5 giugno 1461.
Un altro giorno era appena cominciato e con esso , tutte le attività a bordo molto presto, infatti Emma fu svegliata dai vocioni dei
marinai che intonavano canzoni di pirati e rum.
Ad una certa strofa si coprì mezzo volto con le coperte perché le scappava da
ridere ,certo le strofe di quelle canzoncine non parlavano di amore e romantiche vene
poetiche ma alla ragazza serviva ben altro per cui scandalizzarsi e di certo non le si
sarebbero arrossate le gote ascoltando una canzoncina simile. Si alzò con calma e
quando fu pronta ,dopo aver fatto colazione,si recò sul ponte dove il primo viso che incontrò fu quello sorridente del capitano che in modo come sempre molto
cordiale le diede il buongiorno e senza esitare le offrì premurosamente una mano per poter
discendere i pochi gradini che conducevano al ponte esterno.
"Purtroppo Emma non ho buone notizie stamani. Ahimè mi duole
informarti che potremo arrivare solo dopodomani a Gaeta,e non nei tempi
previsti ...abbiamo rallentato un pò questa notte a causa dell assenza completa del
vento .Ma conto di riprendere la marcia perché come ben sai il vento cambia in
continuazione."
Emma guardò l orizzonte e scrollò le spalle sorridendo.
"Bè non importa!In fondo è un solo giorno di ritardo e per me è già tanto il grosso
favore che mi hai fatto senza batter ciglio : cioè partire il giorno stesso in cui te l' ho chiesto."Si profuse poi in un leggiadro inchino e passò in modo scherzoso ad un tono formale." Siete
senza dubbio un gentiluomo Capitano!"
A quelle parole il lupo di mare fece un piccolo cenno col capo ,quella ragazza aveva un temperamento unico ed era davvero difficile negarle qualcosa. Con un lieve baciamano e un sorriso imbarazzato si
congedò, aveva molto da fare ,i doveri lo attendevano.
Emma decise di passeggiare allora sul ponte ,ed era proprio come le aveva appena detto
il capitano: il mare era insolitamente calmo .Sicuramente il vento si sarebbe levato di li a
poco, questa era la ragione per cui avevano rallentato ,una nottata senza vento
non aiutava di certo la navigazione e se vi erano dei tempi d' arrivo stabiliti e
programmati,tutto andava in fumo.
"Pazienza mi inventerò qualcosa per occupare il tempo."
Poi si guardò il ventre e fece una piccola smorfia...cosa avrebbe potuto fare di non
stancante a bordo di una nave?!
7 giugno 1461
Il porto di Gaeta era ben visibile ormai anche dal ponte scoperto della Servere.
Il vento però si era levato troppo forte e contrario quella notte ,e nonostante gli sforzi del
capitano,era ben chiaro che lo sbarco sarebbe stato ritardato ancora di qualche ora.
Emma entrò in cambusa dove trovò il capitano intento a consultare le carte
nautiche,tamburellava le dita sul tavolo,accennando un piccolo moto di
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Rose Nere [PRESTO IN CARTACEO !]
Ficción históricaESTRATTO "Emma...perdonami, so che puoi capirmi. Uno come me ....presto otterrò il titolo di conte, io non posso legarmi a te .Vorrei...vorrei..." Emma lo spinse verso il muro costringendolo a guardarla. "Abbi il coraggio Emanuele!!Pronunciale qu...