Chapter Twenty One

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Camminavo, e camminavo, e camminavo, e la strada per tornare a casa non la trovavo mai.

Camminavo, e camminavo, e camminavo, e le voci dei miei genitori mi risuonavano nella testa. "Sei un errore" mi dicevano. "Non ti volevamo" mi dicevano. "Sei la pecora nera della famiglia, il brutto anatroccolo, la vergogna su terra".

Chiudevo gli occhi, stringevo i pugni, trattenevo le lacrime, e continuavo ancora a camminare.

"Sei una cogliona, rompi le palle sempre a tutti, mi hai rovinato la vita" diceva la voce di Calum.

"Dovevo essere io la maga di famiglia, non tu. Tu" e alla voce di Sunshine sfuggiva una risatina cattiva, "Tu, che non sai neanche cosa sia la magia. Tu, che a diciotto anni avresti dovuto partire per Los Angeles e rimanere da sola, senza memoria, da sola".

E risuonavano, queste voci, e mi facevano male al petto, e un po' dappertutto.

🌙

«Mia madre ha detto che dovrei svegliare le persone che piangono nel sonno, quindi: Rain!» sussulto e apro gli occhi, trovandomi avvolta dalle coperte, lo sguardo stralunato di Luna a fissarmi, il sudore a imperlarmi la fronte, e le lacrime salate e amare a bagnarmi il viso. «Mia madre ha detto sempre che dovrei chiedere a qualcuno che piange se va tutto bene; vuoi che lo faccia?» aggiunge con voce stranamente dolce.

«No, ma grazie, Luna» biascico, alzandomi dal letto e asciugandomi le lacrime con le maniche della mia felpa. Mi chiudo in bagno e mi guardo allo specchio, ripetendomi che si sia trattato solo di un sogno, solo di un banale sogno, un semplice sogno, nulla di che. Mi passo una mano sul viso, stanca, e sbuffo scocciata.

La verità è che Sunshine avrebbe dovuto essere la maga di famiglia, la verità è che lei avrebbe reso tutti felici, la verità è che io non vedevo l'ora di perdere la memoria e trasferirmi a Los Angeles, per iniziare una vita nuova, allo scoccare dei miei diciotto anni. Ma è andato tutto storto, e io sono diventata la maga di famiglia, e io devo proteggere il mondo con la mia magia, e io devo imparare incantesimi, gesti e pro e contro della magia, e io non voglio.

Mi ficco nella doccia ed evito di pensare, insultando mentalmente i geni della famiglia in cui sono nata, insultando mentalmente Calum, che non ho avuto modo di salutare, insultando mentalmente Ashton, che mi ha lasciato una maglietta con la stampa dello scudo di Capitan America nel mio zaino.
Continuo a pensare che nel disagio ci vivrò sempre e per sempre.

🌙

«Allora, ragazzi, oggi impareremo l'importanza della magia e, soprattutto, del perché sia fondamentale che rimanga un segreto» comincia a dire il professore, allargando le braccia e tenendo stretta in una mano una penna dall'inchiostro blu, totalmente inutile per la lezione. «Qualcuno mi sa dire perché sia importante? Non dovete saperlo per forza, potete anche supporlo e basta» alzo la mano, nonostante i ricordi del mio sogno non vogliano lasciarmi andare. «Sì, Signorina...»
«Edwards.»
«Dica, Signorina Edwards.»

«La magia è importante perché serve a tenere sotto controllo il mondo. La sua importanza risiede ad anni ed anni fa, quando i primi uomini dovevano cacciare per poter mangiare, e dovevano accendere il fuoco per poter riscaldarsi. I non-maghi credono che sia dovuto tutto ad una specie di evoluzione, spiegata da Darwin ne "L'Origine delle Specie", ma la realtà è che Darwin era un mago e doveva nascondere il nostro mondo, per proteggerlo, per renderlo sicuro» sospiro e porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, accennando un sorriso quando il professore annuisce soddisfatto.

«E mi sa dire, Signorina Edwards, perché i non-maghi non possono far parte del nostro mondo, esclusi alcuni, ovviamente.»

«Perché la magia è pericolosa e un mago con un non-mago potrebbero creare qualcosa di oscuro, vista la sete di potenza intrisa nel sangue dei non-maghi» mormoro, non convinta delle mie stesse parole.

«Complimenti» annuisce soddisfatto ancora una volta e poi segna qualcosa sul suo registro. Ah, ora capisco a cosa gli serva la penna. «Lei come mai si trova qui?»

«Perché ho svelato a mia sorella, una non-maga, la sua identità e perché ho fatto una magia di fronte un mio amico non-mago.»

Gli occhi del professore si sbarrano e scuote la testa, in disappunto. «Tanta teoria e poca pratica, non va bene» borbotta tra sé e sé, facendomi ridacchiare sotto i baffi. I maghi prendono tutto troppo seriamente.

«Mia madre ha detto che sia più importante la teoria della pratica» la voce di Luna rimbomba nell'aula e io sospiro. Neanche m'ero resa conto ci fosse anche lei.

«Lei è...?» domanda il professore.
«Mia madre mi ha dato il nome Luna e da mio padre deriva il cognome Morgan, Signore.»
«Professore, per favore.»

«Mia madre mi ha sempre detto di rivolgermi con "Signore" a tutti gli uomini più grandi di me» replica lei, stralunata.

«Sua madre ha ragione, ma io sono un suo insegnante, Signorina Morgan, quindi deve riferirsi a me con "professore", va bene?» lei annuisce, non molto convinta, ma non aggiunge altro, forse perché non ha idea di come rispondere, dovendo cominciare la frase con "mia madre". «Bene, detto questo, la pratica è importante tanto quanto la teoria, e spero che lei, Signorina Edwards, questo lo capisca, perché ha molte potenzialità» punta il suo sguardo scuro nel mio e non posso far altro che annuire, come Luna, con poca convinzione, come Luna.

«Va bene, Professor Evans» mormoro, mentre gli occhi di tutta la classe sono puntati su di me.

«Bene. E adesso parliamo della magia ai tempi del colera!» esclama entusiasta, con la sua penna in mano come se fosse una bacchetta.
Sarà una lunga, lunga, lunga giornata.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state?
Io bene. Oggi riprende Skam. L'ultima stagione. Su Sana. Adesso sto meno bene.

Cosa ne pensate di questo capitolo?
So che non accade molto, ma è importante perché ogni piccola cosa è importante. Ogni dettaglio lo è. E questo capitolo lo è perché fa intendere cosa sarebbe successo se la maga di famiglia fosse stata Sunshine e non Rain.
Magari Rain e Cal si sarebbero incontrati e tra loro sarebbe andato tutto bene. E invece no. Perché Rain è una maga.

E quindi nieeente, interrompo i pensieri altolocati qui.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.

Ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.
#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

Rain || 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora