Fisso sconcertata il piatto ripieno di verdure che hanno un aspetto tutt'altro che invitante e arriccio le labbra in una smorfia tra il disperato e il... disperato.
«Il menu cambia mai?» chiedo ad un ragazzo che si trova vicino a me nella fila della mensa. Lui scuote il capo, affranto, e io sospiro, ancora più disperata rispetto a poco fa.
Mi giro e fisso l'immensa mensa, molto simile a quella della East High School, la scuola frequentata da Troy e Gabriella, i protagonisti di High School Musical. E, insomma, se non avete visto quel film, cosa ci fate ancora qui? Correte a vederlo, subito, ora, adesso.
Riesco a trovare, tra i tanti tavoli occupati, un tavolo libero in lontananza e mi ci dirigo a passo spedito, stando attenta, maldestra come sono, a non far cadere il mio minestrone per terra. Non che m'importerebbe molto, di farlo cadere sul pavimento sporco, anzi, è il posto che meriterebbe, oltre la spazzatura, ma sarebbe meglio evitare di avere tutti gli sguardi di tutti gli studenti presenti puntati addosso.
Arrivo sana e salva al mio angolo di paradiso e poggio il vassoio sul tavolo, lanciandogli un'altra smorfia disperata. Provo a mangiarlo, sperando che sia diverso rispetto quello assaggiato precedentemente, ma no, si tratta dello stesso identico minestrone con lo stesso identico orrido gusto. Lo sputacchio su un tovagliolo di carta e poggio una mano sullo stomaco brontolante. «Mangeremo, vedrai. Ti nutrirò, piccolo mio» sussurro tra me e me, carezzandomi la pancetta coperta dai jeans a vita alta che sto indossando.
«Sei incinta?» esclama Sirius a voce fin troppo alta, facendo girare verso di noi diversi studenti.
«Sei intelligente?» rispondo a mia volta.
«Be', molti dicono di no» mormora, grattandosi la nuca.«E allora io non sono incinta» borbotto, osservandolo mentre si accinge a sedersi accanto a me. «Chi ti ha dato il permesso?» osservo il suo corpo fin troppo vicino al mio e sbuffo. A quanto pare sono l'unica persona al mondo che ha bisogno di uno spazio vitale.
«Oh, scusa» si alza immediatamente e poi riprende la parola, «Posso sedermi accanto a te?» è più stupido di quanto credessi, però uno stupido dolce.
«Stavo scherzando, Sirius» dico dolcemente, accennando un sorriso divertito.
Lui annuisce e «Avrei dovuto capirlo» mormora, rimettendosi accanto a me.In realtà, avevo davvero bisogno del mio spazio vitale, ma lascio perdere, poiché probabilmente non capirebbe il senso delle mie parole e non ho voglia di spiegargli proprio nulla.
«Yo, fratello» la voce di Saturn mi fa sussultare e poi alzare gli occhi al cielo. «My Lady» dice invece a me, facendomi scuotere la testa.
«Sai addirittura la differenza tra milady e my Lady? Sono colpita» rispondo con un accenno di sorpresa, mentre Saturn si siede di fronte a noi, divertito.
«Mi piace Il Trono Di Spade. Si impara molto da quella serie TV» mi fa l'occhiolino, ammiccante.
«Ah, sì, e cosa avresti imparato?» lo stuzzico, mentre posso notare con la coda dell'occhio Sirius, confuso, che sposta lo sguardo tra me e il suo amico.«Be', come conquistare le donne, per esempio.»
«Allora dovresti riguardarlo, perché non sembra che tu abbia imparato molto bene» faccio spallucce e Saturn mi lancia un'occhiata offesa.«Vuoi vederlo?» dice allora, ammiccando nella mia direzione, mentre io non posso far altro che alzare gli occhi al cielo.
«Stai certo che sarà comunque più piccolo rispetto alla lunghezza della sigla de Il Trono Di Spade» gli mostro un sorriso sornione.
«Ma... Sei... Sono...»
Uno sguardo confuso, simile a quello di Sirius, mi si imprime sul viso, di fronte al suo balbettio, e non posso far altro se non sospirare e chiedergli una spiegazione. «Cosa?»
«Sono vergine» ammette, lasciandomi per un attimo senza parole.«Okay» dico solamente, disinteressata.
«Okay?»
«Cosa vuoi che mi importi?» faccio spallucce e punto lo sguardo su di lui, rosso come un peperone, più imbarazzato di me quando, all'età di otto anni, la mia maestra fece cantare a tutta la classe la canzoncina solita per il compleanno. L'odio più profondo di un pozzo profondamente profondo.«Volevo chiederti se...»
«Cosa?» chiedo, nonostante sappia già cosa abbia intenzione di propormi.
«Se ti interesserebbe aiutarmi a...»
«Smettila di lasciare le frasi in sospeso» sbuffo infastidita, inarcando le sopracciglia in attesa.Prende un bel respiro e «Mi chiedevo se ti interesserebbe aiutarmi ad entrare in questo nuovo mondo» dice velocemente, tanto che all'inizio non riesco a recepire le parole o il loro significato.
«Quale mondo?»
«Quello dei non vergini.»
«Esiste un mondo dei non vergini e io non ne ero a conoscenza?»
«Smettila di prendermi in giro.»
Ridacchio e scuoto la testa. «Non ti sto prendendo in giro.»«Non ti piaccio, non aggiungere altro» mormora tra l'imbarazzato e il rassegnato.
«Sei molto carino» è tutto ciò che riesco a dire di fronte al suo stato emotivo.«Quindi verrai a letto con me?» chiede speranzoso, con gli occhi lucidi come due diamanti Swarovski.
«No.»
«Perché?» mette su un tenero broncio, ma evito di cadere nella sua trappola. Ho già avuto a che fare con gente del genere, tipo la mia cosiddetta compagnia di amici.«Mia madre ha sempre detto che gli uomini sono stupidi, ma non credevo così tanto» la voce soave di Luna spunta dal nulla, seguita dai suoi capelli chiari e lunghi e dal suo sguardo stralunato. «Mia madre aveva davvero ragione» aggiunge, osservando la fronte aggrottata di Saturn, mentre Sirius, al mio fianco, ha lasciato perdere da un bel po' il nostro battibecco, e al momento è impegnato a giocare col suo minestrone.
«Cosa intendi dire?» le domanda Saturn.
«Mia madre ha detto che certe cose sono facili da intuire, ad esempio l'amore; difatti a Rain piace già qualcuno» risponde la mia compagna di stanza.«Sì! Cioè, cosa? No, assolutamente no!» esclamo, cercando di difendermi, sentendo le guance pian piano surriscaldarsi.
«Quindi verrai a letto con me?» ripete entusiasta Saturn.
«No. Non sarò la tua prima volta» sbotto, esausta.
«La seconda?»«No, e neanche le volte dopo» borbotto, cercando di evitare di innervosirmi e immergere la faccia di Saturn nel minestrone. «Dov'è Aurora?» chiedo allora a Sirius accanto a me, sottovoce così da non farmi sentire da Luna, che non la conosce.
«Lei mangia sempre nel posto segreto. Anzi, tra un po' la raggiungeremo» mi risponde, dando una veloce occhiata all'orario che segna il suo orologio. In questa scuola è vietato tenere il cellulare e la cosa sta iniziando a farmi impazzire, poiché mi mancano i miei cosiddetti amici, e mi manca Sunshine.
«Perché state parlando con me?» chiedo d'un tratto, ricordandomi di essere stata definita bugiarda e traditrice dalla loro amica, se non addirittura la loro migliore amica.
«Perché ci piaci, ma non dirlo ad Aurora» risponde Saturn al posto di Sirius, facendomi l'occhiolino. Sospiro, ma sorrido.
«Vuoi che più tardi ti porti qualcosa da mangiare?» si offre gentilmente Sirius, puntando il suo sguardo color cioccolato sul mio. Annuisco e il ragazzo mi stampa un bacio sulla guancia, prima di alzarsi per andare via con Saturn alle sue palle, che bofonchia, tra sé e sé, qualcosa come «E certo, da lui si fa baciare», che mi fa ridere più del necessario.
Forse questo posto non è poi così pessimo come credevo.
«Mia madre mi ha sempre detto di essere sincera, quindi, Rain, oggi hai un aspetto davvero orribile» mi dice Luna, lo sguardo perso chissà dove.
Scherzavo. Questo posto fa schifo.🌸🌸🌸
HOOOLA!
Come state?Cosa ne pensate di questo capitolo?
Non succede molto, ma si conoscono sempre di più i nuovi personaggi. Cosa ne pensate di loro? Vi piacciono?Grazie di tutto e ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.
#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;⭐️👁👁💧
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Rain || 5SOS
Fanfiction«Buon anno nuovo, Rain!» alza il suo bicchiere di plastica al cielo, facendo dondolare così tanto il liquido al suo interno che mi finisce in testa. «Che schifo» dico solamente. Che il 2017 cominci. Facendo schifo. ⭐️ Iniziata: 21/11/16 Completata...