Accesi la canna mentre guardavo Candice che si rivestiva alla bell'e meglio dentro l'auto. Aprì la sua borsetta e ne uscì fuori un rossetto rosso fuoco, che si spalmò meticolosamente sulle labbra.
<<Che te lo metti a fare se tanto tra due minuti la tua bocca sarà di nuovo attorno a me?>> le chiesi con aria seria, sputandogli il fumo in pieno viso.
Lei mi lanciò un'occhiataccia, poi si sistemò anche il mascara. <<Non possiamo, tra poco inizia la festa e Adam non deve sapere delle nostre scopate>> disse, con tranquillità.
Ma quant'era brutto sentir dire dalla bocca delle ragazze certe volgarità?
<<Se vi fate le corna entrambi, che senso ha stare insieme?>> le chiesi. Non che mi importasse granché, ma Adam era anche un mio compagno di squadra e sapevo bene che la tradiva giorno e notte; se gli fosse importato qualcosa di Candice, non me la sarei mai scopata.
Lei non mi rispose, continuò invece a sistemarsi il trucco.
Il mio telefono vibrò e lo sfilai pigramente dalla tasca.
Comportati bene e fai il bravo.
Come sempre., scrissi in risposta, poi spensi il telefono per non ricevere altri messaggi, soprattutto da parte sua.
Eravamo poco distanti da casa di Scott e l'affluenza di macchine era già cominciata.
<<Muoviti ad impiastrarti la faccia, devo chiudere la macchina>> gli dissi scendendo e lei mi seguì sbuffando.
<<Ma che palle, sei così antipatico>> esclamò, con la sua voce nasale.
Il suo vestitino dorato le cingeva il corpo sul seno e sui fianchi, evidenziando in maniera volgare le sue curve prorompenti.
Chiusi la macchina e la oltrepassai, senza dirle niente. Se avessi avuto bisogno di qualche altro servizietto, l'avrei chiamata più tardi.
<<Finalmente, Jason è arrivato>> esclamò Scott, mentre parlava con Adam e Tyler. Alcuni ragazzi erano già in casa a ballare e bere, c'era quasi tutta la scuola; i giocatori di football, i giocatori di basket, le cheerleder.
Gli sorrisi e gli porsi una bustina con l'erba che mi aveva richiesto.
<<Grazie amico, quanto ti devo?>> disse, prendendo il portafogli.
Sventolai una mano davanti al suo viso. <<Niente, è un regalo per i miei giocatori preferiti>> esclamai, facendo un occhiolino a lui e Tyler.
<<Piccola, eccoti qui. Dov'eri finita?>> chiese Adam rivolto a qualcuno dietro le mie spalle, e subito sentii la risposta con la voce nasale di Candice.
<<Stavo aspettando Gigì>> rispose allegramente lei, dandogli un bacio sulle labbra. Aah, poveri cornuti.
Gigì arrivò poco dopo di lei, salutando superficialmente noi altri e andando direttamente da Scott.
<<Ho una certa voglia...>> disse lei, mordicchiandogli l'orecchio.
<<Gigì, devo accogliere gli ospiti>> rispose lui un po' seccato, lanciando continue occhiate alla porta aperta. Indossava un paio di shorts neri, che facevano intravedere il sedere e un top che le copriva appena solo il seno.
Perché non conoscevano proprio la differenza tra l'essere sexy e l'essere volgari?
<<Va bene>> disse lui. <<Ma facciamo in fretta>> aggiunse, prendendola malamente da un braccio. Mi girai verso Tyler che ridacchiava, sorseggiando del liquido ambrato dal suo bicchiere.
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Incompresi ~The Misunderstood Series
Romance> esclamò, inchiodandomi con i suoi occhi profondi. I suoi capelli erano sparati in tutte le direzioni, per quante volte ci aveva passato le mani in mezzo. L'ombra di un sorriso aleggiava sulle sue labbra, evidenziando ancor di più la fossetta sul m...