Capitolo 31

9.5K 590 138
                                        

"I have never loved myself but you, oh god, I loved you so much I forgot what hating myself felt like."

Derek si risveglia su uno strano letto completamente nero, e si ritrova con le mani e i piedi legati ad esso, con una corda. Le rompe facilmente, con un ringhio, alzandosi. Si guarda attorno: si trova in una stanza dalle pareti nere...o meglio, tutto è nero, scuro.

Doveva immaginarselo che la sua mente non sarebbe stata di certo un posto colorato o allegro, dopo tutto quello che ha dovuto passare nella sua vita. Si avvicina alla porta nera, aprendola, titubando un po'. Chi lo aspetterà dall'altra parte della porta? Sua madre? Da quanto non la rivede? Troppo, diamine.

Si ritrova davanti ad un'altra porta, abbastanza lontana da lui. C'è anche una finestra, accanto a lui, e si affaccia curioso. Il suo sguardo si posa sul bosco, che riconosce essere quello di Beacon, e riesce a scorgere anche una casa. La vecchia riserva degli Hale. Derek sobbalza appena davanti alla sua visuale compaiono due bambini. Lei è più grande rispetto a lui, e stanno giocando tra gli alberi, ridendo.
Il licantropo distoglie lo sguardo, allontanandosi dalla finestra.
Quei due erano lui e Laura, quando Cora non era ancora nata. Quando erano ancora tutti vivi. Non credeva facesse così male rivedere la sorella maggiore, pensando a quanti anni avrebbe avuto ora... la porta davanti a lui dovrebbe essere allora legata ai ricordi.

«Derek!» Sente che lo chiamano, e pensa subito a sua madre. Prende un respiro profondo, e sente gli occhi lucidi, quando la voce parla di nuovo.

«Finalmente qualcuno che mi fa compagna, qui dentro si muore dalla noia!» Derek a quel punto riconosce la voce, e si sbatte una mano sul volto.

«Non dirmi che...» Borbotta Derek, mentre la voce compare appoggiata al muro, accanto alla porta.

«Non sei contento di vedermi, nipote?»

Derek sospira, perchè tutte a lui devono capitare?

«Peter, devi essere ovunque tu?!» Sbotta l'ex Alpha, osservando lo zio.
È uguale a come è nella realtà, solo che ha le ali d'angelo e un'aureola sul capo. Derek scoppia inevitabilmente a ridere.

«TU sotto forma di angelo?? La cosa più irreale che abbia mai visto!!» Ride così tanto che si porta una mano alla pancia, piegandosi in due. Dio, non si diverte così tanto da diverso tempo! Peter sembra offeso, agitando le sue ali, tanto che s'innalza da terra.

«Aspetta, nipote.» Lo ferma, per poi girarsi. Ha la coda del diavolo.

«Quindi saresti tu il mio grillo parlante?» Incrocia Derek le braccia al petto. Lo zio annuisce.

«Mi dispiace per te... ma sì.»

«Allora spiegami cosa dovrei fare nella mia mente.» Pretende il più giovane, non capendo come poi riuscire a risvegliarsi.

«Normalmente nella propria mente si cercano risposte a dubbi che ci tormentano... a situazioni che nella realtà rischiano di diventare molto pericolose... e io so cosa ti tormenta, Derek.» Spiega Peter, avvicinandoglisi, in volo.

«La mia ancora» Sussurra l'ex Alpha, come in trance. La sua mente sa sicuramente qual è, solo che lui non riesce a ricordarselo... o meglio, non vuole ricordarselo.

«Solo che per arrivarci il percorso non è breve, Derek, devi passare attraverso alcune aree del tuo cervello, sei pronto?»

Derek resta qualche secondo in silenzio, osservando la porta nera davanti a lui.

«Tu verrai con me?»

Lo zio annuisce.

«Gesù.» Commenta semplicemente Derek, per poi andare incontro alla porta, seguito da Peter. L'apre, ritrovandosi in una casa. La sua vecchia casa, di quando era piccolo.
Si trova nella sua camera da letto, e sente delle voci provenire dal piano terra.

Only You |STEREK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora