14. Lui ti ama?

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È quando si nascondono le cose che poi si muore soffocati
(Charles Bukowski)

HARRY'S POV

"C'è un piccolo problema. Marco già lo sa" disse una terza voce.

Avete presente quei film in cui la scena è a rallentatore e lo spettatore riesce a cogliere ogni particolare che lo circonda? Ecco, io mi trovavo in una di quelle situazioni.

A Bea cadde la ciotola dell'impasto avanzato che si sparse ai suoi piedi, mentre Niall sembrava essersi trasformato nella sua statua di cera conservata al Madame Tussauds.

Guardai il punto in cui avevo sentito quella voce familiare e trovai Marco in persona che ci guardava con un'espressione indecifrabile sul volto. Fu dopo il silenzio eloquente di chi si trova con le mani nel sacco che ricominciò a parlare.

"Chi credevate di prendere per il culo, eh?" sputò arrabbiato.

"Marco, non volevamo prenderti in giro! Non sono cose che si possono decidere, è successo e basta" cercai di difenderci.

"È successo e basta?? È successo e basta? Non doveva succedere, cazzo! Siete due incompetenti! Tu perché lo sapevi fin dall'inizio" disse indicando Bea che lo fissava spaventata. "E tu perché sai che dovresti parlarne prima con me" concluse guardandomi.

Mi passai nervosamente una mano tra i capelli. Odiavo dover stare sempre ai loro ordini.
Harry esci con quella modella. Harry sorridi. Harry fai quella battuta. Harry qua, Harry là!

"Per una volta volevo vivere la mia cazzo di vita senza dover sempre dirti tutto!" urlai esasperato.

"Peccato che io sia il tuo manager ed è tuo dovere farmi sapere tutte le tue...avventure!" gridò Marco riservando un'occhiataccia a Bea.

"Chi ti dice che sia un'avventura?" lo provocai mettendo le mani sui fianchi.

"Dai!! Ma davvero? Vuoi farmi credere che ora siete innamorati?" sbottò lui ridendo.

"Ma qual è il tuo problema?" chiesi iniziando a realizzare un'amara verità. "Sei forse interessato a lei?"

Era l'unico motivo che mi venisse in mente. Altrimenti non mi sarei spiegato tutto quel cazzo di teatrino melodrammatico in stile Beautiful.

Marco non rispose, ma si limitò ad abbassare lo sguardo e questa fu una conferma a ciò che temevo.

"Ecco qual è il tuo problema! Sei semplicemente geloso" lo accusai fuori di me.

"Voi due siete troppo diversi! Fate lavori complementari, ma allo stesso tempo così opposti! Non puoi innamorarti di lei. Complicherebbe troppo le cose" cercò di spiegare iniziando a girovagare per la cucina con le mani tra i capelli.

Mi accorsi subito di come aveva sviato il discorso. Ero bravo in quel campo; anni e anni di smentite e facce di cazzo anche quando una situazione era palese, mi avevano fatto fare esperienza.

Stavo per ribattere che non fossero affari suoi, quando vidi Bea avvicinarsi a Marco, dopo aver scansato la mano di Niall che cercava di trattenerla.

"Guardami" ordinò calma piazzandosi davanti a lui. Marco obbedì guardandola negli occhi e notai il suo sguardo ammorbidirsi.

Non potevo ancora credere che fosse interessato a lei! Non avevo mai dato particolare importanza ai sorrisi che le riservava o al suo modo di parlarle, ma ora che ci facevo caso mi davo dello stupido per non averlo capito prima.

"Vuoi licenziarmi?" continuò lei imperturbabile. Adoravo la sua indole coraggiosa e la sua capacità di andare dritta al punto, a costo di rimetterci lei stessa.

Managing your life ○ hes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora