Capitolo 18

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"You left in peace, left me in pieces."

Scott e Stiles si guardano qualche secondo senza parlare, quando Scott sente come di essere arrabbiato.

«Non ti permetto di parlare così di Derek, solo perchè sei incazzato!" Esclama l'Alpha, sorprendendo notevolmente il ragazzino.
Non credeva che Scott, o chiunque altro, avrebbe mai preso le difese di Derek. Stiles inarca un sopracciglio.

«Che intendi, Scott?»

L'Alpha gli si avvicina, sentendo di dover difendere il licantropo.
Derek è pur sempre colui che gli ha insegnato a controllare i propri poteri, e che l'ha salvato diverse volte. È stato come una guida per lui, soprattutto in un momento in cui non sapeva proprio cosa fare. Quante volte Scott, al pensiero di essere diventato un lupo mannaro, sentiva mancargli il respiro. Ma Derek c'era sempre stato, e l'aveva aiutato ogni volta, nonostante fosse solo un ragazzino. Insomma, senza il licantropo sarebbe stato spacciato.

«Derek fa parte del Branco esattamente quanto te, Stiles!
E non dire che è egoista, quando sai benissimo tu stesso che non è affatto vero! Dio, Stiles, ci ha sempre dato una mano, rischiando anche di morire!
Ha addirittura sacrificato il suo potere da Alpha per salvare la sorella!
Quindi no, non voglio sentirmi che Derek Hale è egoista e che non pensa agli altri, perchè sai bene che non è così. All'inizio forse, ma dopo non più. E una volta tu non smettevi di ripetere quanto fosse una persona meravigliosa! Buona!» Grida Scott, mentre gli occhi gli brillano vagamente di rosso. Stiles indietreggia leggermente, senza però spezzare il contatto visivo con l'Alpha.
Chiude le mani a pugno.

«Se n'è andato, Scott! Ci ha lasciati soli, a tutti noi! Abbiamo dovuto affrontare tutto da soli, Dio!» Ribatte il ragazzino, come se fosse una ragione più che valida. Scott scuote la testa, come se Stiles non potesse proprio capire certe cose.

«Ha sette anni più di noi, Stiles! Ha il diritto di farsi una vita, come noi faremo la stessa cosa dopo il college! Merita di allontanarsi dai casini, merita di cercare la felicità, e, se non qui, altrove!»
Scott sa bene di avere ragione, perché lui sta ragionando con il cervello, mentre l'amico con il cuore, nonostante sembra proprio che al momento non ce l'abbia. Purtroppo, per alcune cose, i sentimenti non possono e non vogliono andarsene, mai. Stiles infatti abbassa il volto.

«È questo il problema, Scott, non capisci? Doveva trovare in me la felicità...» Le parole gli escono in un sussurro, e sembra siamo state tirate fuori a forza.

L'Alpha lo scruta attentamente.

«Posso capire che forse Derek poteva andarsene salutandoti per bene, e non senza una parola. Questo lo posso capire, Stiles. Ma tu non gli hai mai detto a parole i tuoi sentimenti, Stiles!Cosa pretendevi?» Replica il licantropo. Stiles stringe le labbra, voltando lo sguardo da un'altra parte.
Scott sa che i licantropi possono sentire i battiti degli altri e percepire le emozioni, ma quest'ultime cose non sono sempre affidabili. E non ci si può sempre basare solo su quello, magari poi andando a credere cose che non sono vere.

«Sai qual è la mia citazione preferita di 'Cime Tempestose', Scott?» Chiede improvvisamente l'umano, prendendo impreparato l'Alpha. Scott sa bene che quello è il suo libro preferito, ma non capisce proprio cosa c'entri adesso.
Crede che Stiles se lo sia portato anche in accademia militare, forse per rileggerlo l'ennesima volta.

«'Io non gli espressi mai il mio amore a parole; ma se gli sguardi hanno un linguaggio, il più grande idiota avrebbe capito che avevo perso la testa.'»

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