Più che lottare per te,
preferirei portarti in un mondo
dove non c'è bisogno di lottare
(Gio Evan)HARRY'S POV
Non potevo negare che avevo fatto tanti sbagli durante i 21 anni della mia vita.
Al primo posto, stava sicuramente la volta in cui avevo tirato le corna ad una capra con l'intento di rubargliele per appenderle in camera, ma questa, giustamente, si era arrabbiata piazzando un bel calcio al mio stomaco e spedendomi in ospedale seduta stante.
Senza contare quando, per noia, avevo dato fuoco alla zanzariera solo perché volevo vedere un pompiere dal vivo. Inutile dire che l'unica cosa che avevo visto era stato un castigo di un mese, senza tv e PlayStation.
Quella volta, però, l'avevo fatta davvero grossa. Non avevo dieci anni e non ci sarebbe stata mia madre a punirmi, ma avrei preferito di gran lunga il castigo di Anne, ai sensi di colpa che mi riempivano la mente in quel momento.
Ufficialmente io e Bea non stavamo più insieme ma, almeno per me, non era affatto finita. Ciò che avevo fatto mi faceva stare fottutamente male, perché sapevo di aver rovinato ogni cosa con le mie mani.
Pulii con l'asciugamano lo specchio appannato a causa della lunga doccia che mi ero concesso, ma l'immagine che rifletteva non la riconoscevo più. Certo ero io, tatuaggi e chioma da leone potevano confermarlo, eppure mi sentivo così lontano rispetto al mio corpo.
Sospirai prima di dare le spalle allo specchio e iniziare a vestirmi. Dovevo pensare a come comportarmi, sia con Bea, che con Jodie.
Ormai non potevo più evitare il discorso con quest'ultima; ero adulto e ciò presupponeva prendersi le proprie responsabilità.
Le avrei detto che era stato uno sbaglio dovuto all'alcool, che amavo Bea e avrei chiesto il suo perdono per averla baciata e poi lasciata sola in quel bagno.Se ci ripensavo, mi sentivo estremamente meschino per aver respinto tutti i suoi tentativi di parlare, ma non ero ancora pronto per affrontare la questione.
"E tu che ci fai qui?" sbottai appena uscii dal bagno.
Louis era seduto sopra al mio letto con il cellulare tra le mani ma, appena mi vide, lo appoggiò sopra al materasso, per iniziare a pizzicarsi le nocche, cosa che faceva solo quando era nervoso.
"Volevo stare un po' con il mio migliore amico. Che c'è di male?" blaterò con un sorriso tirato.
"Lou, ti conosco da cinque anni" iniziai per niente convinto, stringendo gli occhi a due fessure. "Quando fai il leccaculo significa che vuoi un favore o che è successo qualcosa, quindi parla"
Sbuffò spazientito riservandomi un'occhiata truce. "E va bene! Ma promettimi che non farai cazzate"
Avrei voluto dirgli che ormai mi riusciva bene solo quello, che mi sentivo un completo disastro, ma mi limitai ad annuire, perché volevo sapere cosa fosse accaduto di tanto grave.
"Bene". Si alzò deciso, piazzandosi davanti a me, ancora semi svestito, mise entrambe le mani sulle mie spalle e fissò i suoi occhi azzurri nei miei. "Jodie ha detto a Bea che vi siete baciati"
STAI LEGGENDO
Managing your life ○ hes.
FanfictionCOMPLETA Harry Styles, 21 anni, cantante della boy band più acclamata del momento. La sua vita è fatta di flash e di titoli sui giornali che lo descrivono come un donnaiolo da strapazzo. Beatrice Clarke, 25 anni, giovane italiana laureata in Managem...