Chapter Thirty

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10 Aprile 2017,
Phoenix, Arizona

«Una settimana, Rain, e poi torni a Los Angeles» dice in tono severo mia madre al telefono, facendomi sospirare, ma annuire tra me e me.
«Va bene» mormoro, mordicchiandomi il labbro inferiore, leggermente agitata.

«Sai cosa succederà, vero?» mi domanda.
Ingoio un po' di saliva, per buttare giù il groppo che ho in gola, e poi sussurro un veloce «Sì», che viene portato via dal leggero venticello che oggi ricopre Phoenix.

«Divertiti, allora. Ciao» dice infine, con disinteresse, per poi chiudere la chiamata e lasciarmi da sola con me stessa e coi miei pensieri. Anche se so che questa situazione non durerà molto a lungo, perché conosco la mia compagnia di cosiddetti amici.

Ingoio un altro po' di saliva e faccio una smorfia; continuo a dire che lo schifo è sempre in agguato, che più mi muovo e più lo trovo ad aspettarmi, con tanto di sorrisetto diabolico e braccia incrociate al petto.

«Tutto bene?»
Punto lo sguardo sul ragazzo che mi ha appena parlato e, in un primo momento, neanche riesco a riconoscerlo. Appena la consapevolezza di ciò che ha fatto mi arriva addosso, scuoto la testa in maniera esagerata. «Perché?» mi lagno, passandomi una mano tra i capelli e fissandolo a lungo, sempre più sconvolta e affranta.

«Volevo cambiare un po'» risponde il mio amico, facendo spallucce.
«E dovevi per forza tingerti i capelli di verde, Michael?» esclamo, facendo una smorfia. Più li guardo e più sento di poter perdere la vista per quanto sono fosforescenti. È come guardare il sole. Ma dieci volte peggio.

«Non ti piacciono?» chiede, mettendo su un tenero broncio.
«Avrei preferito li tingessi di rosso o blu, a questo punto» borbotto, passando una mano tra di essi nella speranza che la tinta non sia vera tinta. Be', lo è, sfortunatamente.

«Anche Luke li ha tinti di verde» dice con nonchalance, facendomi venire un altro colpo al cuore.
«Vuoi farmi sapere qualcos'altro di sconvolgente?» apro le braccia e le rivolgo verso il cielo, pregando mentalmente un qualsiasi dio per farmi ammazzare seduta stante.

«Calum si è tinto il ciuffo di biondo» dice, sempre molto tranquillamente.
«Altro?» mormoro terrorizzata.

«No, non penso» scuote la testa, ma poi si immobilizza e porta una mano sotto il mento, pensieroso. «Ah, sì, stavo pensando di passare da Carlo per assaggiare le cavallette. Tu che dici?»
«Io dico che adesso mi butto sotto una macchina e la faccio finita» rispondo, facendo un passo verso la strada.

«Rain!» esclama Sasha, interrompendo il mio suicidio. Adesso uno neanche in pace si può suicidare, oh.
«Che vuoi?» mormoro, girandomi verso la mia amica e aprendo la bocca in un'espressione stupita. «Cos'hai fatto ai tuoi capelli?»
«Non ti piacciono?» chiede dispiaciuta, toccandone una ciocca, non più arancione, bensì nera.

«Ma dove avete preso queste maledette tinte?» dico, senza risponderle, anche perché ci rimarrebbe male se lo facessi. In questo momento per la testa mi vengono in mente solo insulti.
«Michael» dice solamente.
Avrei dovuto aspettarmelo, effettivamente. Avevo notato troppe bottigliette di tinta verde. A quanto pare non si trattava solo del verde.

«Ma quindi queste cavallette le dovrei assaggiare sì o no?» mi chiede Michael.
«Ma quindi non ti piacciono?» mi chiede Sasha.

«Rain, secondo te una ciocca blu mi starebbe bene?» mi chiede Sunshine, uscendo di casa con Calum al suo seguito. Il ciuffo del ragazzo è la prima cosa che noto.

«Calum, sembri una Goleador alla Coca Cola» è tutto ciò che dico, lasciando perdere tutti gli altri, mia sorella inclusa.
«Lo so. Michael ha esagerato con la tinta» Calum lancia un'occhiataccia al suo migliore amico, che si gratta la nuca imbarazzato.

«Ti avevo detto di dirmi "basta", ma tu non l'hai fatto» si giustifica.
«Ti ho detto "basta" almeno dieci volte, Mike.»

«Va be', addio, vi ho voluto bene» mormoro io, facendo un cenno veloce di saluto, per poi continuare per il mio cammino verso la strada per la morte. Dritto dritto fino a sotto una macchina. E poi si spera sottoterra.

«Come hai osato rovinare i miei boxer di Capitan America?» urla Ashton, facendomi bloccare sui miei passi.
«Ho sbagliato il lavaggio, scusami» borbotta in tutta risposta Laila, uscendo anche lei di casa.

«Ma che ci fate tutti sul marciapiede? Cosa ho pulito a fare la casa se state ventiquattro ore su ventiquattro su questo maledetto marciapiede?» porto le mani sui fianchi e li guardo uno per uno. «E dove diamine sono Luke e Grace?»

«Stanno dormendo» mi fa sapere Sunshine, accennando un sorriso dolce.
«Per quale motivo starebbero dormendo a mezzogiorno?»

«Rain...» mormora Michael, facendo un passo tentennante nella mia direzione.
«Che vuoi?»
«Non stanno propriamente dormendo» mi spiega, giocherellando con le mani, come nervoso per la mia possibile reazione.

«Come no? Ma Calum mi ha detto di sì» dice Sunshine.
«Infatti è così!» esclama lui, dando uno schiaffetto sulla nuca a Michael, sussurrandogli un «Cretino» che però riusciamo a sentire tutti.

«Non dite altro, per favore» li imploro, per poi notare tanti paia di occhi fissarci sconvolti.
Bene, l'intero vicinato sta seguendo tutto ciò che stiamo dicendo. Fantastico. Meraviglioso. Avrò pure degli spettatori durante il mio suicidio. Non poteva andare meglio di così.

«Io vado ad assaggiare le cavallette, ciao» dice Michael, dandoci le spalle e incamminandosi verso chissà dove.
«Michael, è la direzione sbagliata quella» borbotto.
Lui sbuffa, ma si gira nuovamente verso di noi, superandoci e incamminandosi nella direzione opposta a quella precedente. «Ciao.»

🌙

Sì, come dicevo, per ovvi motivi, la settimana migliore e peggiore della mia vita.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state?
Buona fortuna per gli esami e buona fortuna se state aspettando gli esiti di qualsiasi cosa. So che andrà tutto bene, perché credo in voi.

Cosa ne pensate di questo capitolo? È solo un capitolo di passaggio, per ritornare un po' ai vecchi tempi e al vecchio gruppo, ma spero vi sia piaciuto ugualmente.

Fatemi sapere con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.
Al solito, ci ritroviamo giovedì con Freaking me out.

#Staytuned 😎
A presto.
- Tatia;

⭐️👁👁💧

Rain || 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora