Chapter Nineteen

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«La Signorina Rain Edwards, classe 1998, è andata contro la nostra legge, e, in seguito, riporterò i suoi diritti: può richiedere un avvocato mago al suo fianco, può richiedere un trattamento di minore portata se giustifica le sue colpe, può richiedere una visita settimanale da parte dei suoi parenti maghi e dei suoi genitori non-maghi, può richiedere una bacchetta, può richiedere di portare con sé un suo possibile animale domestico, può richie...»
«Non richiede nulla» lo interrompe mia madre, seduta al mio fianco.

«Mi scusi, Signora Edwards, ma lei non ha diritto di parola. Sua figlia è maggiorenne e le scelte sono sue» le risponde il giudice, vestito come tutti i giudici non-maghi, eccetto per la collana che racchiude in sé tutti gli incantesimi di protezione esistenti al mondo.

«L'unica cosa che richiedo è che Ares, il mio cane, stia con me» alzo lo sguardo, apatico, e lo fisso in quello vitreo del giudice.

«Non vuole vedere la sua famiglia, Signorina Edwards?» chiede, confuso, ma amareggiato.

«No, Signor Giudice» scuoto la testa e mi trattengo dal ridere al pensiero che il giudice per eccellenza dei maghi faccia di cognome Giudice. No, okay, devo rimanere seria.

«La sua pena è, perciò, di sei mesi di reclusione. Così deciso, l'udienza è tolta» termina il giudice, citando le parole che solitamente usano a Forum (perché lui ama il programma televisivo italiano, essendo italiano), per poi sbattere il suo martelletto, che Thor tanto gli invidia; e va via, lasciandomi sola con i miei genitori nell'immensa aula di tribunale dei maghi. Ovviamente un attimo dopo entra nella stanza una delle guardie che mi dovrà accompagnare nel mio nuovo alloggio.

«Perché non vuoi vederci?» chiede mio padre, con sguardo triste.

«La prossima volta dì a tua moglie di non denunciarmi alla polizia dei maghi» rispondo con voce tagliente, per poi andare via, con la guardia alle spalle, e un gran senso di rabbia addosso.
La vita fa schifo, l'ho mai detto?

🌙

«Ciao, io sono Luna e sono la tua nuova compagna di stanza» dice una ragazza appena entro nella mia camera. Mi porge la mano, ma non attende che gliela stringa, perché fa da sé (non nel senso che stringe la mia mano, ma nel senso che stringe la sua mano destra con la sinistra).

«Sono Rain» mi presento, guardandomi attorno e prendendo un lungo respiro profondo. La mia roba è già sistemata in un angolo della stanza e il mio cane mi attende con un fiocco in testa, con tanto di coda scodinzolante e sguardo assatanato. «Ares!» esclamo, felice di vederlo. Mi viene incontro e mi salta addosso, buttandomi per terra e leccandomi tutta la faccia con fin troppa enfasi.

«Mia madre mi ha sempre detto che la saliva dei cani uccide» Luna piega la testa di lato e i capelli biondo platino le ricadono su una spalla, mostrandosi in tutta la loro lunghezza.

«Ti sembro morta?» inarco un sopracciglio e continuo ad accarezzare Ares, accucciato sulle mie gambe.

«Mia madre mi ha sempre detto di dire la verità, quindi mi sembri più morta che viva» inclina nuovamente la testa, ma dall'altro lato questa volta, e continua a fissarmi incuriosita, con i suoi occhietti stralunati (direi che il suo nome ci azzecca alla perfezione).

«Grazie, Luna, sei molto gentile» farfuglio ironicamente, incitando Ares a spostarsi per potermi alzare in piedi.
«Mia madre me lo ha sempre detto.»

«Che cosa?» dico, senza neanche prestarle attenzione, porgendole la schiena a causa del mio cane che mi sta di sopra. «Su, Ares, lo vuoi un biscottino a forma di faccia di Calum?» il mio cane si mette immediatamente a sedere e inizia a scodinzolare così forte che l'armadio rischia di caderci addosso. Muovo velocemente la mano destra, tenendo invece la sinistra col palmo puntato verso l'alto, e faccio apparire su quest'ultimo un biscottino con la faccia di Calum stampata sopra alla perfezione, con tanto di occhi scuri e naso grande quanto la Cina. «Tieni, piccolo» do ad Ares il biscottino e poi gli sorrido, dandogli una pacca amichevole sulla testa, per poi girarmi in direzione di Luna, che sta guardando da tutt'altra parte.

«Mia madre ha sempre detto che sono gentile» spiega Luna.
«Tutte le tue frasi iniziano con "mia madre"?» borbotto, osservando con sguardo critico il letto a castello all'angolo della stanza.

«Mia madre dice di sì. Tutte, tranne la mia frase di presentazione» si accinge a salire le scale del letto a castello, per poi sedersi sul materasso di sopra.

«Devo supporre che il mio letto sia questo di sotto?» domando, quasi retoricamente, ma lei annuisce ugualmente. «Quale sarebbe la tua frase di presentazione?» le chiedo poi, disinteressata, ma propensa a proseguire col discorso.

«Mia madre ha detto che devo sempre presentarmi con "Ciao, mi chiamo Luna", porgere la mano e stringermela da sola, perché la gente porta malattie» le sue gambe iniziano a dondolare e la sua testa ne segue il ritmo, lasciandomi basita.

«Fantastico» bofonchio, prendendo la mia roba e iniziando a sistemarla nell'armadio.

«Mia madre ha detto che la magia è molto utile per risparmiare tempo» fa un cenno con la testa verso le mie mani, che stringono tra loro alcune delle mie felpe.

«Tua madre ha ragione» continuo ugualmente a riporre i vestiti senza utilizzare la magia, e sbuffo quando noto che non entreranno mai tutti.

«Mia madre mi ha insegnato che in questi armadi ci sono degli scomparti segreti» e così dicendo, scende dal letto con un salto agile, «Mia madre mi ha raccontato che sono stati inventati da un ragazzo che questa scuola la odiava» nel frattempo, apre gli scomparti segreti usando la sua bacchetta.

«Chi?» chiedo curiosa.
«Mia madre mi ha rivelato che si trattasse del nostro attuale preside» ridacchia e mi aiuta a sistemare i vestiti con grazia. E sempre e comunque con espressione stralunata.

«Grazie per l'aiuto» mormoro, decidendo di usare anche io la magia e sistemare i vestiti gesticolando con le mani. Uno sguardo esterno penserebbe che sia matta, oppure italiana, ma la realtà è che le mani e i gesti sono fondamentali per un mago.

«Mia madre mi ha sempre detto che i maghi hanno una bacchetta con loro. La tua dov'è?»

«Non tutti i maghi hanno una bacchetta, Luna» inclina la testa, confusa, e sospiro. «I maghi più forti non hanno bisogno di bacchette, la loro magia è potente e praticamente perfetta anche senza» le spiego.

«Mia madre ha detto che i maghi potenti sono pericolosi» fa un passo indietro e io sospiro ancora una volta.

«Be', io no» detto questo, mi sdraio sul letto, con Ares sopra le mie gambe, e chiudo gli occhi, ripensando a tutto ciò che è accaduto nell'ultima settimana, a partire dalla rivelazione che sono stata costretta a fare a Sunshine e dal segreto, invece, che Michael ha deciso di tenere per sé.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state? Io un po' così perché sto per finire Hunter x Hunter e sono in lutto. Ma va be'.

Cosa ne pensate di questo capitolo? E di Luna?
Fatemelo sapere con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.

Vi ringrazio per tutto il supporto, questa storia cresce sempre di più e io non riesco a trovare le parole giuste, perché è tutto troppo bello.

Ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.
#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

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