37. Shiver

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I walk a mile with a smile

And I don't know

I don't care where I am

But I know it's alright

Cause with you

I'm running, running, running

Somewhere I can't get to

La luna splende alta nel cielo mentre una lieve brezza mi accarezza i capelli.

L'inconfondibile profumo di Caroline inebria i miei sensi.

É stata una serata magnifica. L'ho posseduta nei modi più svariati e appaganti.

Riesco ancora a sentire l'eco dei suoi gemiti dentro di me.

Poi, sento il suo odore di vaniglia farsi più forte, fino a sentire il suo tocco sulla mia pelle.

Le sue mani mi cingono la vita. Il loro contatto mi dà sempre sensazioni di piacere.

«Già sveglio? Pensavo fossi stanco dopo tutto quello che abbiamo fatto!»

Adoro la voce di Care. É così dolce e melodiosa.

Se potessi toccarla ed accarezzarla a mani nude, lo farei.

«Piccola, dimentichi che i vampiri fanno proprio fatica a stancarsi.»

La sua risata riempie l'aria circostante di promesse e speranze.

«A proposito di questo, voglio che mi trasformi.»

Mi irrigidisco. La devo guardare negli occhi. Devo accertarmi che senta davvero quello che sta dicendo.

Non é una scelta facile, non lo é mai stata. Per nessuno. Io non l'ho avuta e l'ho persino negata ai miei fratelli.

Mi giro verso di lei e le tengo il viso tra le mani. É troppo preziosa per me.

L'unica donna che abbia amato e che mi abbia amato infinitamente.

«Ne sei sicura? Sai che cosa significa trasformarsi?»

Lei annuisce e mi guarda fisso con quei suoi grandi occhi verde acqua.

«Voglio passare l'eternità insieme a te e questo é l'unico modo per farlo.»

Le accarezzo il viso.

«Deve essere una tua scelta. Io non ti forzerò in alcun modo. Ti amo troppo.»

Care mi sorride. «Ti amo anch'io e sono felice che tu non mi impedisca di trasformarmi.»

Ogni volta che la guardo vedo tutto ciò che desidero diventare realtà.

L'idea che questa possa essere la mia realtà eternamente mi fa sentire stupidamente felice.

La stringo tra le mie braccia e affondo il viso sulla sua spalla.

«Da vampira, non riuscirai a resistermi mai dato che i tuoi sensi saranno amplificati.»

La sento ridere ancora, più convinta che mai della sua decisione.

«Allora passeremo le nostre giornate a letto.»

L'eco delle nostre risate riesce a illuminare il manto della notte che ci avvolge.

Quando apro gli occhi, Elijah mi sta guardando. I suoi occhi castani brillano così tanto che potrei vivere della loro luce.

«Buongiorno, dormigliona!» mi sorride, dandomi un bacio a fior di labbra.

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