Capitolo 9

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"I know I leave for months at a time but you never leave my mind."

Stiles apre gli occhi a causa della sveglia, e si stiracchia, rilassando tutti i muscoli. Si alza dal letto, quando si accorge che c'è qualcosa che non va.

Com'è tornato a casa?
Stiles si ricordava di essersi addormentato a casa di Peter, e dubita di essere arrivato qua con il teletrasporto.

Ancora confuso si avvicina alla scrivania, leggendo il biglietto scritto da suo padre. Come al solito è sempre impegnato al lavoro, e deve preparsi la colazione da solo. Sbuffa sonoramente, per poi scendere di sotto, quando sente uno strano odorino.

Stiles si ferma in mezzo alle scale, annusando meglio.
Sembra proprio che qualcuno stia cucinando le omelette con la nutella. Dannazione se le adora!
Suo padre gliele preparava solo in occasioni speciali, come il suo compleanno. Eppure suo padre non dovrebbere essere a casa, che abbia avuto un cambio di programma?

Finisce di scendere le scale, con l'acquolina in bocca, quando si blocca di botto, con la bocca dischiusa.
C'è una figura davanti alla cucina, con una padella in mano, girata di spalle.
E che spalle, dannazione!
Riconoscerebbe quel tatuaggio ovunque.

Perchè Derek è mezzo nudo in casa sua a preparare delle omelette?
Stiles si controlla velocemente il corpo, come per cercare prove di una possibile notte passata con il ragazzo, ma si ritrova vestito con gli stessi abiti del giorno prima.

I muscoli della schiena di Derek sono irrigiditi, e i jeans gli fasciano perfettamente le gambe e il sedere, lasciando poco all'immaginazione.
Stiles s'impone di far restare la mente con i piedi a terra, ma questa non l'ascolta, e se ne va per conto suo a fantasticare.

«Buongiorno, Stiles.» Lo saluta Derek, senza girarsi, avendo percepito fin da subito la sua presenza.

«Buongiorno?» Fa l'umano, con la testa in confusione totale.
Cosa diavolo è successo?

«Le omelette sono quasi pronte.» Lo avvisa l'ex Alpha, per poi girarsi verso il ragazzino. Stiles fissa senza pudore il fisico scolpito del licantropo, come per memorizzarsi tutti i minimi dettagli.
Ma Derek non poteva essere un grassone orripilante?
Ovviamente no!

«Vedo che la vista piace.» Ghigna Derek, per poi lasciare due omelette sul piatto di Stiles, sopra il tavolo.

«Le magliette sono fuori di moda?» Ironizza il ragazzino, continuando però a non togliere lo sguardò da lì, e comincia inevitabilmente ad immaginarsi quello che possono aver fatto. Sicuramente Derek non è qua di sua spontanea volontà, per fargli esclusivamente la colazione.

«Non guardarmi in quel modo.»
Lo riprende Derek, mentre si mette seduto di fronte a Stiles, cominciando ad addentare la sua colazione.

«Come, esattamente?» Chiede perplesso il ragazzino, masticando un pezzo di omelette, dopo averla praticamente intinta nella Nutella.
Derek alza un sopracciglio.

«Come se avessimo fatto sesso.»

E adesso Stiles sta quasi soffogando a causa dell'omelette, che gli è andata di traverso alle parole del ragazzo.
Si riprende quasi subito, tossendo leggermente, per poi bere subito in bicchiere d'acqua.

«Scusa se l'unica cosa che mi ricordo è il volto di Peter, e mi risveglio con te a casa mia, che mi prepari la colazione mezzo nudo!» Esclama Stiles, fissandolo con un'espressione glaciale. Ma l'ex Alpha non è affatto intimidito da questi sguardi, nonostante gli siano così estranei.

«Peter mi ha chiamato, e ti ho riportato a casa. Ho dormito sul divano, se t'interessa.» Lo informa il licantropo, continuando a mangiare come se niente fosse.
L'umano resta un attimo in silenzio.

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