Risvegli

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"Sto così bene qui".

Riaprì gli occhi e un suggestivo scenario le apparve , maestosi alberi le sovrastavano la testa , poteva sentire il cinguettio dei passerotti che popolavano i loro rami e poco lontano lo scorrere lento e melodioso di un ruscello. Si girò verso destra e sorrise. Il suo viso era sereno, non più pallido e sporco, ma radioso, ed era vestita con un semplice abito bianco contornato da un mantello rosso, col cappuccio calato sulla testa. Si risollevò e poggiò i gomiti al suolo mentre si rivolgeva a qualcuno che stava silenziosamente di fianco a lei.

"Perchè mi trovo qui? Tu sei Varg è così?" Il lupo guardò negli occhi Emma che non appariva sorpresa o impaurita, ma finalmente serena. Si chiedeva soltanto per quale motivo Varg non le apparisse sotto forma umana in modo da poterlo abbracciare soltanto un' altra volta. E non sapeva spiegare ... ma il suo inconscio le diceva che non doveva stare li e che non era ancora il momento.

Il lupo si alzò con agilità invitandola a fare altrettanto e prese a correre per il bosco seguito da Emma che con fatica riusciva a stargli dietro, quella bella veste non era poi molto adatta per correre. Senza vergogna quindi se ne liberò completamente, lasciando soltanto il mantello rosso che svolazzava libero ad ogni suo passo.

La corsa fu interrotta da un urlo di terrore che la paralizzò. La sua mano era sporca di sangue e prese a tastare affannosamente  rendendosi conto che erano il suo fianco destro e il suo ventre ad essere feriti, e rabbrividì. Gridò dietro al lupo . "Cosa mi sta succedendo??"Riprese ad inseguirlo decisa a raggiungerlo nel luogo in cui si era appena fermato dove tutto era silenzioso e adombrato, avvolto dentro una strana e surreale atmosfera ovattata. L' animale fece ancora un piccolo tragitto e si fermò a poca distanza da quello che sembrava un capanno facendo capire che il cammino era giunto al termine.Il suo muso si spostò da destra a sinistra invitandola a proseguire da sola .
I suoi occhi di ghiaccio si addolcirono quando Emma si chinò e le sue braccia circondarono il collo del possente animale.

"Il mio posto non è qui hai ragione. Devo guarire .C è qualcuno che ha bisogno di me." Si staccò dall' abbraccio.

"Ma ... come posso essere certa che non morirò? Le mie ferite sono gravi, perdo molto sangue.."

Il lupo si fece più vicino e scoprì il suo collo dal mantello, leccando il ciondolo che Emma non aveva mai tolto.

Fu allora che ritrovò la forza e senza più esitazione si alzò dall' erba, pronta per far ingresso in quel capanno abbandonato ed esitando soltanto per un istante in piedi, in mezzo alla salvezza e quel lupo a lei così tanto caro, restando immobile come se il suo spirito nonostante volesse sopravvivere, non le permetteva di andar via. Il lupo allora le ringhiò contro intimandole di indietreggiare fino a che la fece arrivare con le spalle alla porta.

Scese una lacrima di tristezza sul viso della giovane donna mentre il lupo ululava verso il cielo e spariva  avvolto da una nube bianca.

Coraggiosamente Emma fece il suo ingresso senza mai più voltarsi, dinanzi a lei  si presentò uno scenario ben più grave di quanto lei potesse immaginare.

Un medico e un giovane stavano facendo di tutto per salvare la vita a lei e Vik affaccendati con bende e garze, fermando il sangue che ancora usciva dai corpi martoriati dei due. Si lasciò andare contro la porta ,terrorizzata, sudando freddo, temendo il peggio per entrambi.

Poi si avvicinò al capezzale del suo amico e posò le labbra contro la fronte di lui.

"Devi vivere, te ne prego. Ci vendicheremo di Raniero, te lo prometto. " Sussurrò flebilmente. "Andremo a casa e mi riprenderò mia figlia." Si staccò poi da Vik, i suoi occhi erano ormai vitrei e la sua mente accecata dal pensiero della vendetta. "Tornerò Raniero. Tornero' da te. E ti ucciderò."

Rose Nere  [PRESTO IN CARTACEO !]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora