Bisogna sempre provarci, meglio avere delusioni che rimpianti
(Charles Bukowski)Bea cercò disperatamente gli occhi di Harry convinta di poterci trovare un conforto.
Lui, però, stava guardando Marco con i pugni serrati e i lineamenti più spigolosi del solito."Che cazzo significa?" sbottò il riccio dopo alcuni momenti di completo silenzio.
"Quello che ho detto! Bea rimane qui"
"Questo l'ho capito" precisò Harry a denti stretti. "Volevo dire: perché?"
"Richard vuole far conoscere a Bea gli altri artisti di cui si occupa la Modest! e poi ritiene che non sia il caso di farvi vedere sempre insieme" spiegò Marco come al solito indifferente.
Bea poteva scommettere che fosse stato lui ad insistere sul non farla partire. Da quando aveva scoperto della relazione con Harry, si era dimostrato distaccato e insensibile. Non le rivolgeva più un sorriso e non scherzava come faceva prima. Anche se continuava a preoccuparsi per lei, non la lasciava libera di vivere la sua storia e quella nuova decisione ne era una prova.
"Balle" esordì inaspettatamente Niall.
Tutti nella stanza lo fissarono, stupiti da quell'improvviso moto di coraggio che si era impossessato del biondo.
"In realtà è solo un modo per allontanarla da Harry e da noi.
Ai capi dei piani alti non piacciono queste relazioni, a loro dire, poco professionali e tu" si interruppe indicando Marco che lo guardava con stupore. "Beh, tu sei innamorato di lei e speri che loro due si lascino"Harry non riuscì a trattenere un sorriso per il discorso del suo amico e guardò Bea che ancora fissava Niall inebetita.
"Ha ragione" si intromise Louis alzandosi dal divano per affiancare il biondo. "Anche quando stavo con Eleanor avete fatto di tutto per farci lasciare e non voglio che Harry soffra come me"
"Ti credevamo un amico, Marco; ma ho capito che tu non vuoi il nostro bene. Sei solo interessato a difendere la nostra immagine e non pensi ai nostri sentimenti" si aggiunse Liam rimasto in disparte fino a quel momento.
Harry e Bea si sorrisero pensando entrambi a quanto fossero fortunati ad avere quei tre come amici.
Il riccio, in particolare, si sentiva orgoglioso di avere dei compagni così leali e disposti a sfidare Marco e la Modest! per lui.In quei 5 anni aveva trovato in loro ciò che andava più vicino ad una famiglia.
C'era Liam che era sempre disponibile ad ascoltare i suoi problemi e a dargli consigli per risolverli; Louis, invece, era quello che poteva sembrare superficiale per i suoi modi di fare, ma riusciva a farlo ridere quando sentiva troppo la nostalgia di casa e poi c'era Niall che lo faceva ragionare quando doveva prendere una decisione.
Anche Zayn era parte della famiglia e, nonostante non lo avesse più sentito da quando se ne era andato, gli avrebbe sempre voluto bene."Forse non mi sono spiegato. Non era una domanda" contrattaccò Marco riprendendosi dalla sorpresa. "Bea rimane a Londra. Punto. Stop. Questione chiusa"
"Ok, allora io mi rifiuto di partire" decise Harry incrociando le braccia al petto.
Non era un capriccio, piuttosto una questione di principio. Era stanco di essere condizionato in ogni scelta della propria vita e la Modest! non aveva il diritto di decidere della sua felicità. Lo aveva lasciato fare troppe volte.
Sapeva che alla fine avrebbe preso quel dannato aereo, ma lo faceva solo per le fans che aspettavano da tempo di vederli e perché amava il suo lavoro.
Niall, Louis e Liam si schierarono al suo fianco in segno di supporto e sorrise loro per ringraziarli.
"Col cazzo! Voi mettete il culo su quell'aereo, altrimenti considerate Beatrice licenziata" li minacciò il manager diventando rosso dalla rabbia.
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Managing your life ○ hes.
FanfictionCOMPLETA Harry Styles, 21 anni, cantante della boy band più acclamata del momento. La sua vita è fatta di flash e di titoli sui giornali che lo descrivono come un donnaiolo da strapazzo. Beatrice Clarke, 25 anni, giovane italiana laureata in Managem...