Chapter Twenty-Seven

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Girovago stancamente per la mia stanza, con Ares alle mie calcagna, le sue fauci che stringono una pallina nera, adatta per i cani di taglia grande, praticamente indistruttibile, sperando di poter giocare con me.

Sono annoiata, di studiare non ne ho voglia, e non ho altro da fare, in questo posto. Non ho neanche il mio computer con me, così da poter ascoltare un po' di musica. E i Mayday Parade mi mancano tantissimo.

Luna non c'è, e non ho idea di dove sia, ma è probabile che stia importunando qualcuno in giro per la scuola. E non ho voglia di andare a difendere questo qualcuno, come ho fatto negli ultimi giorni con almeno una dozzina di studenti. È cattiva, Luna, quando vuole, perché è sincera, non ha un filtro che separa i pensieri buoni da quelli cattivi. E mi chiedo chi sia sua madre, perché nella mia testa la immagino esattamente come lei: psicopatica.

Ares continua a venirmi addosso con la sua pallina e io gli lancio un'occhiataccia. Ma perché l'ho portato con me?

«Se ti do un biscottino con la faccia di Calum stampata sopra, ti stai zitto e fermo in un angolo?» borbotto al mio cane, incrociando le braccia al petto. Ares, dal canto suo, butta la pallina per terra e si mette a sedere, mostrandosi come un bravo cane. Ama i biscottini e odia Calum (per nessun motivo specifico), e due più due fa cinque. No, forse no. Dovrei fare un po' di ripetizioni di matematica, mi sa. Ma la prima cosa fondamentale per risolvere un errore è accettare di averlo commesso. Quindi sono già a buon punto.

Faccio apparire sul palmo della mia mano sinistra diversi biscottini e li poggio a terra, lasciandoli in balia del mio cane, per poi sbuffare e guardarmi attorno, sconcertata.

La magia è altamente inutile in una scuola sorvegliata, in cui ogni minimo movimento viene controllato dal preside, e in cui è impossibile far apparire dal nulla cibo, eccetto quello per gli animali, o oggetti vari.

Qualcuno bussa alla porta della mia camera sonoramente, facendomi sobbalzare dalla sorpresa. La apro e trovo il viso di Saturn davanti, che mi fa sospirare. Avete presente gli stalker? Ecco, lui.
«My Lady» mormora, facendo un leggero inchino.

Accenno un sorriso e gli faccio cenno di entrare, nonostante preferirei sbattergli la porta in faccia, e poi mi vado a sedere sul mio letto, con Ares che mi si sistema di fronte per proteggermi. «My Lord» dico in risposta, stando al suo gioco. «Cosa vuoi?» aggiungo subito dopo, lasciando da parte l'educazione che una lady dovrebbe avere.

«Questo è il tuo cane?» domanda Saturn sorridente, avvicinandosi ad Ares che emette un ringhio terrificante. Il sorriso scompare dal volto di Saturn, che storce la bocca, spaventato. «Ne prende dalla padrona» borbotta.

«Come, scusa?»
«Siete entrambi molto affabili, volevo dire» si giustifica immediatamente di fronte al mio sguardo di fuoco, accompagnato dal ringhio di Ares.

«Cosa vuoi?» ripeto, lasciando perdere le sue offese. Non è di certo la prima volta che mi si dice che sono tutt'altro che amichevole. Ripenso a Calum, e al nostro primo bacio, e al secondo, e al terzo, e... insomma, avete capito. Ripenso a Calum e mi rendo conto che un pochino mi manca. Ma evitate di farglielo sapere, per favore.

«Aurora vorrebbe vederti» dice Saturn, interrompendo i miei pensieri.
«Ha scoperto che spacciate cibo?»
«No» scuote la testa, per poi sedersi per terra, di fronte ad Ares. Appena se ne rende conto, si rimette in piedi, tremando come una fogliolina investita dal vento gelido invernale.

«E allora perché vorrebbe incontrarmi?»
«Non lo so, non me lo ha fatto sapere» fa spallucce e si guarda intorno, fissando la stanza disordinata e ordinata contemporaneamente.
«La parte ordinata è di Luna» spiego, seguendo la probabile linea dei suoi pensieri.

«Allora, andiamo da Aurora?» chiede, porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
«Sì, my Lord, ma prima devo andare al bagno» mi alzo, evitando la sua mano tesa verso di me, e faccio per chiudermi in bagno, quando lo noto dietro di me. «Che stai facendo?»

«Sto venendo in bagno con te» mormora.
«Per quale motivo?»

«Non hai mai visto Harry Potter e la pietra filosofale? Non sai che ad andare in bagno da soli si rischia di morire per mano di un Troll?» chiede agitato, allargando le braccia e puntandole verso l'alto. Non capisco se stia pregando o se sia semplicemente cretino.

«Non mi pare Hermione sia morta» incrocio le braccia al petto e inarco un sopracciglio.
«Hermione non è morta perché con lei c'erano Harry e Ron» esclama.

«Esiste una regola non scritta delle coppie, Saturn. Se io sono in bagno, tu fuori» esclamo a mia volta, esasperata.
«Siamo una coppia?»
«No.»
«E allora entro con te.»

«Esiste una regola non scritta degli sconosciuti, Saturn. Se io sono in bagno, tu fuori» rettifico, iniziando ad annoiarmi.
«Non siamo sconosciuti!»

Alzo gli occhi al cielo e mi trattengo dallo sbattere la fronte contro lo spigolo della porta. O di sbattere la testa di Saturn contro essa, che sarebbe di certo più soddisfacente. E anche meno doloroso, per me. «Esiste una regola non scritta degli amici, Saturn. Se io sono in bagno, tu fuori» dico infine, per poi spingerlo fuori dal bagno, senza attendere una sua risposta, e chiudermici dentro a chiave, col fiatone e lo schifo addosso. Va be', quest'ultimo da sempre e per sempre, altro che le coppiette fidanzate voltastomaco che si scrivono i bigliettini per San Valentino con tanto di Baci Perugina annessi. Anche se i Baci Perugina non li rifiuterei neanche se a regalarmeli fosse il mio peggior nemico, e neanche se fossero avvelenati.

Mi guardo attorno e fisso l'ambiente circostante, rendendomi conto di non dover soddisfare i miei bisogni, così scarico lo sciacquone per far credere a Saturn di aver effettivamente usato il water e poi lavo le mani, evitando di osservare il mio viso allo specchio posto sopra il lavandino, certa che sia sempre lo stesso, con tanto di occhiaie nere e capelli gonfi.

Sbuffo ed esco dal bagno, osservando Saturn che sta parlottando sottovoce ad Ares, e mi dico che è meglio non sapere cosa gli stia dicendo. «Sei pronta?» mi chiede appena mi nota.
Annuisco e «Andiamo da Aurora» mormoro, sperando non voglia uccidermi. Anche se mi farebbe un favore.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state?
Io direi bene, ma sto per finire Fairy Tail, quindi direi male.
A proposito, avete anime da consigliarmi?
Di ogni genere, mi va bene tutto.

Cosa ne pensate di questo capitolo?
Fatemelo sapere con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.

Ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.
#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

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