24. Lady in red

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Quando vedrete ** vi consiglio di far partire la canzone qui sopra ↑↑

La signorina in rosso sta ballando con me, guancia a guancia.
Non c'è nessuno qui, solo io e te.
Qui è dove voglio essere
(Chris de Burgh)

"Non te lo saresti mai aspettata, vero?" le chiese compiaciuto.

Erano seduti l'uno di fronte all'altra. A dividerli un tavolo perfettamente apparecchiato, con tanto di candele rosse.

Stavano assaporando la cena preparata dalla domestica di Harry, accompagnata da un ottimo vino francese.

"Se avessi cucinato tu sarei sorpresa, ma devo ammettere che è stata un'idea molto romantica"

"Ti lamenti sempre" protestò picato scorticando l'orata al forno. "Ero con te, come avrei potuto cucinare?"

"Non mi stavo lamentando! E smettila di infierire su quel povero pesce"

La guardò cercando di trattenere un sorriso, ma le fossette lo tradirono.

"Ti devo confessare che ho sempre odiato mangiare il pesce. Odio le lische e odio togliere la loro pelle viscida"

"Perché lo hai fatto cucinare a Mary, allora?" gli chiese sorridendo per il suo tono di voce da bambino.

"Perché mi sembrava più romantico che mangiare una pizza"

"Io avrei preferito la pizza" ammise Bea sorseggiando il vino.

"Quando torno la ordiniamo e ce la mangiamo davanti alla tv" le promise con una mano sul cuore. "Ora vieni con me"

Lasciò volentieri l'orata sul piatto e la raggiunse dalla parte opposta del tavolo porgendole la mano in modo cavalleresco.

"Basta sorprese" lo pregò divertita afferrando la sua mano.

"Questa è l'ultima, promesso"

Lo seguì su per le scale e si guardò intorno curiosa. Era la seconda volta che entrava in casa di Harry e non era mai salita al piano superiore. Rimase stupita per la grandezza di quella villa.

C'erano stanze ovunque, ma tutte le porte erano chiuse.
Le pareti, bianche come quelle del piano di sotto, erano tapezzate di foto con i ragazzi. Si fermò ad osservare una foto di una premiazione. Erano tutti e cinque sorridenti, mentre sorreggevano il premio. Alle loro spalle c'era scritto Brit Awards 2012.

Bea sorrise guardando i loro volti così felici, ma dovette accelerare il passo per non perdere di vista il padrone di casa

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Bea sorrise guardando i loro volti così felici, ma dovette accelerare il passo per non perdere di vista il padrone di casa. Harry, infatti, aprì una porta scorrevole rivelando delle altre scale, stavolta a chiocciola.

Bea si limitò a stargli dietro in silenzio, mentre lui la conduceva tenendole la mano.

Quello che vide quando arrivarono in cima non se lo sarebbe mai immaginato. Si trovavano in una veranda coperta; le immense vetrate lasciavano libera la visuale sulla città.
Per terra, in un angolo, era posto un soffice materasso con dei cuscini bordeaux e, intorno ad esso, una decina di candele davano luce alla stanza illuminata soltanto da qualche lampo dovuto al temporale che non sembrava voler smettere.

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