Sospetti.

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29 ottobre

La mattina seguente fu annunciata dalle prime luci dell'alba che debolmente fecero il loro ingresso attraverso le imposte della camera da letto del Governatore provocando un dolce fastidio all'uomo che lentamente si svegliò. I suoi occhi percorsero la figura ancora addormentata accanto a lui e d'istinto la sua mano accarezzò i capelli della donna ,si sporse poi sul fianco dandole un dolce bacio sulle labbra.

"Buongiorno bella addormentata ,il Principe è venuto a liberarti dalla maledizione del sonno eterno."

Sorrise non appena si accorse che Emma più assonnata che mai aprì gli occhi di malavoglia e ne approffittò continuando a baciarla con passione per diversi secondi. "Adesso ti senti più sveglia?" Con un'espressione soddisfatta e una risatina si alzò dal letto, decise che era molto meglio attendere che la donna si svegliasse del tutto volontariamente visto il lunatico carattere che possedeva.

Si soffermò per alcuni istanti fissando il comodino, notò che l'arma ,stranamente non era ancora stata riposta al suo "solito" nascondiglio ,non più segreto oramai,almeno per lui. Emma intanto si era del tutto svegliata e pigramente lo osservava di sottecchi. Sapeva esattamente a cosa stesse pensando ,e sapeva ancor più con esattezza che trovava la cosa alquanto strana. Raniero la guardò con aria piacevolmente sorpresa e sorridente si decise a parlare. "Emma Beatrice Lepore ,hai dormito per la prima volta senza ...scorta?!" Lei di rimando rise mordendosi un labbro e non fece altro se non colmare il vuoto delle domande a cui non avrebbe risposto soltanto con il calore dei suoi occhi verdi che parlavano da soli. Raniero alzò entrambe le mani ,gli bastò vedere la donna per cui aveva perso la testa completamente disarmata al suo cospetto , in tutti i sensi.

"No...nulla. Fai finta che io non abbia mai detto nulla al riguardo."

Non appena entrambi furono aiutati a vestirsi Raniero la accompagnò nella sala dove avrebbero consumato la colazione ,dove il fedele servitore del Governatore a servizio ormai da anni presso quella casa attendeva impettito e serio. Raniero si fidava ciecamente di quell uomo dall' aspetto arcigno e imperturbabile , gli affidava i suoi più importanti documenti e confidava i suoi più intimi segreti ...Emma salutò il servo con un sorriso e in cambio ricevette soltanto uno sguardo freddo e scrutatore che la mise a disagio all' istante. Deglutì soffermandosi di fronte alla grande tavola per poi essere sollecitata da Raniero . "Emma..? Vogliamo accomodarci?"

"Oh ,si ...certo ,scusa." Lui le si fece più vicino e non curandosi dei servi che andavano e venivano le infilò una mano dentro la scollatura ,baciandole poi il collo. " Se preferisci , mando via tutti ..." Emma esclamò a voce alta senza rendersi conto "Raniero!!" a seguito della frase sussurrata poco prima...mentre avanzava verso di loro una sorridente Sara che aiutava a portare sul tavolo la ricca colazione.

L' uomo facendo finta di niente sorrise divertito mentre l' espressione di Sara , vedendoli avvolti dentro quella spiccata e conclamata intimità mutò completamente, cosa che un altra volta Emma non potè fare a meno di notare. E che le faceva sorgere ancora altre domande che prima o poi ,aveva promesso a sè stessa ,avrebbe rivolto a Raniero.

Si sedettero finalmente e con naturalezza versò il latte per sè e Raniero,tutto osservato dagli gli occhi del fedele servo e di Sara che ogni tanto lanciava uno sguardo complice a quest ultimo .Raniero intanto gustava una frittella assaggiandone prima un pezzetto ,gustandolo silenziosamente ...per poi rivolgersi a Sara ." Sono davvero deliziose Sara ,complimenti...erano secoli che non mangiavo frittelle così buone!Ti stanno istruendo bene in cucina."

Emma nel frattempo aveva appena iniziato a spalmare del burro su una fetta di pane quando fu catturata dallo sguardo soddisfatto e la luce che emanavano gli occhi della servetta , non sapeva spiegarsene il motivo ma quella ragazza dallo sguardo così dolce non la convinceva del tutto ,aveva modi molto accondiscendenti verso il padrone, forse troppo ...vi era a volte una tale confidenza fra loro che ... "La colazione è una tortura stamattina Emma? Cosa ti succede...? Indicò la fetta di pane che aveva in mano a cui ancora non aveva nemmeno dato un assaggio e osservo l'altra che impugnava il coltello non nel modo in cui si sarebbe dovuto usare per una semplice colazione.

Rose Nere  [PRESTO IN CARTACEO !]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora