La Stella

25 5 0
                                    

18 DICEMBRE

Le ore ed i giorni a seguire passarono velocemente ed Emma ormai era diventata ,per volere di Raniero ,la signora della sua casa.

Nel frattempo si avvicinava anche il Natale e Rosseau non era stato di parola.

Il mese di tempo che si era preso a causa dei suoi impegni si stava prolungando più di quello che la pazienza di Emma potesse sopportare. Ormai la donna non ne poteva più di stare lontana dalla figlia e più volte avevano affrontato l'argomento e puntualmente il Conte trovava una plausibile scusa. Ora quella più recente era l'idea di organizzare una grande e futile festa, per come la vedeva Emma, nella propria tenuta, una grande festa per celebrare la vigilia di Natale che avrebbe coinvolto diversi personaggi di spicco e che fu fonte di un animata discussione fra i due futuri sposi.

"No, non sono di buon umore , non lo sono affatto!! Quindi, siete pregate di lasciare immediatamente questa dannata camera! " Le due servette ammutolite, fra le quali l' immancabile, fedele e devota Sarah, furono trascinate insieme per un braccio e quella più giovane appena assunta mostrò due occhi terrorizzati accompagnati dalla bocca incredula e spalancata , erano solite rifare e pulire le camere sempre alla solita ora, puntuali e precise come desiderava il padrone ma quella mattina evidentemente non era gradita dalla futura Contessa la loro presenza.
Sara non si spaventò come quella nuova, lei aveva imparato a conoscere Emma Lepore ...e a temerla. Il carattere di quella donna era volubile proprio come il tempo e l' umore di quella mattina doveva avere senza dubbio un motivo ben preciso di cui la giovinetta non desiderava sicuramente conoscere.
Quella mattina quindi lasciarono la stanza così com' era, avrebbero svolto di sotto le tante altre mansioni che riguardavano la grande tenuta." Raniero può benissimo prendersela con me per la mancata pulizia delle nostre stanze! ANDATE ...ADESSO!!"
Non ci volle molto per tutto il resto della servitù essere testimone della furia della futura Contessa, cosa che si rivelò per loro alquanto imbarazzante, assistere e anzi essere spettatori più dettagliatamente della " Lepore" che dopo qualche minuto dall'ultima discussione con Rosseau usciva come un tornado dalle proprie stanze sbraitando e imprecando tutta rossa in viso, con la sua tenuta maschile armata di tutto punto (cosa che evidentemente la faceva sentire meglio, avrebbe sfogato la sua ira con un allenamento quella mattina) e scendere le scale velocemente tanto da non vedere una serva portare dei vassoi su per le scale, per alcuni fu anche motivo di soddisfazione visto che avrebbero avuto un bell' argomento sul quale ricamare a fare congetture varie durante la settimana. Quei vassoi caddero rovinosamente quando una spalla di Emma urtò la malcapitata.
" Fai più attenzione, dannazione !! "
Con chi credi di avere a che fare ?? Con una bambola di pezza...? Mi hai fatto male inutile maldestra!" "EMMA ...TI STANNO GUARDANDO COME SE FOSSI UNA PAZZA. Lo sai anche tu che Rosseau ti tiene sotto scacco... ti ci metterà molto presto dentro quell' immaginaria cristalliera ... lui ti veste, lui ti fa muovere, Raniero Rosseau è il fortunato proprietario di una bambolina di nome Emma !" Quella voce...quella maledettissima voce non le dava tregua. "BASTA!!!DEVI TACERE!!!" La servitù presente nel salone di sotto si bloccò e all' istante cadde un silenzio mortificato e di forte imbarazzo mentre la osservavano non capendo bene perché si rivolgesse a qualcuno che non era presente di fianco a lei.
Rendendosi conto di ciò che aveva appena detto, scese i gradini rimanenti arrivando trafelata alla soglia del portone.
Dava le spalle a tutti e il buon senso le consigliava di riprendere fiato, oltre al controllo. Ma non ci riuscì e quando si voltò era ancor più accigliata di prima. Non sopportava nessuno in quei momenti.
"Per cosa vi paga il vostro Padrone? Massa di pettegoli Vi consiglio tornare ai vostri
doveri! Non dimenticatevi che ora dovete ubbidire anche a me!" Detto ciò uscì lasciando che il forte vento chiudesse il pesante portone alle sue spalle procurando un forte tonfo che riecheggiò dentro le grandi mura della tenuta.

Il frastuono causato dal portone fece immediatamente sobbalzare Raniero .

"E ora che succede? E' mai possibile che sia costretto a supervisionare ogni mezzo secondo l' intera tenuta quando pago profumatamente perché chi di dovere lo faccia??"

Rose Nere  [PRESTO IN CARTACEO !]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora