29. Vuoi dormire sul pianerottolo?

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Importante: visto che alcune di voi non riuscivano a capire il senso temporale dei fatti, ci tenevo a precisare che questo e il precedente capitolo si svolgono temporalmente prima rispetto alla chiamata tra Harry e Beatrice. Solo verso la fine i fatti si sovrappongono.

Nella vita non ci sono errori,
solo lezioni
(Vic Johnson)

Chi non si è mai ritrovata a chiacchierare allegramente con la ex figa del proprio ragazzo, senza saperlo?

Dopotutto, c'erano cose ben peggiori al mondo; come il terrorismo, l'inquinamento, o chi abbinava il marrone al nero.
Non le restava che sorriderle e darsela a gambe.

"Oh Kendall, certo! Harry mi ha parlato molto di te" cercò di uscirne con il tono di voce più dolce possibile.

Che bugiarda patentata!

"Spero ti abbia detto solo cose belle" cinguettò l'altra.

Bea rise istericamente, ma nella sua mente stava lanciando imprecazioni verso la sua dote innata di fare figure di merda.

"C-certo, solo complimenti" disse alla fine trattenendo tutto quello che le girava per la testa. "Ora devo andare. È stato davvero un piacere conoscerti!"

Falsa come una banconota da 3 sterline.

"Anche per me, tesoro!" ricambiò la mora abbassandosi per abbracciarla. "Salutami Harry quando torna"

Manco per sogno! urlava a gran voce la sua mente da italiana.

"Ovviamente" si limitò a dire prima di sorriderle e di raggiungere gli altri, ancora impegnati a ballare.

"Ho cercato di avvertirti" iniziò Shay con uno sguardo compassionevole. "Come è andata?"

"Bene! Così bene che spero di non ripetere l'esperienza" sdrammatizzò la bionda.

"Mi dispiace"

Shay la abbracciò facendola sentire subito meglio. Kendall le ricordava Harry e si era imposta di non pensarlo.

"Ragazze, noi pensavamo di andare" le avvertì Luke. "Venite?"

Bea esultò mentalmente. Era stanca, i piedi le facevano male e aveva appena conosciuto la ex del suo ragazzo.
Poteva andare peggio?

***

"Non ho voglia di scherzare. Tirale fuori!"

"Io in borsa non le ho" le rispose Francesca cercando nella pochette. "Dove vuoi che le abbia ficcate? In culo?"

Bea ruotò gli occhi al cielo. Le sembrava seria, eppure era sicura di aver visto lei chiudere la porta prima di andare alla festa.

"Shay, dimmi che hai tu le chiavi di casa"

"Ragazze, io non le ho" si difese l'altra guardando Alessandra.

"Non guardate me! Non ho chiuso io la porta" esclamò l'interessata alzando le mani.

"Sono stata io l'ultima ad uscire, ma pensavo le avesse Bea" mormorò Francesca.

"Perfetto! Io le chiavi le ho lasciate sul tavolino all'ingresso pensando che le prendessi tu e ora siamo chiuse fuori" sbottò la bionda con le mani tra i capelli.

Si guardarono in silenzio, pensando a come risolvere quel problema alle 3 e mezzo del mattino. Chiamare un fabbro a quell'ora era fuori questione. L'unica soluzione era trovare qualcuno che le ospitasse per la notte.

Managing your life ○ hes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora