34. Eternamente Umano

69 5 0
                                    


Amo la verità.

Credo che l'umanità ne abbia bisogno.

Ma ha un bisogno ancora più grande della menzogna

che la lusinga, la consola, le dà speranze senza limite.

Senza la menzogna, morirebbe di disperazione e di noia.

(Anatole France)

Il pennello accarezza la tela, seguendo i miei pensieri e rallentandoli.

Perché se il pennello seguisse davvero i miei pensieri, turbinerebbe veloce e frenetico come le pennellate di Van Gogh nelle sue notti stellate.

Invece, rallenta e segue lentamente e precisamente le sagome degli alberi che sto dipingendo.

Gli alberi del giardino di Damon. Gli aceri e le querce di Damon.

Sento la brezza fresca del mattino accarezzarmi i capelli mentre Caroline mi sta a guardare, appoggiata al tronco di una quercia, nel giardino di Damon, dove l'unica cosa che manca é l'unica che mi manchi. Lui.

«Chissà come deve essere avere tuo fratello di nuovo umano.» esclama lei, distogliendomi dai miei pensieri. La guardo e le sorrido.

«Stento ancora a crederci. Non mi sembra vero e sono così felice per lui...»

«Ma?» aggiunge Care. «É normale che provi anche qualcos'altro, Bon. Sei umana. Non te ne devi fare una colpa.»

Distolgo lo sguardo da lei e lo riporto sulla tela.

«Ma io non posso restare umana. Lo vorrei, ma non senza Damon.»

Caroline torna a sedersi sulla panchina e a mettersi lo smalto.

«Non devi avere timore di ammetterlo. Lo capisco. Penso che ognuna di noi, se potesse, resterebbe umana. Ma la verità é che l'amore ci ha fatto rivalutare ogni cosa. E solo perché adesso Stefan é tornato umano, tu non ti devi sentire in obbligo di non cambiare per essere uguale a lui.»

So che Care ha ragione, lo so con tutto il cuore, ma non posso fare a meno di avere dei dubbi.

Tanti dubbi, più di quanti me ne sembrino leciti.

«Ho avuto dei pessimi esempi, Care. Mio fratello é stato squartatore praticamente sempre e Damon, Damon ha mantenuto la calma il più delle volte, ma come posso sapere che tipo di vampira sarei io? Pensa a Rebekah o a Klaus!»

Caroline si avvicina a me, mi toglie il pennello dalle mani e mi abbraccia forte.

«Pensa a Lexi e a Elijah. Loro saranno i nostri modelli vampiro di riferimento.»

Non posso fare a meno di stringerla più forte e scoppiare a ridere istericamente.

Mi manca Damon, più di quanto vorrei ammettere.

L'avevo appena ritrovato, eppure lui se ne é andato.

Sono contenta per mio fratello, ma dentro di me mi sembra di tradirlo, sapendo che diventerò esattamente quello contro cui lui ha sempre faticato a convivere.

Un vampiro.

E riuscirò davvero a essere una vampira migliore di lui? O migliore degli altri che ho conosciuto? O capirò che é lecito comportarsi in un certo modo, dopo la trasformazione?

Prima che questi o altri pensieri continuino a vorticarmi nella testa, ma non sulla tela, la mia amica parla ancora: «E poi, noi non saremo sole.»

You Have MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora