Cos'è più utile, il sole o la luna?
La luna, naturalmente, essa risplende quando è buio,
mentre il sole splende solo quando c'è luce.
(Georg Lichtenberg)
Il cielo stellato si riflette negli occhi di Elena, riempiendoli di luce.
«Che c'è?» mi domanda, sorridendo.
Le nostre dita sono ancora intrecciate.
Mi ha accompagnato nel parco e, ora si sta dirigendo verso l'uscita.
Non si rende conto di quanto sia bella, non si rende conto dell'effetto che mi fa, ogni volta che è vicina a me. Ne ho viste di ragazze belle, ma nessuna era come lei.
Un raggio di luna che riesce a illuminare le tenebre di un'anima inaridita dal dolore, la mia.
Un'anima che finge di non sentire per proteggersi dallo schifo che la circonda.
«Sei bellissima.» le rispondo, sperando che il mio sguardo affascinante possa farla cadere ai miei piedi.
«Grazie, Stefan.»
Nonostante sia buio, posso vedere le sue guance arrossarsi.
«Il posto non é molto distante da qui. Pochi isolati e saremo arrivati.»
Le sorrido. «Speravo fosse più lontano.»
Elena stringe la presa sulle mie dita.
«Perché?»
«Perché così avrei potuto passare più tempo insieme a te.»
Resta zitta, ma il suo sguardo é più eloquente di mille parole.
«Mi concedi questo ballo?»
Lei sorride e annuisce. Il suo sorriso é così radioso. É già musica in sé.
Nella sua essenza più pura e autentica.
Mentre le note giungono dall'interno della villa, quella melodia si diffonde nell'aria, unendoci più di quanto non siamo.
«Non ho mai ballato in un parco.» mi dice con gli occhi che le brillano.
La stringo tra le mie braccia mentre la faccio danzare insieme a me sulle note di quella melodia primordiale che é il sigillo di quella connessione che lega insieme un uomo e una donna, grazie a un legame fatto di carne, sangue e cuore.
Il suo corpo é leggero e delicato.
Tenendolo cosi vicino al mio, posso sentire le sue curve sinuose, la sua pelle a contatto con la mia. La faccio danzare sotto la volta del cielo mentre la musica si dipana tra gli alberi, irradiando la sua armonia intorno a noi, fino a raggiungere le nostre anime congiunte che ballano insieme, che si toccano, che si esplorano. Come in un amplesso, ma senza la parte più fisica.
Quella parte che vorrei tanto ci fosse tra noi.
La conosco da poco, ma so che mi appartiene.
Glielo leggo negli occhi, ogni volta che mi guarda e lo sento dentro, ogni volta che la stringo.
Lei si muove in sintonia con me, lasciandosi guidare, lasciandosi andare alle mie mani, al mio corpo.
É rilassata. É sorridente. Ed é così attraente.
Avvicino il mio viso pericolosamente al suo.
Sento il suo profumo invadere ogni fibra del mio corpo, impedendomi di respirare null'altro che non sia il suo odore, il suo sapore.
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You Have Me
RomantizmOgni viaggio é una vita. Una vita a se stante, sempre diversa dalle altre, mai uguale a quella che l'ha preceduta. Questo viaggio ci ha portati qui, nella Grande Mela, popolata da giovani pieni di speranza, speranza in una rinascita dopo la Gran...