Capitolo 19

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"Don't say we're not meant to be."

Derek si sveglia, alzandosi dal letto, ed indossando un paio di boxer qualsiasi. Si ferma qualche secondo ad osservare la donna nel suo letto.
Sta ancora dormendo, con le coperte sul corpo nudo, e dei lunghi capelli mori. Derek è da una settimana che è tornato umano, e da allora ha frequentato diversi posti pubblici, come i pub, alla ricerca della sua soulmate.

Ha fretta di trovarla, ha fretta di amarla.

Purtroppo questa è giá la quinta donna con la quale non avviene il knotting.
È vero che le ha scelte solo belle, molto belle, ma sicuramente ne deve essere attratto, per potersene poi innamorare davvero.
Derek sa bene che cinque donne, in tutta Beacon Hills, sono poche, ma sa anche che non può continuare così.
Ci metterá una vita, e non ha tutta questa pazienza, o tutta questa voglia di portarsi a letto ogni notte una donna diversa. Deve andare a trovare di nuovo Deaton, poco ma sicuro.
Lui sa qualcosa, lui sa sempre tutto, e lo deve aiutare assolutamente.

Derek si rimette anche una maglia blu, mentre la donna si sveglia d'un tratto. Guarda Derek, con i suoi occhi azzurri.

«Buongiorno.» Mormora, sorridendogli. Derek volta lo sguardo, non volendo però essere troppo stronzo.
La luce filtra attraverso le vetrate del loft, e l'ex Alpha va a prepararsi un caffè.

«Tra mezz'ora devo uscire.» Parla lui, facendogli capire che se ne deve andare appena può, che non ha tempo da perdere con lei. La ragazza sembra delusa, e si alza anche lei.

«Ti lascio il numero? Così poi mi richiami...» Cerca di convincerlo lei, continuando a sorridegli.
Scusa, ma non è del tuo sorriso che mi devo innamorare, pensa dentro di sè Derek.

«No, davvero, non posso.» Borbotta lui, dandole le spalle. Così la ragazza, capendo che per lui fosse stata solo una storiella da una notte e via, se ne va. E Derek rimane da solo, sospirando pesantemente.

•••

«Mi devi aiutare a trovare la mia soulmate.» Afferma Derek, incrociando le braccia al petto, mentre Deaton lo fa accomodare nella clinica. Si trovano in una stanzetta bianca, con un lettino accanto ad una parete.

L'uomo lo guarda inespressivo.

«Sai che c'è solo un modo per saperlo, Derek.» Replica semplicemente lui.

«Non posso portarmi a letto ogni essere vivente!» Esclama allora Derek, cominciando già a perdere la pazienza. Dio, Deaton è un druido, possibile non abbia alcuna soluzione?

«Forse posso aiutarti.» Riflette l'uomo, assumendo poi un'espressione pensierosa. Derek osserva ogni suo minuscolo movimento.

«Ti ascolto.»

«Tu sei stato male per la lontananza dalla tua soulmate, Derek, e questo già lo sai.» Inizia a parlare il druido.
L'ex Alpha annuisce.

«Tremendamente male.» Conferma, rabbrividendo al ricordo. Non credeva l'amore potesse fare così male.

«Anche la tua soulmate ha sofferto come te. Se è umana meno, ma se é una creatura sovrannaturale al tuo stesso modo.» Continua l'uomo, mentre il licantropo ascolta con attenzione.

«È vero, me ne stavo dimenticando. Quindi questo diminuirebbe molto i miei campi di ricerca.» Riflette Derek a sua volta. Deaton annuisce sommessamente.

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