Capitolo 39

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Quando fui sicura che Jason fosse passato per il giardino e arrivato alla moto senza farsi notare da mio fratello David, trasformandolo in un pazzo, omicida e terrorista fratello David che scopriva di nuovo Jason calarsi dalla mia stanza, uscii dalla mia camera e andai di sotto.

David, in tenuta sportiva stava stravaccato sul divano a bere birra e a leggere le sue scartoffie lavorative. Sbruffò appena, sistemò le carpette e accese la tv. <<Per stasera basta così, sono troppo stanco>> bofonchiò, iniziando a seguire la partita di football che stavano trasmettendo in tv.

<<Ordiniamo cinese?>>. Jennifer scese le scale dietro di me, impeccabilmente vestita e truccata andò in cucina e si versò un bicchiere di vino bianco, con le sue unghie smaltate alla perfezione ed il suo fisico slanciato. <<Cosa preferisci Dee?>> mi chiese, prendendo una sorsata dal suo bicchiere.

<<Lei non cena a casa. Dorme da Erleen Gwens>> mi precedette David, girandosi verso di noi. Jennifer annuì entusiasta, poi accavallò le gambe e mi fece un occhiolino.

Stava forse cercando di dirmi qualcosa?

Guardai David, spaparanzato sul divano in tuta e poi lei, seduta compostamente sulla sedia, con i capelli ed il trucco impeccabile e ancora una volta in quei 7 anni mi ritrovai a considerare quanto fossero diversi l'uno dall'altra.

Un po' come te e Jason.

Il sentimento che teneva legati David e Jennifer non avrebbe mai preso il sopravvento tra me e Jason, era troppo complicato, troppo improbabile.

Si, ed infatti per l'ennesima volta con chi è che stai salendo in moto?

<<Bene, allora io vado>> sentenziai, salutandoli con la mano.

<<Vedi di andare a scuola>> borbottò mio fratello, senza nemmeno girarsi.

<<Si cazzo, ci vado a scuola tranquillo David! >> esclamai, alzando gli occhi al cielo. <<È possibile che non ti importi di altro? Ti importa solo che io vada a scuola?>> gli chiesi, esasperata.

Quella era un tipo di domanda che in genere evitavo di fare. Non riuscivo a sopportare i sentimenti delle persone, né i sentimenti buoni né i sentimenti cattivi. Facevo fatica a sopportare e a capirne i miei, figuriamoci entrare in contatto con quelli delle altre persone. Meglio rimanerne all'oscuro, era più semplice andare avanti per la propria strada, così.

David rimase impassibile a quelle mie parole, prese semplicemente un altro sorso dalla sua birra,così gli voltai a mia volta le spalle e uscii di casa. Nemmeno il tempo di uscire da sotto il portico ed entrare nel vialetto che la porta si aprii di nuovo e Jennifer mi venne dietro.

<<Dee, non sentirtela per tuo fratello...>> disse, volgendo un rapido sguardo dietro di me, dove Jason stava sulla sua moto ad aspettarmi. Le fece un gesto con la mano e Jennifer gli rispose con un piccolo cenno del capo.

<<Non me la sento>>.

<<È solo stressato per il lavoro, gli stanno dando del filo da torcere... Ed è per questo che è un po' burbero>> continuò lei, come se non avessi proferito parola.

Un po'.

<<Okay Jennifer, ricevuto>> mi limitai a rispondere, impaziente.

<<Stai attenta, per favore. Se David scopre che in realtà stai andando a dormire fuori con un ragazzo...>>.

Che cosa?!

<<Frena frena frena, Jen! Jason mi sta solamente dando un passaggio da Ealeen! Sì, anche lui si fermerà a dormire, ma non è con lui che sto andando, non saremo soli>> cercai di spiegarmi, anche se in maniera confusionaria. Sentivo le guance andarmi in fiamme al pensiero che lei pensasse alla mia attività sessuale, che era inesistente del resto, ma lei non poteva saperlo. Anzi, chissà cosa pensavano che facessi tutte le volte che dormivo fuori di casa! Anche David pensava che andassi a letto con qualcuno? Certo, non che mi sarebbe dispiaciuto andare a letto con Jason... Magari quella sera, forse...

Incompresi ~The Misunderstood Series Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora