<<Non sapevo che tu e la piccola Ealeen foste amiche>> disse Tyler mentre mangiavamo la pizza radunati attorno al tavolo.
Già, nemmeno io.
<<Piccola?>> gli chiesi, con la bocca piena. <<Ha solo un anno in meno di me>>.
<<E due in meno rispetto a me>> rispose lui, porgendomi un tovagliolo.
<<Dove?>> gli chiesi, intuendo già che mi fossi sporcata.
Disgustosa.
<<Un po' ovunque>> ridacchiò Tyler. Ealeen tornò dalla cucina con un paio di birre e ne porse una a me e Tyler, poi aprì la sua.
<<Se Scott ti vedesse bere gli darebbe fastidio, lo sai Leen?>> chiese Tyler quando lei si sedette accanto a me. Ealeen arrossì ma non rispose, soppesando con lo sguardo la birra che aveva in mano.
<<Oh, non rompere. Non vedo Scott in questo momento e Ealeen può fare quello che vuole>> sbottai, volgendo lo sguardo ai presenti nella stanza. Scott probabilmente era imboscato da qualche parte con Ivy.
Lei mi sorrise in risposta e prese una sorsata dalla sua bottiglia ed io le feci un occhiolino. Tyler sorrideva, scuotendo la testa.
<<Avete bisogno di un passaggio per la festa di domani?>> mi chiese, allungando un braccio dietro la mia testa.
Stavo per rispondergli, ma entrò Jason nel salone, fece un cenno a Tyler e lui mandò un messaggio a Scott.
<<Cos'è, adesso vi leggete nel pensiero o avete inventato un linguaggio tutto vostro?>> gli chiesi e lui ridacchiò.
<<Più o meno>>.
Scott entrò nel salone e andò ad aprire la finestra seguito da Ivy che si accomodò accanto ad Ealeen.
Jason si inginocchiò davanti al tavolo e uscì dalla sua giacca una bustina con dell'erba all'interno, mentre Tyler gli si avvicinò e iniziò poco alla volta a mettere l'erba dentro un grinder che girava da una parte all'altra per sbriciolarla.
<<Fantastico, sono finita in un covo ti tossici>> borbottai e Ealeen iniziò a ridere. <<Non dirmi che anche tu ti fai d'erba>> le dissi, scioccata.
<<Cosa? No, assolutamente. Quella roba puzza e poi Scott mi ammazzerebbe>> disse lei in risposta. Mi voltai di nuovo verso Tyler, che intanto aveva uscito una cartina e la porgeva a Jason, poi rovesciò il contenuto dell'erba sulla cartina e Jason iniziò a rollarla con fare esperto.
Aveva l'espressione concentrata, con una piccola ruga tra le sopracciglia, le labbra piene contratte e i ciuffi di capelli biondi che gli ricadevano sulla fronte.
<<Amico, hai messo poco tabacco>> gli disse Scott, porgendosi verso Jason. Lui guardò la canna che aveva in mano e poi di nuovo Scott.
<<E' la seconda in due ore, vuoi qualcosa di più forte o no?>> rispose lui acidamente, ma con l'accenno di un sorriso. Prima ancora che Scott potesse rispondergli, si girò di nuovo verso la canna che aveva in mano e se la portò alla bocca, per leccare lo strato della cartina che doveva ripiegarsi su se stessa. Nel compiere quell'atto, alzò lo sguardo su di me nel momento in cui la sua lingua leccò velocemente la cartina, e incatenò i miei occhi ai suoi.
Ero infastidita di essere stata beccata a fissarlo, così distolsi velocemente lo sguardo e mi concentrai sulla mia birra.
Perché il suo sguardo mi irritava così tanto? Emanava presunzione da tutti i pori.
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Incompresi ~The Misunderstood Series
Roman d'amour> esclamò, inchiodandomi con i suoi occhi profondi. I suoi capelli erano sparati in tutte le direzioni, per quante volte ci aveva passato le mani in mezzo. L'ombra di un sorriso aleggiava sulle sue labbra, evidenziando ancor di più la fossetta sul m...