7. Iris

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Non c'e guerra che non abbia vittime, e l'amore è una guerra

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Non c'e guerra che non abbia vittime, e l'amore è una guerra.

(Michela Strega)

Il mio unico pensiero, quella notte, é stato trovare Bonnie.

Peccato che non ci sia riuscito. Non posso smettere di cercarla finché non riesco a rivederla. Perché non può credere per davvero a quello che ha visto ieri sera. Nessuno potrebbe farlo.

E neanch'io posso credere a quello che ho visto.

Bonnie che dice "Claude" e magicamente la porta si chiude, senza neanche permettere a un vampiro di sradicarla. Ne ho incontrate di streghe nella mia vita, ma erano tutte molto vecchie.

E nessuna era cosí attraente come lei.

Ho sempre desiderato fare sesso con una strega, ma finora quelle che ho incrociato nella mia vita non sono mai state alla mia altezza. Nessuna donna lo é stata, tranne Elena.

E la prospettiva di poterla avere finalmente tra le mie braccia in quello che sarà il nostro talamo nuziale mi elettrizza.

Così fragile, così bella, così umana.

Eppure c'è qualcosa di così misterioso in Bonnie, qualcosa di così eccitante.

L'ho incontrata due volte e in entrambe ha saputo fronteggiarmi, senza avere paura di ribattere, nonostante lei sia il sesso debole.

C'è una scintilla nei suoi grandi occhi verdi che riesce ad accendere anche i miei bellissimi occhi azzurri.

Adesso, mentre cammino per le strade di New York, penso di sapere dove trovarla.

Il primo posto in cui ho cercato é stato il suo appartamento, non appena Elena mi ha dato il suo indirizzo, in seguito alla compulsione.

Non é che la usi spesso su di lei, solo quando devo nasconderle qualcosa.

Come la mia vera identità.

Non ho mai bevuto il sangue di Elena, o meglio, ci ho provato una sola volta, ma era talmente buono che ho temuto di non riuscire a smettere e, quindi, per il suo bene, ho deciso di non sfruttarla più come alimento.

Dopo il mio fallito tentativo a casa di Bonnie, in cui mi sono dovuto sorbire la disgustosa visione di quel Klaus sotto la doccia e di quello Stefan intento a scrivere il suo diario, Elena mi ha detto (sotto compulsione, naturalmente) che ha visto per la prima volta Bonnie al Central Park.

Quindi, eccomi qua.

Una volta varcate le porte del parco, non é difficile trovarla.

Sentirei il suo profumo a miglia di distanza.

Delizioso.

Un profumo che riesce a penetrarmi nelle narici e riempirmi di voglia di lei.

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