede.
<< Si, vuoi venire?>> le domando.
<< Si ti pregooo! Ho bisogno di sfogarmi un po'!>> mi dice. È forse successo qualcosa?
<< È successo qualcosa com Adam?>> le chiedo in tono dolce. Lei sta in silenzio per qualche secondo, poi inizia a parlare.
<< Mmm..non so se dovrei dirtelo..>> mi dice titubante.
<< Madison, cosa mi nascondi?>> inizio ad avere l'ansia. Non mi piace quando mi nasconde le cose.
<< Va bene, va bene...ieri ho litigato con Adam. Non volevo che andasse con Michael nel suo locale.>> inizia a spiegarmi.
<< Nel locale di chi, scusa...non sto capendo Mad, si più precisa.>> le dico. << Al locale di Michael... e là spacciano..almeno Adam non più ma...ma Michael, insieme a Sam ed Ethan..>> non ci posso credere...ecco come fanno a mantenere questa casa...ok il locale, ma arrivare a spacciare... si drogherá Michael?
Bhe...non sono cazzi miei!
Non so cosa risponderle..
<< Ieri sera Adam ha dovuto aiutare Michael con della roba e io gli avevo chiesto di non andare ma lui si è incazzato...ed è andato.>> la vedo preoccupata.
<< Tesoro, tranquilla. Adam è un ragazzo con la testa sulle spalle, non penso abbia fatto cazzate. Magari dovresti parlarne con lui, con calma.>> cerco di dirle.
<< Hai ragione..>> conferma.
<< Dai adesso andiamo che non voglio fare tardi.>> le dico mentre esco dalla camera.

<< Cazzo..>> dico alzando gli occhi al cielo.
<< Che succede?>> mi chiede la mia amica mentre si cambia per mettere la tenuta da allenamento.
<< Ho dimenticato il telefono in macchina...senti, vado a prenderlo. Ci metto poco, tu intanto cambiati.>> le dico mentre esco dallo spogliatoio.
Cerco il telefono per tutta la macchina ma non lo trovo... ECCOLO!
Ma proprio così sotto il sedile doveva andare?!
Lo prendo, chiudo la macchina e mi incammino per rientrare in palestra quando qualcuno mi tira e mi porta in un vicolo. Cerco di gridare quando noto che si tratta di mio padre.
<< Ma sei scemo?! Che cazzo vuoi ancora?!>> gli sbotto in faccia. Non sembra ubriaco...ma brillo. Sta per caso cercando di smettere di bere? Bhe, troppo tardi. Almeno, a me mi ha persa ormai.
<< Mi devi aiutare! Mi servono 20.000 dollari!>> cosa?!
<< E dove li vado a prendere?! Non ho più un lavoro, ricordi? Mi sono licenziata dopo aver messo da parte i soldi per l'Università!>> gli ricordo.
<< Rose, non me ne frega un cazzo! Mi devi aiutare...sono entrato in un giro...poco raccomandabile e se non do loro i soldi mi uccidono!>> mi grida disperato.
Sembra serio...però non posso alzare i tacchi e andarmene così. È pur sempre mio padre.
<< Che cazzo hai combinato sta volta?>> domando esausta.
<< Rose, non posso dirtelo..è per il tuo bene.>> mi dice. No, così non andiamo da nessuna parte, caro!
<< Se non mi dai risposte, ti puoi scordare il mio aiuto!>> aggiungo prima di andarmene.
<< Aspetta! Va bene...ho iniziato a drogarmi...di coca. Ti prego ora mi aiuti?>> mi chiede.
Non ci posso credere..non basta bere? Non basta che mi ha picchiata e quasi violentata? A quanto pare no..mi fa schifo. Lui non è più quella persona che tanto amavo, che mi comprava sempre le caramelle quando mi facevo male..che mi salvava sempre dai bambini cattivi..non è più il mio eroe. Non ho più nessuno...e mi sento vuota. Perché lui è morto con lei..quella notte. Lo so, si vede.
<< Mi fai così schifo...ma ti aiuterò. Ti aiuterò, perché io non abbandono i mie famigliari. Non come hai fatto tu con me.>> dico tutto di un fiato.
<< Tra quanto hai la scadenza?>> aggiungo. Lui abbassa la testa.
<< Tra un mese.>> mi dice con la testa ancora chinata.
<< Bene, vedrò cosa fare. Non cercarmi, verrò io da te.>> detto questo mi allontano e raggiungo Madison.
<< Finalmente! Quanto ci ha messo?>> chiede sbuffando.
<< Scusami non lo trovavo proprio.>> le dico, sorridendo. Sorriso falso, non voglio che lei sappia...non voglio metterla in mezzo alla mia merda.
<< Dai corro a cambiarmi e arrivo.>>

Da Rose ad Adam: Ciao Adam, tra quanto torni a casa? Avrei bisogno di parlarti.

Dopo la palestra, mi sono messa a cercare sul giornale delle richieste di lavoro...ma ovviamente non ho trovato nulla.
Al che...ho pensato alla chiacchierata che ho avuto stamattina con Madison, riguardo a questo locale...di Michael.
Potrei lavorare lì, come cameriera o qualsiasi cosa facciano lì. Così ho pensato di chiedere ad Adam. Se chiedevo a Michael mi avrebbe detto subito di no, per farmi un dispetto.

A Rose da Adam: Ehi Rose, qualcosa di grave? Dammi dieci minuti e arrivo.

Perfetto.
Sono un po' agitata, non voglio mettere nei casini Madison.
La porta si apre ed entra Adam, seguito da Madison e Michael.
<< Dimmi tutto Rose.>> dice davanti a loro. Cazzo...
<< Vorrei parlarti in privato. Possiamo andare in balcone?>> sono agitata e ho bisogno di una sigaretta.
Lui mi segue in silenzio mentre dal vetro vedo Michael e Madison ridere.
Mi accendo la sigaretta e inizio a parlare.
<< Adam, so del locale di Michael.>> dico tutto di un fiato. Lo vedo irrigidirsi.
<< Me lo ha detto Madison stamattina. L'ho obbligata a dirmi che aveva, quindi non te la prendere con lei.>> vedo che si ammorbidisce un po'.
<< Ecco..avrei bisogno di un lavoro, e siccome non ne ho trovato manco uno, ho pensato che magari il locale di Michael...ecco poteva aver bisogno di una cameriera o qualsiasi cosa si faccia lì.>> gli dico. Vedo che fa una risatina.
<< Perché lo chiedi a me e non direttamente a lui?>> mi chiede.
<< Bhe mi odia...e non mi darebbe il lavoro. Ho pensato che magari potevi mettere una buona parola per me. Per favore Adam, ne ho davvero bisogno.>> ne ho bisogno davvero. È l'unico lavoro che potrebbe darmi una mano dato che nessun altro posto di lavoro ha bisogno di qualcuno.
<< Sei fortuna. Michael non sta quasi mai al locale, quindi penso che non ci siano problemi.>> grazie a dio!
<< Perfetto, potrei iniziare già domani. Ma prima mi devi mostrare dov'è e cosa devo fare.>> gli dico.
<< Certo. Domani per le 18.00 tieniti libera.>> mi dice prima di andarsene. << Ah, Adam. Non dire nulla a Madison. Non voglio metterle paura.>> mi guarda confuso.
<< In che guaio ti sei messa Rose?>> mi chiede.
<< Nulla, tranquillo. E grazie, davvero.>> lui sembra preoccuparsi. Apre la porta finestra ed entra in casa.
Speriamo in bene...

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