15. Mi prometti che non scapperai alla prima difficoltà?

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Su molte cose non erano d'accordo, anzi di rado erano d'accordo su qualche cosa. Era un litigio continuo, una sfida continua, ogni giorno. Ma nonostante il loro essere così diversi, una cosa importante avevano in comune: erano pazzi l'uno dell'altra
(Nicholas Sparks)

"Venite in camera mia" disse Marco sbrigativo rivolgendosi ad Harry e Bea mentre erano accoccolati su uno dei divani della suite a parlare con gli altri.

Era tardo pomeriggio e i ragazzi avevano provato senza sosta per il concerto del giorno seguente, quindi ora si stavano godendo un momento di relax ascoltando le battute di Louis e i battibecchi di Dan e Jon.

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo di intesa, pensando entrambi che la Modest! avesse dato il verdetto.

Era passato solo un giorno, ma daltronde quella situazione andava risolta al più presto. Bea aveva controllato il suo Twitter per scoprire che la foto incriminata era ovunque. Anche se il suo nome non era ancora trapelato, era questione di giorni.

Quella notte non era riuscita a dormire perché continuava a pensare a cosa sarebbe successo nel momento in cui la sua storia con Harry fosse diventata di dominio pubblico.
Sicuramente la sua vita sarebbe cambiata, ma pur di averlo vicino avrebbe sopportato flash e paparazzi ad ogni ora del giorno.

Prese la mano di Harry facendo intrecciare le loro dita. Il metallo freddo dei suoi anelli le fece provare un brivido lungo tutta la schiena, o forse era semplicemente dovuto al contatto con la sua pelle.

Lui strinse appena la presa riservandole uno sguardo che voleva dire più di mille parole. Ci sono io. Non ti lascio. Lo affronteremo insieme.
E lei pensò che, al diavolo, avrebbero pure potuto licenziarla se questo significava stare con lui.

Entrarono nella stanza di Marco proprio così: mano nella mano; dopo aver ricevuto sorrisi di incoraggiamento da parte dei loro amici.

"Dunque" cominciò Marco prendendo posto sulla sedia della sua scrivania. "È stata dura convincerli ma, dopo aver spiegato loro che Beatrice è una tipa apposto e che prendere un'altra stagista ora non avrebbe avuto senso, hanno deciso di tenerti" concluse guardando la diretta interessata che già sorrideva vittoriosa.

Harry la prese in braccio entusiasta non riuscendo a trattenersi dal darle un bacio a stampo.

"Ma, c'è un'altra cosa" continuò Marco indifferente alla scenetta romantica.

Harry e Bea smisero di sorridere e lui le fece appoggiare i piedi a terra.

"Continua" lo incitò lei preoccupata.

E se le avessero chiesto di interrompere la sua storia con Harry? Lavorare per lui si sarebbe rivelato una vera tortura. Non voleva nemmeno pensare per un secondo all'eventualità di vederlo tutti i giorni senza poter baciarlo, abbracciarlo o soltanto stare con lui. Piuttosto si sarebbe licenziata.

"Dovresti firmare un contratto, in cui ti impegni a non rivelare nulla della vostra intimità. Inoltre, dovrai vestire in un certo modo agli eventi a cui parteciperà il gruppo, dovrai tenere un certo comportamento sia con lui che senza di lui e dovrai chiudere la tua pagina Facebook. Instagram e Twitter possono andare, basta che non pubblichi foto di Harry senza prima farle vedere a me e tutto ciò che scriverai dovrà essere visto sempre dal sottoscritto" elencò sfogliando un plico di fogli sulla scrivania.

"È un fottuto scherzo, vero?" chiese Harry allargando le braccia.

"Non penso proprio. O così o il licenziamento" disse Marco risoluto.

"Ma perché? Non lo avete mai fatto con nessuna delle ragazze che ho conosciuto. Capisco con quelle che mi affibbiavate voi, ma Bea è...Bea! Andiamo la conosci anche tu!" provò a spiegare Harry.

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