Capitolo 10- Jason

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Accesi la canna mentre guardavo Candice che si rivestiva alla bell'e meglio dentro l'auto. Aprì la sua borsetta e ne uscì fuori un rossetto rosso fuoco, che si spalmò meticolosamente sulle labbra.

<<Che te lo metti a fare se tanto tra due minuti la tua bocca sarà di nuovo attorno a me?>> le chiesi con aria seria, sputandogli il fumo in pieno viso.

Lei mi lanciò un'occhiataccia, poi si sistemò anche il mascara. <<Non possiamo, tra poco inizia la festa e Adam non deve sapere delle nostre scopate>> disse, con tranquillità.

Ma quant'era brutto sentir dire dalla bocca delle ragazze certe volgarità? 

<<Se vi fate le corna entrambi, che senso ha stare insieme?>> le chiesi. Non che mi importasse granché, ma Adam era anche un mio compagno di squadra e sapevo bene che la tradiva giorno e notte; se gli fosse importato qualcosa di Candice, non me la sarei mai scopata. 

Lei non mi rispose, continuò invece a sistemarsi il trucco. 

Il mio telefono vibrò e lo sfilai pigramente dalla tasca.

Comportati bene e fai il bravo.

Come sempre., scrissi in risposta, poi spensi il telefono per non ricevere altri messaggi, soprattutto da parte sua.

Eravamo poco distanti da casa di Scott e l'affluenza di macchine era già cominciata. 

<<Muoviti ad impiastrarti la faccia, devo chiudere la macchina>> gli dissi scendendo e lei mi seguì sbuffando. 

<<Ma che palle, sei così antipatico>> esclamò, con la sua voce nasale.

Il suo vestitino dorato le cingeva il corpo sul seno e sui fianchi, evidenziando in maniera volgare le sue curve prorompenti. 

Chiusi la macchina e la oltrepassai, senza dirle niente. Se avessi avuto bisogno di qualche altro servizietto, l'avrei chiamata più tardi.

<<Finalmente, Jason è arrivato>> esclamò Scott, mentre parlava con Adam e Tyler. Alcuni ragazzi erano già in casa a ballare e bere, c'era quasi tutta la scuola; i giocatori di football, i giocatori di basket, le cheerleder.

Gli sorrisi e gli porsi una bustina con l'erba che mi aveva richiesto.

<<Grazie amico, quanto ti devo?>> disse, prendendo il portafogli.

Sventolai una mano davanti al suo viso. <<Niente, è un regalo per i miei giocatori preferiti>> esclamai, facendo un occhiolino a lui e Tyler.

<<Piccola, eccoti qui. Dov'eri finita?>> chiese Adam rivolto a qualcuno dietro le mie spalle, e subito sentii la risposta con la voce nasale di Candice.

<<Stavo aspettando Gigì>> rispose allegramente lei, dandogli un bacio sulle labbra. Aah, poveri cornuti.

Gigì arrivò poco dopo di lei, salutando superficialmente noi altri e andando direttamente da Scott.

<<Ho una certa voglia...>> disse lei, mordicchiandogli l'orecchio.

<<Gigì, devo accogliere gli ospiti>> rispose lui un po' seccato, lanciando continue occhiate alla porta aperta. Indossava un paio di shorts neri, che facevano intravedere il sedere e un top che le copriva appena solo il seno.

Perché non conoscevano proprio la differenza tra l'essere sexy e l'essere volgari?

<<Va bene>> disse lui. <<Ma facciamo in fretta>> aggiunse, prendendola malamente da un braccio. Mi girai verso Tyler che ridacchiava, sorseggiando del liquido ambrato dal suo bicchiere. 

Incompresi ~The Misunderstood Series Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora