Dopo quell ' intensa notte trascorsa insieme ,dove nessuna emozione o gesto o bacio fu preventivato ,i due uscirono dalla vecchia struttura limitandosi una volta a bordo della carrozza , solo ad osservarsi con intensità ...e nessuno disse nulla , le loro labbra rimasero totalmente serrate.
Il silenzio che precedette la partenza fu interrotto dal gracchiare di un corvo nero come la notte che non appena percepì la presenza delle due persone ,spiccò il volo dal punto in cui era appollaiato , sotto la pioggia battente soffermandosi poi su un ramo di un grosso albero posto alla fine del viottolo . Fu allora che un lampo squarciò il cielo illuminando per pochi secondi la figura di Raniero, che osservava Emma attentamente nonostante pochi istanti prima dentro la carrozza regnasse il buio totale. L' improvviso temporale che si scatenò durante quei momenti di fuoco rappresentava tutto ciò che poco prima albergava dentro quelle due persone che adesso si guardavano con intensità , perchè Emma si accorse degli occhi insistenti del Governatore su di lei,sentì il loro richiamo ...e come prigioniera di un incantesimo non potè far altro che obbedire e immergere i suoi occhi dentro quelli dell uomo.Tutto accadde in un attimo, era bastata una piccola scintilla tenuta sotto chiave chissà per quanto tempo da parte di entrambi.
Ed ora ,sulla carrozza ...nessuna parola...nessuna promessa, nessuna frase romantica o poetica da scambiarsi dopo aver passato quegli infiniti minuti di passione.Perchè quella era passione pura ,semplice e viva.
Un altro fulmine squarciò il cielo ed Emma sentì lo scalpitare degli zoccoli e il nitrire dei cavalli ,i possenti stalloni che portavano la carrozza di Raniero. Si soffermò a pensare ad alcuni minuti prima ,quando fu aperta loro velocemente la portiera della carrozza dato che stava per scatenarsi un temporale, mentre dentro quella stanza buia e fredda poco prima, era come si fosse già scatenato e consumato un diluvio universale che sconvolse e cambio' completamente gli avvenimenti. E in quel momento ,seduti l'uno di fronte all' altra Raniero compiva i suoi rituali gesti , rinfilando i guanti, sistemandosi il mantello sulle spalle e accavallava le gambe , e tutto pareva esser tornato alla normalità anche lo sguardo dell' uomo , con il suo solito enigmatico sorriso.Emma riconobbe che una cosa simile davvero non le era mai capitata. "Emma ti rendi conto in che guaio ti stai cacciando? Lo sai chi è lui. Un uomo potente, che non conduce e non approva il tuo stesso stile di vita! UN GOVERNATORE,AMICO DI TUTTI I GIUDICI DELLA PROVINCIA!!"
Maledetta vocina..! Non le dava mai ascolto, era vero..non lo riteneva opportuno...in quel momento più che mai ed erano molteplici le motivazioni che la spingevano sempre sull orlo del baratro.... troppo avida di vita, troppo amante del pericolo e delle cose sconosciute per ascoltare la sua coscienza. E se Raniero poco prima e dentro quella carrozza era con lei, significava una sola cosa : lei gli piaceva, la voleva con sè e senza mezzi termini , in modo diretto era successo quello che era successo . Emma non aveva bisogno di sentirsi dire troppe parole o farsi promesse da innamorati romanzati ... mentre sempre più intensamente quei pensieri si facevano strada dentro di lei la voce di lui interruppe il tutto." Siamo arrivati, Emma". Non si era resa conto che il suo confabulare le aveva fatto perdere totalmente la cognizione del tempo.
La carrozza si fermò davanti ai cancelli della dimora di Rosseau ed i due scesero aiutati dal cocchiere che prontamente li scortò fino all'entrata . Scorsero alcune figure presenti e Raniero fece allontare per un momento Emma ." Entra ,ti raggiungerò a breve. " Due gendarmi dialogavano con i servi , pareva facessero delle domande e Raniero si intromise fra loro chiedendo quale fosse il motivo della loro presenza.
"Governatore , siamo qui per un ispezione ."
"Perdonatemi ...temo di non aver capito." Raniero aveva assunto un sorriso ed un tono ironici e minacciosi. "Siamo spiacenti ma sono ordini che vengono dall'alto!" Era sempre lo stesso gendarme a rispondere, evidentemente di grado superiore agli altri.
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Rose Nere [PRESTO IN CARTACEO !]
Ficción históricaESTRATTO "Emma...perdonami, so che puoi capirmi. Uno come me ....presto otterrò il titolo di conte, io non posso legarmi a te .Vorrei...vorrei..." Emma lo spinse verso il muro costringendolo a guardarla. "Abbi il coraggio Emanuele!!Pronunciale qu...