"Femmina!!! "
"Una bella bambina !!!" La piccina meravigliò tutti i presenti con il suo forte e strillante pianto di tenerezza, tanto che per alcuni secondi ne furono talmente rapiti da non accorgersi dell'incoscienza in cui era appena sprofondata Emma.
Emanuele sorridente sollevò la bimba per mostrarla alla madre ,ma sbiancò pallido come un cencio ,non aveva previsto la perdita dei sensi della partoriente ."Celeste ,lavatevi bene le mani in quel bacile e prendete subito la bimba! Presto ,non perdiamo altro tempo!" Tornò poi di fianco alla donna stremata sollevandole le palpebre per accertarsi che fosse solo uno svenimento momentaneo.
"Emma ,SVEGLIA!!! "
Emanuele urlò con forza cercando di ridestare la donna ,e con metodi spicci e professionali si preparava a completare una parte importante del parto.
"Non è il momento di dormire, dai un'altra spinta bisogna espellere la placenta!"
fece cenno a Giovanni di svegliarla anche se fosse stato necessario prenderla a schiaffi sul viso e scuoterla. Intanto con del cotone tamponava la ferita dal sangue e, successivamente essendo consapevole del rischio che correva Emma premette sul ventre della donna, riuscendo ad eliminare anche quell'ultimo elemento che sino ad allora era stato fonte di nutrizione della piccola nascitura.
Grazie al cielo una manciata di minuti dopo ,poco a poco Emma si riprese...il peggio era stato scongiurato.
Avere quel piccolo fagotto fra le braccia ,poggiato sul suo seno la fece piangere di gioia, socchiuse gli occhi e baciò quella piccola nuca senza nemmeno un capello.
" mia figlia...la mia bambina...sei cosi bella amore mio."Restò per un attimo in silenzio,in quegli istanti era come se non ci fosse nessuno intorno a lei, non vedeva i sorrisi e gli occhi lucidi di gioia di suo fratello,di Giovanni, Celeste ed Emanuele , vedeva solo la sua piccola bambina che dopo la morte di Varg ,aveva ridato la scintilla di vita e di speranza in lei.
Aprì gli occhi...e sorrise...fra le lacrime annunciò:
"Si...piccola mia...proprio come una scintilla!! Questo sarà il tuo nome...TILLA!"La baciò teneramente,e la colse un pianto silenzioso e liberatorio,aveva portato a termine un altra "missione",un altra sfida era stata vinta ,quella di un parto difficile e un dopo parto altrettanto difficoltoso.
"Sei proprio una Lepore !E sarai la degna figlia di un Lupo..."disse con orgoglio"forte dalla nascita...e vedrai,figlia mia,vedrai che donna diventerai!"
21 giugno 1461 LETTERE IMPORTANTI.
La sua piccola dormiva serenamente nella culla preparata apposta per lei.
Era cosi bella...la neo mamma si perdeva nel guardarla, non si lasciava sfuggire nemmeno una piccola espressione ,doveva imprimere tutto di Tilla nella sua mente. Perchè quei momenti non sarebbero tornati e perchè sarebbe cresciuta velocemente,così accade coi figli...troppo in fretta. Erano passati solo due giorni dalla nascita della piccola ma Emma si era ripresa del tutto, aveva una buona tempra quella donna ,ma parte del merito lo riconosceva era stato di Emanuele, della sua la famiglia e anche di Giovanni,che amorevolmente era stato sempre accanto a lei. Anche se non era riuscita a trovare spazio nel suo cuore per poter amare ancora,o poter amare lui.In quei due giorni Emma aveva spiegato al suo corteggiare che non sarebbe stato un bene per lei impegnarsi in un altra storia d'amore ,il suo cuore apparteneva ancora a Varg.
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Rose Nere [PRESTO IN CARTACEO !]
Historical FictionESTRATTO "Emma...perdonami, so che puoi capirmi. Uno come me ....presto otterrò il titolo di conte, io non posso legarmi a te .Vorrei...vorrei..." Emma lo spinse verso il muro costringendolo a guardarla. "Abbi il coraggio Emanuele!!Pronunciale qu...