11. Right Kind of Wrong

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Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra

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Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra

del tuo nemico, devi gioire,

perché questo è il segno della vittoria.

(Giorgio Almirante)

Tutto accade in un istante.

Prima mi sto nutrendo di questa donna e poi, poi mi ritrovo per terra.

Inaspettatamente attaccato da... Stefan Salvatore.

Mi ha colto talmente alla sprovvista da riuscire a buttarmi a terra.

Ma, la mia reazione é istantanea.

Reagisco. Come solo Damon Black può fare.

Perché Stefan non ha nessun diritto di attaccarmi, nonostante sia chiaramente uguale a me.

Lo ribalto e continuo a rispondere alla sua incomprensibile aggressività.

«Che ti prende?» gli chiedo, mentre continuiamo a farci del male.

Potremmo continuare all'infinito, tanto é inutile.

Si tratta di uno dei tanti svantaggi del "vivere per sempre".

La sopportazione del dolore diventa così alta che arrivi a non sapere per davvero che cosa significhi stare male.

Stefan mi guarda come una tigre guarderebbe la sua preda.

«Sei tu il mio problema! Come hai potuto fare questo a Elena?»

Lo guardo, confuso. Elena che c'entra in tutta questa storia?

Il bastardo approfitta del mio stupore per colpirmi molto vicino al cuore con un bastone.

Non sento dolore, come potrei?

Ma non é comunque piacevole avere un'asta di legno conficcata nel petto.

«Forse dovresti mirare al cuore..» gli dico.

Non so perché sia incapace di perdere il mio sarcasmo, anche quando la mia esistenza é in pericolo. Stefan prova a colpirmi ancora, ma sono più veloce di lui.

Gli conficco quella dannata asta all'altezza del cuore e lo vedo accasciarsi a terra.

Non so cosa sia a farmi inorridire.

Forse é che i suoi occhi verdi sono così simili a quelli di sua sorella. Di Bonnie.

E vederli perdere il loro brillante colore é un epilogo tragico.

Un epilogo che non voglio ci sia.

Perché, come potrei guardare ancora in faccia Bonnie, dopo aver ucciso suo fratello?

Non posso!

Stefan non può essere morire per davvero.

Non posso essere io ad averlo ucciso.

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