Capitolo 33

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"I was in darkness, so darkness I became."

Nessuno fiata. Derek indietreggia leggermente, convinto di non aver capito le parole del ragazzino. Purtroppo invece è così, e lui ci aveva pensato a quella possibilità, ma sperava davvero si sbagliasse.

«C-cosa?» Parla Scott per primo, con gli occhi spalancati dall'orrore. Deaton sembra essere l'unico non sorpreso.

«Stiles, seguimi.» Ordina il druido, e il ragazzino lo guarda senza capire.

«Dove mi vuoi portare?»

«Entrerai in una sorta di capsula per un'oretta, per capire meglio il motivo del ritorno del Nogitsune.» Gli spiega, con tutti ancora scossi dalla rivelazione dell'umano.

«Tu lo sapevi?» Osa chiedere Malia, avendo notato come il druido sembra tranquillo della situazione.
Anche se c'è poco da essere tranquilli.
Deaton la guarda.

«Sì, l'ho intuito appena lo avete trovato nel bosco, dovevo solo avere delle certezze.» Conferma, per poi uscire dalla stanza, con tutti che lo seguono. Entrano in un'altra stanza, dove c'è una grande capsula, dai colori spenti.
I ragazzi si raggruppano ad un certa distanza, mentre Stiles si sistema per entrarci. Il suo sguardo incrocia per un attimo quello di Derek, e il licantropo trasalisce. Ora sa per certo che lo sta guardando il Nogitsune, non Stiles. Almeno non in quel momento, visto quanto quello sguardo sembri essere così vuoto. L'ex Alpha volta la testa da un'altra parte.

«Io...ho bisogno d'aria.» Sussurra, per poi uscire dalla finestra accanto a lui, e scappare via. Scappare da Stiles, che non potrebbe essere più diverso di così. Scappare da tutto e da tutti.
Corre verso il bosco, e continua a correre anche una volta dentro, non sapendo dove andare. Non sapendo cosa fare. Vorrebbe solo sparire, almeno per un po'. Si ferma su una piccola radura, sedendosi su un grande masso. Si prende la testa fra le mani, nascondendola, e resta così per un tempo indeterminato, cercando di annullare tutti i pensieri.

«Derek.» Si volta al suono del suo nome, e si ritrova dietro di sè Scott. L'Alpha deve aver seguito il suo odore. «È successo qualcosa quando sei stato nella tua mente? Sembri sconvolto, e non credo solo per via del Nogitsune.» Scott spera di non ricevere una reazione negativa da parte dell'ex Alpha, ma sa bene che spesso si ha solo bisogno di sfogarsi con qualcuno.

Derek resta seduto, abbassando lo sguardo.

«Il mio grillo parlante era Peter.» Inizia a parlare, con Scott che corruccia lo sguardo, leggermente divertito dalla situazione. S'immagina quanto deve aver imprecato Derek una volta visto suo zio anche nella sua mente. «E mi ha aiutato a capire molte cose, Scott.»

«Cose brutte o belle?»

Derek si volta verso di lui.

«Sto ancora metabolizzando che mi sono innamorato, Scott.» L'ex Alpha fa anche una risatina nervosa, e Scott dischiude la bocca. Gli sembra così strano che Derek si possa essere innamorato, e cerca di capire anche se conosce questa persona.
Ci pensa bene, e poi...poi capisce.

«Sei innamorato di Stiles?» Adesso che ci riflette ci sono stati diverai segnali che Derek vedesse Stiles più di un amico, anche prima che partisse, solo che non lui non li aveva mai colti a pieno. Anche perchè poi il licantropo se n'è andato, quindi Scott pensava di aver frainteso male alcuni suoi comportamenti. Invece aveva capito sempre bene. Derek, in risposta, scrolla le spalle, evitando il suo sguardo.

«Non capisco cosa ci sia di male, Derek.» Alle sue parole Derek si alza, guardandolo dritto negli occhi.

«Che sono innamorato di Stiles, non del Nogitsune! Non della sua brutta copia!» Esclama, allargando le braccia, e Scott comincia a capire quale sia il problema.

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