Inaspettate gelosie

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Raniero amava osservare ogni più piccola dettagliata espressione sul viso di Emma e anche in quell' occasione ,non potè fare a meno di assecondare quel che gli diceva la testa . Guardandola attentamente dalla testa ai piedi riconobbe che trovava affascinante e seducente la ragazza anche in vestaglia,e sorrise malizioso offrendole il braccio molto cavallerescamente ,accompagnandola nelle loro stanze. Lì trovarono Sara che riassettava il letto con le imposte ancora aperte per far entrare l'aria fresca del mattino. "Sara ,accendi subito il camino o congeleremo."

"Subito mio Signore." Emma si fermò poco distante da lei e con le braccia incrociate sul petto sollevò un sopracciglio mentre Sara le passò davanti ,in direzione del cesto contenente la legna. "Lascia che mi occupi io di attizzare il fuoco Raniero ,sono cose che ho sempre fatto." Un distratto Raniero che intanto aveva aperto l'armadio le rispose di farlo pure se ci teneva.

Emma si parò dinanzi a Sara e guardandola negli occhi gli rispose. "Si ,ci tengo molto. Puoi andare Sara ,non abbiamo bisogno di te per ora." La serva molto docilmente replicò. "Ma come farete a vestirvi ?"

"Io mi vesto da sola senza che nessuno allunghi le sue mani su di me da quando sono bambina...vai Sara...il Governatore oggi può contare sul mio aiuto."

Raniero finalmente si accorse di quella che sembrava una strana diatriba fra le due donne e un sorriso gli scappò del tutto naturale quando si accorse dell ' evidente gelosia di Emma , quindi evitando di scoppiare a ridere rumorosamente interruppe la curiosa scena con un colpo di tosse.

Si soffermò per inquadrare bene il delizioso intrigo  solo un paio di secondi quando entrambe si accorsero del richiamo . "Nel caso ti fossi dimenticata Lepore ,a casa mia gli ordini posso darli soltanto io ." Sara le schioccò un occhiata vittoriosa ma fu subito rimessa al suo posto dal padrone. "Tu ...va' pure in cucina adesso."

Quando rimasero soli Raniero provò ad osservare Emma seriamente ma non vi fu nulla da fare, scoppiò a ridere...a quanto pare Rosseau aveva trovato tutto molto divertente perchè sotto gli occhi di Emma finalmente pote' ridere beatamente ...e di gusto anche!

Per tutta risposta lei incrociò le braccia guardandolo storto, si strappò da dosso la vestaglia buttandola per terra e andando a grandi passi verso l'armadio ancora aperto con veemenza e irritazione prese il primo abito che le capitò a tiro e lo indossò sotto lo sguardo stupefatto di lui.
"Ecco...non cè bisogno di Sara per infilare un vestito , hai visto come mi calza a pennello?"

Fece tutto da sola , anche se era un tantino difficile perchè i lacci dei corsetti lei non li indossava da tempo ,a Gaeta era praticamente costretta a farlo ,anzi lo facevano le serve per lei, e quindi si era completamente dimenticata di indossarlo.
"Bene , sono pronta." Gli diede le spalle e allungando lo sguardo sul comodino un idea illuminò la sua testa ribelle. Si protese in avanti con uno scatto e afferrò il suo pugnale che ancora stava là sopra dalla notte prima e voltandosi fece in modo di ritrovarsi faccia faccia con Raniero ,ricordandogli la presenza dell' arma di cui lui sembrava essersi scordato ,fermandola sulla sua gola.

Gli intimò di indietreggiare verso l'armadio ancora aperto ma lui sembrava non volersi muovere e la guardava esterreffato non capendo il motivo di quella reazione esagerata. "Emma che stai facendo?!"
"Dentro Rosseau " gli disse con calma ,sorridendogli angelica." Adesso mi diverto un pò anch' io".

"Non ti sarai crucciata perchè mi sono divertito scoprendo quanto tu sia tremendamente GELOSA? Sara è solo una serva ,avanti Emma ..." Testarda piu'di un mulo con la testa gli fece ancora cenno di indietreggiare mentre teneva premuta l' arma contro di lui,che questa volta però sentendo la fredda carezza della lama, fece due passi indietro.

Emma quindi approffittando del momentaneo cedimento con un scatto repentino lo spinse dentro l'armadio con forza ,chiuse le ante velocemente e diede un giro di chiave , visto che il prezioso mobile possedeva una serratura. Ridendo come una matta si avvicinò in modo da poter far sentire bene la sua voce all 'interno ."Divertiti Raniero !Avrai tutto il tempo di pensare a quanto è misterioso e affascinante l' universo femminile e alle gelosie che non esistono ma che evidentemente vorresti esistessero ! Io intanto mi trovo qualcosa da fare. Ciao Rosseau !" Le proteste di lui iniziarono a farsi sentire ma Emma non ci fece caso, uscì come una furia da quella camera ridendo e sperando di aver il tempo almeno di poter uscire dalla tenuta ,era vero che aveva un mucchio di punti interrogativi sullo strano rapporto esistente fra quella sciaquetta e il suo padrone ,che in fondo poi ,non sarebbe nemmeno apparso sconvolgente o inusuale ,ma gelosa...addirittura di una piccola sguattera con le efelidi... " Te la sei cercata Governatore".

Rose Nere  [PRESTO IN CARTACEO !]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora