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(Francesco De Gregori)Avete presente la teoria del caos? No? Beh, nemmeno io, ma forse avrete già sentito la domanda: "Può, il batter d'ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?".
Bea era assolutamente certa che una singola persona, con una sola sua azione, fosse in grado di scatenare una serie di eventi che si sarebbero ben presto tramutati in un gigantesco disastro.
In quella specifica occasione, la farfalla incriminata era proprio lei.
Sì, perché se non avesse fatto quella foto con Luke, lui non l'avrebbe caricata su Instagram, di conseguenza Harry non l'avrebbe vista e non si sarebbe arrabbiato, lei non sarebbe andata a quella festa, non avrebbe dormito da Luke mentendo ad Harry e lui non le avrebbe chiesto quella pausa.
Invece, il tornado si era scatenato e non poteva fare nulla per fermare la sua natura distruttrice.
Si sentiva in colpa per aver detto quella maledetta bugia, ma non per aver fatto la foto con Luke.
Era pur sempre libera di avere tutti gli amici che voleva, senza dover rendere conto ad un ragazzo geloso. Non che Harry lo fosse mai stato eccessivamente ma, come lei accettava di buon grado le foto che lo ritraevano con le fan o con delle donne famose, anche lui avrebbe dovuto fare altrettanto."Odio questo dannato telefono!" urlò esasperata lanciando furiosa l'oggetto sul letto.
Era appena tornata dal lavoro e si sentiva profondamente stanca.
Non solo perché aveva dovuto chiamare tutti gli hotel che avrebbero ospitato i 5SOS durante il tour per assicurarsi che la prenotazione fosse confermata, ma anche perché erano giorni che era nervosa.La ragione del suo umore irritabile era alta 1 metro e 80, aveva i capelli lunghi e due occhi verdi come il mare.
Bea, in quei giorni, passava da scatti di rabbia, in cui insultava ogni foto di Harry che trovava su Instagram o su Twitter, a momenti di pentimento, dove guardava ogni suo video presente su Youtube e accarezzava lo schermo con un sorriso da psicopatica.
"Che succede?"
Shay, appena sentì le urla dell'amica, comparve sulla porta con il fiatone, lasciando il povero fidanzato, Tyler, nella sua stanza.
Lei, Francesca e Alessandra avevano sempre cercato di starle vicino, in quei giorni: si erano sorbite la maratona dei film di Harry Potter, avevano mangiato vaschette di gelato fino alla nausea e facevano a turno per dormire insieme a Bea; il tutto per non farla sentire triste."Harry continua a chiamarmi! E so che lo fa solo perché vuole convincermi ad accettare la pausa".
Si passò una mano tra i capelli prima di gettarsi sul letto con un balzo."Bloccalo" propose la mora scrollando le spalle.
"No, povero!" piagnucolò stringendosi il telefono con fare protettivo.
"Povero?? Ti vorrei ricordare che quel cazzone ti ha chiesto questa dannata pausa perché non gli hai detto dove fossi" sbottò Shay prendendo a camminare per la stanza. "Tu avrai anche sbagliato a mentirgli, ma lui è proprio un coglione"
"Mi aveva chiesto di non arrendermi alla prima difficoltà, ma è stato lui a farlo" ammise Bea in un mormorio deluso.
"Vorrei poterti dire che si sistemerà tutto, ma non lo so".
La raggiunse sedendosi accanto a lei ancora sdraiata a pancia in su.
Shay la guardava con quei suoi occhioni scuri, forse un po' carichi di compassione.
"Lui è famoso, bello e non rinuncerebbe mai alla sua vita, tu sei bella ovviamente, ma una comune mortale, e se l'agenzia non ti assegnasse più gli One Direction? Come fareste a vedervi?"
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Managing your life ○ hes.
FanfictionCOMPLETA Harry Styles, 21 anni, cantante della boy band più acclamata del momento. La sua vita è fatta di flash e di titoli sui giornali che lo descrivono come un donnaiolo da strapazzo. Beatrice Clarke, 25 anni, giovane italiana laureata in Managem...