12 ottobre 1462
Dopo una ristoratrice notte di sonno trascorsa in una lussuosa stanza messa a disposizione per lei , Emma si svegliò magnificamente...essere avvolta da soffici coperte ,lenzuola raffinate e profumate era una sensazione che aveva dimenticato. Immediatamente anche la sua testolina si svegliò e ripercorse gli avvenimenti della sera precedente.
Probabilmente dentro la scena a cui aveva assistito erano venuti a galla il comportamento sicuro e autoritario ( sfaccettature caratteriali del suo amico di vecchia data che lei non conosceva) e si chiedeva se fosse stato il potere a renderlo cosi o se semplicemente lo fosse sempre stato e lei non aveva mai avuto modo di appurarlo.
Ma si sa, gli uomini di potere amano poter sfoggiare la loro superiorità e darne dimostrazione, sopratutto se in presenza del gentil sesso.
Ma poco le importava . La domanda ricorrente che invadeva i suoi pensieri era: perchè? A quale uomo tanto importante e potente poteva interessare prender le difese di una donna qualunque? Perchè in quel luogo, in quel contesto , lei era esattamente questo: una qualunque.
Invece a Raniero pareva importasse ,e la cosa era diventata molto evidente se continuava a ripensare ai mille dettagli della sera appena trascorsa . Le vennero poi alla mente tutte le missive misteriose inviate da lui personalmente . Che Raniero avesse già da tempo idea di organizzare tutto quello che i suoi occhi avevano appena visto, dall' istante in cui iniziò a farle arrivare le sue missive, era oramai palese. Tutti quei pensieri le balenarono nella mente uno dietro l 'altro , accavallandosi fra loro e confondendola più di quanto ella avesse previsto.Nel frattempo qualcuno fece il suo ingresso nelle stanze, interrompendo il suo continuo rimuginare.
Era Sara, la servetta al servizio del nobile.
La giovane salutò con una riverenza e guardò negli occhi Emma. Sapeva bene cosa doveva fare e come comportarsi , abbigliare e pettinare quella dama così poco femminile a suo parere (perchè notò l abbigliamento del giorno prima che non era certo consono per essere ricevuti dal Governatore in quanto la donna indossava ancora gli abiti per stare a bordo). Essere riverita comunque non rientrava nella lista della quotidianità della Lepore , quindi si tirò giù dal letto e prese la ragazzetta per un braccio con molta delicatezza. "No, ti prego non devi farlo, non con me."Comprendeva ovviamente che la giovane obbediva a tutto ciò che il suo padrone comandasse , la donna che aveva di fronte era amica del Governatore, per cui era suo dovere omaggiarla con un inchino come comandava l'etichetta. E come comandava Raniero.
E Raniero contava molto di più di due semplice regolette di corte.
La ragazzetta fu abbastanza disorientata da quella dichiarazione . Non aveva mai conosciuto nessun nobile a cui dessero fastidio le riverenze o i servigi della servitù stessa. E mentre la sua mente ignorante rifletteva ,dovette costringersi a voltarsi perchè qualcuno bussava lievemente alla porta. Fu grata di poter aver un diversivo e si diresse ad aprire . Ed eccolo Raniero Rosseau, più elegante e splendente che mai , ed era solo mattino. Omaggiò il suo padrone con un saluto e un breve inchino e subito si apprestò ad assolvere i suoi doveri. Emma osservò il padrone di casa con un sorrisetto divertito. "Buongiorno Raniero .
Dovreste informare meglio la Vostra servitù quando ricevete ed ospitate , Governatore". Scandì bene e a lungo l' ultima parola. Sara intanto era alle sue spalle ,e la aiutò ad indossare una vestaglia da camera rossa , quella mattina la colazione sarebbe stata servita nel salotto personale di Raniero, e con premura l' uomo volle comunicarglielo di persona. "Ben svegliata Emma. La servitù è solo plebaglia. Meno sanno ,meno conoscono. Meno conoscono e più a lungo vivranno."Scortati dai servitori furono accompagnati e fatti accomodare su comodi divani e la tavola a pochi passi da loro era imbandita di ogni prelibatezza ,abbellita al centro da un vaso di rose bianche.
Emma si guardò intorno e osservò un posto molto bello, ricco di preziosi mobili intarsiati e splendenti drappeggi alle grandi finestre, ed anche se si sentiva fuori posto, ne ammirò tutto il contesto.
E prima di parlare, una spiccata confidenza con l' uomo che conosceva da tanto,riaffiorò a galla senza esser stata programmata. "Certo amico mio, che sei messo proprio bene...guarda che lusso! Ti fai aiutare anche a lavarti e vestirti scommetto!" Strizzò l occhio all' uomo elegante e vanesio in modo ironico ma dopo un istante ritornò seria e gli si avvicinò. Posò una mano sul suo braccio ma senza trattenerlo se non per più di un paio di secondi.
STAI LEGGENDO
Rose Nere [PRESTO IN CARTACEO !]
Historical FictionESTRATTO "Emma...perdonami, so che puoi capirmi. Uno come me ....presto otterrò il titolo di conte, io non posso legarmi a te .Vorrei...vorrei..." Emma lo spinse verso il muro costringendolo a guardarla. "Abbi il coraggio Emanuele!!Pronunciale qu...