Il mio corpo viene colpito da un brivido, che parte dalla testa per giungere fino alla punta dei piedi, lasciando spasmi alle mani, alle gambe e al cuore. Mi mordicchio il labbro inferiore e vorrei fare un passo indietro, due passi indietro, tre, fino a correre via, perché lo sguardo di Aurora non riesco proprio a reggerlo, ma il mio corpo non si muove di un centimetro, non risponde ai miei comandi.
Sono terrorizzata, ecco tutto.Sono terrorizzata mentre osservo le persone che si riuniscono alle spalle di Aurora, persone che riconosco essere compagni di scuola, maghi che sono stati abbandonati dalla famiglia e dagli amici, maghi che sono stati sottovalutati, scartati, ripudiati, maghi che si sono sentiti soli e si sono lasciati sopraffare dalla vendetta e dall'odio.
Ingoio la bile che mi è risalita fino alla bocca, cercando, invano, di rilassarmi, e stringo i pugni, mentre la mia mente lavora velocemente, mentre la mia mente cerca di ricollegare tutti i pezzi. Ma non è facile, perché non è facile capire il piano di Aurora, non è facile capire cosa stia succedendo, non è facile capire i pensieri dei maghi alle spalle di quella che credevo essere un'amica, tantomeno è facile capire i pensieri di Saturn, Sirius, Luna e tutta la mia combriccola di amici di Los Angeles, che non ricorda chi io sia, che non ricorda cosa sia accaduto prima che io finissi in "punizione".
Osservo Aurora a lungo, mentre i capelli neri, lisci e corti le ricadono sulla fronte bianca, creando un immenso contrasto con la sua pelle, mentre sorride con la bocca storta, con sarcasmo, facendo storcere il mio viso in una smorfia, mentre tiene le gambe leggermente aperte e le spalle ben dritte, in una posa che sputa sicurezza da tutte le parti.
«Cosa sta succedendo?» riesco a dire con voce sottile. Tossicchio, ma la situazione non cambia. In situazioni simili, è impossibile trovare la propria voce, è impossibile tenere un tono fermo, senza tremolii e paure intrise dentro.
«Oh, Rain, ho sempre apprezzato la tua forza e la tua determinazione, ma in questo momento non voglio te.»
«E chi vorresti? E, soprattutto, perché? Cosa stai facendo, Aurora?» stringo i pugni con più enfasi, certa che le nocche più bianche di così diverrebbero neve, certa che le unghie conficcate nella pelle mi lasceranno dei segni per giorni e giorni, forse per settimane.«Cosa sto facendo, mi chiedi? Umh, vediamo, cosa sto facendo? Ah, sì, mi sto prendendo la mia rivincita sul mondo di merda in cui viviamo» risponde tranquillamente, lasciandomi basita.
«Che vuoi dire? Com'è che sei cambiata da un giorno all'altro?»«Non sono cambiata. Io sono sempre stata così. Ma siete tutti così stupidi che non è stato così difficile prendervi in giro» ridacchia e la rabbia mi pervade lo spirito, lasciandomi dentro un fuoco che non sarà facile spegnere. Devo essere forte, per Saturn, Sirius, Luna, per i miei amici di Los Angeles, per Sunshine, per i miei genitori, per tutte le persone che, nonostante le sconfitte, si sono rialzate con più convinzione e speranza di prima. Io non sono forte, realmente non lo sono, ma devo esserlo per loro.
«Perché mai avresti fatto una cosa del genere?»
«Perché non è giusto e io voglio mettere fine alle ingiustizie.»
«E in che modo vorresti farlo?» le chiedo, sperando di prendere un po' di tempo prima che faccia la sua mossa, qualunque essa sia.«Facendo calare il mondo nell'oscurità» risponde con ovvietà, facendo spallucce. «Se tutti patissero le pene dell'inferno, allora non ci sarebbero più ingiustizie. Non esisterebbero più i privilegiati, i fortunati, gli speranzosi.»
«E in che modo pensi di fare una cosa del genere?»«Esiste una magia che, unita alla mia magia...»
«Aspetta, cosa?» la interrompo subito, scuotendo la testa sconvolta. «Tu sei una maga?»
«Oh, giusto. Sei così stupida che non avevi capito neanche questo. Io sono Aurora, la maga nera» dice fiera, lasciandomi ancora più basita di prima. Ma nella mia testa i meccanismi riprendono a lavorare e...
«Tu vuoi Luna» mormoro, sopraffatta dalla mia stessa rivelazione.
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Rain || 5SOS
Fanfiction«Buon anno nuovo, Rain!» alza il suo bicchiere di plastica al cielo, facendo dondolare così tanto il liquido al suo interno che mi finisce in testa. «Che schifo» dico solamente. Che il 2017 cominci. Facendo schifo. ⭐️ Iniziata: 21/11/16 Completata...