La promessa mantenuta

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"La riconoscete...vero?" Raniero passeggiava davanti ai presenti ,con noncuranza. Le guardie annuirono e scambiarono fra loro una occhiata veloce quando poi uno dei due prese parola. "Si certo ! E' la donna che qualche tempo fa fu arrestata e rinchiusa nelle carceri di Livorno. Abbiamo preso parte alla sua cattura Governatore, non sembrerebbe all ' apparenza ma è una donna pericolosa."Raniero pose le mani dietro la schiena fingendo spavento ,come se fosse inorridito e turbato nell' udire tali parole. Teatralmente poi poggiandosi appena allo stipite della porta ebbe cura di pronunciare parole di elogio verso di loro, vantandoli come se avessero preso parte alla salvezza del mondo intero , cercando il più possibile di non far trapelare il sarcasmo nel tono della voce. "Valorosi uomini ,questo siete!Catturare un tale soggetto deve aver richiesto molto, molto coraggio."

Emma aveva il cuore in tumulto e capiva sempre meno di quella scena ,per di più parlavano di lei come se nemmeno fosse presente dentro la stanza. "Lasciatemi libera subito!" Raniero le passeggiò davanti e le strizzò un occhio divertito. Per tutta risposta la ragazza fece un passo avanti verso di lui ,non era disposta a subire passivamente nemmeno un altra parola di quella conversazione. " Che diavolo significa questo ?! Raniero!"

"GOVERNATORE ,prego ! " Poi si rivolse di nuovo ai due ,sorridente. " Questo bel bocconcino adesso sarà vostro, è un omaggio della casa, una ricompensa per aver svolto con dedizione il vostro compito!" E così senza preavviso ,in una frazione di secondo il signore di Gaeta la spinse verso i due, ed Emma , nonostante fosse stata spintonata riuscì a non perder l'equilibrio restando in piedi di fronte agli "eroi" che insieme si avvicinarono con sguardi carichi d' avarizia sorridendo lascivi. Uno di loro postosi alle spalle della giovane ,le afferrò la lunga chioma corvina costringendola ad inchinarsi all' indietro. Emma potè sentire il suo respiro caldo sul collo ,ansante cercò di resistere alla forza che la trainava sempre più giù quando la voce del Governatore ruppe quell' istante di terrore.




"Quando imparerete che essere dalla parte della giustizia vuol dire ben altro..." Con un cenno della testa si rivolse ai suoi uomini che in un attimo si avvicinarono alla donna, liberandola dalla morsa ferrea del glorioso codardo che con parecchia vittoriosa convinzione si era divertito per pochi minuti. Le sciolsero i grossi nodi della corda ed Emma in pochi secondi fu nuovamente libera. Ma lei non era come qualsiasi altra fanciulla che doveva essere salvata : a differenza di una donna comune, non corse alle spalle del Governatore impaurita ma rimase al suo posto, quasi come avesse voluto vendicarsi lei stessa e tornare almeno una parte del male subito da quella gente ... non aveva paura, li guardava carica di rabbia e odio. Stava per sfoderare uno dei suoi piccoli pugnali ,ben riposti dentro i pesanti stivali ,quando un braccio robusto di una delle guardie del castello le vietò di far qualsiasi mossa.


Il Governatore a quel punto tossì alquanto irritato e lo fece di proposito ,cominciando a sorridere in modo nervoso.Ripetè il suo monito a quelle sventurate guardie carcerarie.

"Quando lo capirete che essere dalla parte della giustizia vuol dire ben altro...." Calò un pesante silenzio dentro quel grande salone, un silenzio rotto dai respiri mozzati delle prossime vittime. Raniero diede un primo ordine ai suoi uomini con un tono autoritario che lasciava intendere cosa sarebbe accaduto entro breve. " Portate immediatamente la mia frusta e un bastone." Guardava negli occhi le guardie e attese ciò che aveva appena richiesto. L' aria si impregnò di minuti di silenzio e di sguardi intensi, di respiri mozzati,di mani che tremavano e ginocchia pronte a cedere.

Non appena i suoi uomini ritornarono con quanto richiesto ,con molta naturalezza prese per mano la Lepore e la fece accomodare al suo fianco su una sedia elegantemente rivestita mentre lui prese posto su una poltrona e accavallando elegantemente le gambe si rivolse ai suoi ormai prigionieri."La legge ha già punito col carcere, eppure pochi minuti fa eravate pronti a schiacciare una donna senza esitare . Chi siete voi per infliggerle un'altra pena? Da quando sono Governatore ho sempre cacciato e aiutato nella cattura dei briganti , ma a differenza vostra io li ho sempre portati davanti alla giustizia senza torcergli un capello."

Rose Nere  [PRESTO IN CARTACEO !]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora