Chapter Twenty-Eight

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«Aurora» dico alla ragazza posta di fronte a me, facendole un veloce cenno di saluto con la testa.
«Rain» dice a sua volta, puntando lo sguardo nel mio, facendomi accapponare la pelle.

«Sirius» dice Saturn al mio fianco, alzando la mano a mo' di saluto in direzione del suo amico.
«Saturn» dice a sua volta Sirius, accennando un sorriso.

«Ciao, io sono Luna» ci giriamo tutti verso la ragazza dai capelli biondo platino, che porge una mano per poi stringersela da sola con l'altra, come di consueto.

«E tu chi saresti?» le domanda Aurora, confusa, inarcando le sopracciglia.
«Mia madre ha deciso di chiamarmi Luna e da mio padre deriva il mio cognome, Morgan» si presenta lei, osservando la stanza segreta al di là della biblioteca, non molto grande, ma abbastanza da farci stare tutti noi. Le uniche cose presenti nella stanza sono due tavoli con cibarie varie, diverse sedie e un divano.

«E come sei arrivata fin qui?» continua col suo interrogatorio Aurora, assottigliando lo sguardo.
«Mia madre mi ha sempre detto di evitare di seguire la gente, ma io stavo seguendo Rain» si giustifica lei, con la sua voce pacata, che mai ho sentito salire o scendere di volume. È atona.

«Perché mi stavi seguendo?» le chiedo, leggermente confusa. La ragazza in tutta risposta fa spallucce e va a sedersi sul divano, schiacciandosi in un angolino e continuando a guardarsi intorno con sguardo stralunato. «Non ci darà fastidio» prometto al resto del gruppo.

Aurora annuisce convinta e poi punta lo sguardo sui suoi due amici. «Sirius, Saturn, andate a sedervi accanto a Luna.»
I due sospirano, ma, con le spalle abbassate e il viso rivolto verso il pavimento, prendono posto accanto alla mia compagna di stanza, cercando di starle il più lontano possibile.

«Non ha la lebbra, tranquilli. Anche perché se l'avesse, lo capireste» dico ai due ragazzi, che rilassano leggermente le spalle e si avvicinano di qualche centimetro a Luna, che continua a non dar loro importanza, come se non ci fossero, come se nessuno di noi, eccetto lei, fosse presente nella stanza. «Allora, di cosa vorresti parlarmi?» punto la mia attenzione su Aurora, posta di fronte a me, alta esattamente quanto me.

«Vorrei scusarmi» mormora sottovoce, evitando così di farsi sentire dagli altri.
«Davvero?» esclamo alzando il volume della mia voce, per poi abbassarlo e ripetere un altro «Davvero?».

«Sì. So di essermi comportata male e avrei dovuto darti la possibilità di spiegarti» storce la bocca, come imbarazzata, e posso notarla benissimo giocherellare con le mani, come se fosse nervosa. Ma nervosa di cosa poi? Anche se non accettassi le sue scuse, a lei cosa cambierebbe? Neanche ci conosciamo.

«Va bene» decido di risponderle, portando le mani nelle tasche posteriori dei pantaloni che sto indossando, quasi con menefreghismo. Senza il quasi, perché in realtà non m'importa davvero.

«Grazie mille» esclama entusiasta, per poi darmi un abbraccio veloce, che non ricambio. «Allora, ragazzi, Rain fa di nuovo parte del nostro gruppo. Siete felici?»
Saturn e Sirius alzano lo sguardo e lo puntano su di noi, per poi sorridere contenti, con tanto di sbrilluccichio negli occhi alla Edward Cullen.

«E di lei cosa ne facciamo?» domanda Saturn, lanciando una lunga occhiata a Luna, che neanche si rende conto che stiamo parlando di lei. Mi chiedo chi sia più sveglio, se lei o Sirius.

«Per me può rimanere» mormora Sirius, aggrottando la fronte e osservando la mia compagna di stanza, studiandole il volto e i movimenti sporadici del corpo.

Aurora si gira nella mia direzione, chiedendomi consiglio con lo sguardo. «Tu che dici?»
«Non mangia molto, e non parla molto. Io direi che può rimanere» le rispondo, per poi stringermi nella felpa che sto indossano. Quaggiù l'aria è molto più fredda, ed è come stare a New York tra Febbraio e Marzo.

Aurora, dopo essersi convinta delle mie parole, si guarda intorno nella stanza, e poi sbuffa annoiata. «Va buttata la spazzatura» borbotta, osservando con una smorfia il bustone nero riposto all'angolo.

«Questa è un'impresa ardua e valorosa!» esclama Saturn, alzandosi in piedi e puntando l'indice verso l'alto, come suo solito. Mi ricorda Topolino, e non so neanche il perché.

«Ho solo detto che va buttata la spazzatura» ribadisce Aurora, basita dalle sue manie di protagonismo. Manie che in questo gruppo probabilmente abbiamo tutti.
«Un'impresa da veri eroi, come Saturn Man!» continua lui, senza darle ascolto.

Sospiro e scuoto la testa, sconsolata. «Va bene, Saturn Man, vai a buttare la spazzatura» inarco le sopracciglia e sorrido divertita ad Aurora, facendole l'occhiolino, e lei comprende immediatamente la mia idea, oserei dire geniale. «Essendo un'impresa da supereroi, io, Rain Edwards, dichiaro te, Saturn Man, la persona che ogni giorno butterà via i rifiuti per salvare il suo popolo dalla stanchezza e dalla puzza» proclamo, con tono serio e sguardo fiero.

«No, aspetta, io... vi odio» bofonchia Saturn, puntando lo sguardo verso il pavimento, offeso, con un piccolo broncio a solcargli il viso dai lineamenti dolci. Ma poi fa spallucce, intuendo di aver perso la battaglia – ma non la guerra –, e prende il sacco della spazzatura così da poterlo andare a buttare, facendosi accompagnare da Sirius e Luna, lasciandoci da sole.

«Ti andrebbe di parlarmi un po' di te?» mi chiede Aurora, sedendosi di fronte al tavolo, prendendo un pacchetto di caramelle Haribo. Ancora non capisco come sia possibile che lei abbia tutte queste prelibatezze mentre il resto della scuola è costretto a mangiare minestrone/schifo ogni giorno.

«Prima vorrei sapere come mai tu abbia tutto questo ben di Dio» le chiedo io, indicando il tavolo pieno di fronte a noi.
Il suo sguardo si rabbuia, ma prende un respiro profondo e annuisce. «Va bene, ti racconterò la mia storia.»

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state?

Cosa ne pensate di questo capitolo? E quale pensate sia il segreto di Aurora riguardante la stanza segreta e il buon cibo sempre in tavola?
Fatemelo sapere con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.

Comunque sabato alle 14:00 nuova OS. Anche se non so a quanta gente possa interessare.

Ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.
#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

Rain || 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora