Raniero lanciò la sua sfida e scomparve tra la folla lasciando Emma a guardare alle sue spalle la sua andatura sempre sicura e orgogliosa e quando fu del tutto scomparso la giovane Lepore iniziò a sentire il peso degli occhi degli ultimi curiosi su di sè.
Logico e naturale ,Rosseau era conosciuto e noto a tutti, ma lei?
La gente si chiedeva chi fosse questa sconosciuta ragazza, che di sicuro non era nobile ,non era neanche figlia di qualche generale o comandante dell esercito regio ,una giovane che addirittura lui osava senza nessuna remora baciare in pubblico davanti a tutti infischiandosene delle convenzioni e non badando affatto alle buone maniere.Scrollandosi di dosso le attenzioni altrui fu richiamata invece dagli occhi del ragazzetto che non aveva mai smesso di fissarla e avvicinatasi gli regalò una mela senza far caso alle occhiatacce delle dame dietro di lei che a colpo d'occhio avevano notato subito come la parte superiore dell' abito le fasciasse in modo troppo morbido e libero il seno e come se fossero state preparate per tale evenienza ,tutte insieme all unisono , coreograficamente mossero la testa a suon di "no no no" silenziose, mentre Emma incurante passò davanti a loro per riprendere la via del ritorno incamminandosi verso la tenuta Rosseau.
Quandò le fu aperto il portone d' ingresso ai piedi della grande scalinata vi era la servetta di poche ore prima che chinò subito il capo alla vista dell' ospite del suo padrone ,
ma non osava guardarla in faccia nonostante Emma non mostrasse per lei nessuna attenzione quando la oltrepassò. Ma era una scenetta studiata appositamente.Solo dopo aver superato pochi gradini si voltò ,abbozzando un sorriso ,costringendo con il suo sguardo insistente a far risollevare il viso della serva.
"Sei stata fedele lo so , sicuramente molto combattuta, ma di parola .Me ne ricorderò ,puoi starne certa...Grazie."
Percorse poi il corridoio a grandi passi , voleva togliersi quei vestiti di dosso e mettere qualcosa di piu' comodo, come per esempio la sua tenuta "marinaia"con cui si sentiva a suo agio,l' abito che indossava era certo molto bello ,lei stessa non ne aveva mai posseduto di tale manifattura e pregio ,ma i suoi gusti riguardo gli indumenti erano lontani anni luce da quelli di Raniero ,abituato al lusso sfarzoso e l' ostentazione.
Emma infatti sceglieva sempre qualcosa di semplice che era sempre presente dentro i suoi bauli ,senza togliere nessun punto comunque al suo saper riconoscere tessuti pregiati e di qualità.
Il corridoio pareva infinito quel giorno ma fu nuovamente distratta dal pensiero della lizza...
ripensare alla sfida lanciata da Raniero la fece fremere tanto da non stare più nella pelle. Finalmente la camera padronale che sperava di trovare deserta fu raggiunta dai suoi esili piedi ,sopratutto spero' che le fosse dispensata la presenza di Sara... contrariamente a tutte le sue aspettative iniziali il pensiero che la servetta fosse preda di un interesse morboso verso il suo padrone lentamente si faceva strada dentro di lei ,convincendola sempre più che doveva scoprire se fosse esattamente così.Aprì la porta e un largo sorriso si dipinse sul suo volto quando percorse con gli occhi ogni punto della camera ,trovandola vuota come sperava , quindi si affrettò a sciogliere subito i lacci del vestito che si intrecciavano sul seno , sicuramente senza i corsetti pareva indossasse una taglia più grande della sua e fece il verso alle nobil donne che poco prima avevano mostrato tutto il loro sdegno verso lei e il suo abbigliamento : " qualcuno dovrebbe rimproverarla.." disse ridendo mentre si liberava del tutto della parte superiore ,facendo scivolare poi l'intero abito ai suoi piedi che allontanò con un leggero calcetto accompagnato da una risatina diabolica.
La porta varcata pochi minuti prima si riaprì lentamente , Raniero sapeva che la donna aveva fatto ritorno alla tenuta ,informato subito da Tolomeo che puntuale come un esattore si era recato nello studio per riferirglielo. Le sue intenzioni erano pacifiche , doveva rammentare ad Emma tuttavia che da quel momento in avanti tutto ciò che lei faceva o avesse intenzione di fare ,lui per primo avrebbe dovuto esserne informato.
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Rose Nere [PRESTO IN CARTACEO !]
Historical FictionESTRATTO "Emma...perdonami, so che puoi capirmi. Uno come me ....presto otterrò il titolo di conte, io non posso legarmi a te .Vorrei...vorrei..." Emma lo spinse verso il muro costringendolo a guardarla. "Abbi il coraggio Emanuele!!Pronunciale qu...