Chapter Twenty-Five

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«Qualcuno qui sa disegnare?» domanda il Professor Evans, fissando i suoi occhi in ognuno dei nostri sguardi spaesati.

«Io me la cavo» borbotta una voce che riesco subito a riconoscere. Mi giro di scatto e ritrovo il profilo di Sirius, con la sua espressione continuamente confusa e il suo ciuffo gonfio a ricoprirgli leggermente la fronte.

«Bene. Lei come si chiama?» chiede il professore educatamente, accennando un sorriso in direzione di Sirius.
«Sirius Stark» mormora.

Il professore annuisce e gli fa cenno di raggiungerlo, per poi lasciargli tra le mani dei pennarelli colorati e farlo posizionare di fronte alla lavagna. «Voglio che lei, Signorino Stark, disegni la magia.»
«Ma la magia non si può disegnare, professore» si gratta la nuca imbarazzato dietro agli sguardi di tutti noi compagni.

«Tutto si può disegnare, con un po' di fantasia. Molti artisti, maghi e non-maghi, sono riusciti a disegnare le emozioni, quindi non vedo perché lei non possa disegnare la magia» spiega il professore, riuscendo a catturare l'attenzione di tutti i suoi studenti. Anche perché le sue lezioni sono le migliori, essendo l'unico in grado di renderci tutti partecipi, non come la Professoressa Schneider, di origine tedesca, che è riuscita a sputacchiare a tutti gli studenti della prima fila e a far addormentare tutti gli altri, con tanto di incubi annessi durante il sonno a causa della sua voce insopportabile e fin troppo alta.

«Va bene, ci proverò» mormora in risposta Sirius, decidendo di dar retta al professore e di mettersi alla prova. Fissa la lavagna, completamente bianca, e prende un respiro profondo, prima di poggiare un pennarello arancione sulla superficie e cominciare a disegnare delle linee che non riesco a cogliere, ma che comunque, per Sirius, avranno un senso.
Fisso il suo disegno incuriosita, la bocca leggermente aperta e la fronte aggrottata, e scuoto la testa, in disappunto.

«Signorina Edwards, non sembra molto convinta» il professore mi guarda incuriosito, con la testa inclinata di lato.
«Non lo sono, infatti» dico, annuendo con la testa.

«E perché mai non lo sarebbe?» chiede ancora una volta il professore, curioso, incrociando le braccia al petto.
«Perché la magia è blu» borbotto, continuando a fissare le linee disegnate da Sirius, e continuando a trovarle in parte sbagliate.

«Mia madre mi ha sempre detto che la mia magia è bianca» interviene Luna, espressione stralunata e capelli lunghi a ricoprirle parte del volto.

«Ha detto bene, Signorina Morgan. La sua magia è bianca, invece quella della Signorina Edwards è, a quanto pare, blu, e quella del Signorino Stark è, come potete ben vedere, arancione» esclama estasiato il professore, indicandoci ad uno ad uno. «Ecco, per lei, laggiù, che colore è la magia?»
«Rossa» risponde una voce che riconosco essere quella di Saturn.

Dopodiché altri studenti cominciano a dire ad alta voce il colore della loro magia, e quindi in aula risuonano voci che esclamano verde, giallo, marrone. Nessun nero. E nessun colore ripetuto. Ognuno ha le sue sfumature, alcuni hanno addirittura la magia fatta di due o più colori.

«Professore» alzo la mano e lui mi fa cenno di parlare, «Perché nessuna persona ha la magia di colore nero? E riguardo a cosa è basato il colore della propria magia?» domando curiosa, arrossendo di fronte agli sguardi dei miei compagni, che mi fissano tutti a bocca aperta, stupiti per le mie considerazioni.

«Sono felice mi abbia posto questa domanda, Signorina Edwards» e arrossisco un po' di più. «Il colore riflette la personalità del mago. È vero che la personalità si crea crescendo e vivendo, ma la magia è antica, e la magia sa. Ogni persona ha, ed è, un colore specifico.»

«E avere la magia nera che cosa significa?» chiedo, notando che abbia evitato di rispondere alla mia prima domanda.

«Avere la magia nera significa essere oscuri dentro, ma, tranquilli, molto raramente nascono dei maghi con la magia nera» il suo sguardo si rabbuia e io deglutisco, preoccupata, mentre una strana sensazione mi pervade il corpo, incastrandosi nello stomaco.

«Quindi sono esistiti maghi con la magia nera?» mi affretto a chiedere, in ansia.
«Sì» risponde chiaro e conciso, evitando il mio sguardo.

«E adesso, in questo preciso istante, nel mondo, esistono maghi con la magia nera?»
«Sì, esiste una persona che ha la magia nera, e si trova proprio in questa scuola.»

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state?
Io abbastanza bene e Sense8 ha a che fare con tutto ciò.

Cosa ne pensate di questo capitolo? Di tutta la questione sulla magia?
Fatemelo sapere con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.

Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni e le stelline, io sono sempre più sconvolta e non trovo mai le parole adatte per dirvi quanto vi sia grata.

Ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.
#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia.

⭐️👁👁💧

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