Sposami

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Rosseau e il suo ego vennero dunque colpiti all'istante dalla bella e selvaggia valchiria dai lunghi e neri capelli raccolti sulla nuca che con la spada sguainata e il sapore del trionfo sulle labbra , indietreggiò di alcuni metri per poter far riprendere il suo avversario.

Raniero era troppo orgoglioso per ammettere che la sua distrazione fu tale da venire colpito inaspettatamente solo qualche minuto dopo il segnale di inizio.

"Oh, ma che stai facendo? Devi svegliarti... svegliati Raniero o vuoi far ridere tutta Gaeta alle tue spalle?!"

Continuava a pensare alla misera figura che stava facendo , Emma aveva appena detto qualcosa ma troppo preso dalla minuta ispezione che i suoi occhi stavano eseguendo sulle parti del corpo colpite , non aveva ascoltato una sola parola , ecco che si accorse che con la caduta, oltre l'arma, era volata via la manopola sinistra , per assurdo la mano dove riportava una cicatrice procurata proprio nella piccola sommossa di Terracina anni prima ,insieme ad Emma ,piccola cicatrice che si riaprì , in modo lieve per fortuna ma tuttavia il rigagnolo di sangue era ben visibile sul palmo della mano.
Intanto la folla cominciava ad urlare e già qualche ardito "oratore " parlava alle spalle di Raniero ,azzardando ipotesi e pronostici su come sarebbe andata a finire la lizza. Ma la cosa che più premeva all' uomo in quel momento era non smarrire il misterioso oggetto proveniente da Gefle . Tastò velocemente il posto in cui lo aveva nascosto e con suo sollievo , si trovava ancora lì al sicuro.
Dunque si rialzò dapprima lentamente, aiutandosi a rimettersi in piedi con la staccionata in legno che stava alle proprie spalle, e disarmando tutti gli spettatori gettò anche lo scudo che gli avrebbe procurato soltanto disagio ,ormai non poteva più tenerlo con la mano conciata in quello stato, perdeva sangue e con la polvere e il terriccio insinuati dentro il taglio cominciava a bruciare un pò. Si chinò per recuperare la spada, spostandola al "volo" all'altra mano ancora intatta e senza pensarci due volte a grandi falcate si avvicinò ad Emma  attaccandola di sorpresa e quello che ne conseguì furono decine di colpi di spada con altrettanti scambi di parate che la Lepore riuscì a tener testa solo fino ad un certo punto, la mano e il braccio di Raniero erano pesanti tanto da riuscire a colpirla ad un fianco facendola piegare di conseguenza dal dolore e regalandole una momentanea posizione non più equilibrata e tra l'altro quel fendente appena ricevuto le tolse il respiro, tant è che boccheggiando continuò a parare i colpi successivi che Raniero mandava. "Sei finita !" L'esclamazione del Governatore fece urlare e schiamazzare concitatamente la folla che già lo acclamava vincitore...tuttavia la scena che ne seguì aveva davvero dell incredibile e dell' inverosimile ,il destino schernì Rosseau fino alla fine.

L'uomo si autodisarmò ,il suo egocentrismo e la sua piena sicurezza lo avevano consigliato male , nella foga del combattimento impugnò nuovamente l'arma con la mano ferita e a causa del sangue che ancora colava si ritrovò in poco tempo senza più l'impugnatura dell'arma che poco prima era convinto di tenere ben salda. Emma non poteva credere ciò che i suoi occhi vedevano e cioè a poca distanza un Raniero completamente disarmato.
Ma era una lizza...una sfida in piena regola ed Emma non ci pensò due volte: il fato stava dalla sua parte quella mattina e dunque decise di prenderlo sotto braccio precipitandosi verso l' uomo ormai privo di difesa mentre lei nonostante fosse dolorante continuava ad essere armata.

E si sentiva in parte già trionfante , il sorriso non tardò a spuntare sul bel viso provato dallo sforzo fisico e dall' eccitazione di quei momenti.

"Governatore...mi togli tutto il divertimento così!" Decise che era il momento di prenderlo alla sprovvista .
Senza che lui  si aspettasse una mossa del genere girò su stessa sollevando con entrambe le braccia la sua spada per poi farla finire esattamente sul collo dell uomo, dove si fermò con estrema precisione.

Parte della folla si profuse in un " ohhh" generale ,seguito poi da un lungo e teso silenzio.
Ferma in quella posizione continuava a guardare Raniero fermo e immobile... voleva sentire il suo respiro ansante e sperava , voleva...desiderava con tutta sè stessa che fosse carico di paura in quel frangente.

Rose Nere  [PRESTO IN CARTACEO !]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora