Parte 5

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Mentre afferro la maniglia per aprire la porta della classe qualcuno poggia una mano sulla mia spalla.
Mi giro e un brivido mi percorre lungo tutta la schiena.
<Hei tutto ok?> dice il ragazzo.
Ha uno sguardo bellissimo ma non e il colore degli occhi che mi affascina bensì la loro intensità, se la scuola rimanesse al buio sono sicura che questi sarebbero capaci di illuminarla tutta.
<Ciao> dico.
Ciao? Ok sono una cretina.
<come ti senti? sei praticamente svenuta quando mi hai visto, so di avere un certo fascino ma non credevo fino a questo punto.>
Modesto penso tra me e me.
<va tutto bene, l'infermiera dice che ho avuto un calo di pressione o qualcosa del genere,grazie per prima...>
Sono un po' in imbarazzo, non so perché ma questo tipo non fa altro che guardarmi e mi sta mettendo in soggezione.
Ad un tratto sento tornare il giramento di testa, porto una mano verso la fronte e chiudo gli occhi per calmarmi.
Perdo l'equilibrio e cado in avanti ma fortunatamente occhi belli mi afferra al volo.
<Hei hei ti prego non svenire di nuovo>
Dice prendendomi in braccio,mi sento arrossire non ho mai avuto questo genere di contatto con un ragazzo. Inizia ad incamminarsi, stiamo andando fuori al cortile mi fa sedere su una panchina e poggia la mia testa sulle sue gambe.
<Sai ho scoperto il tuo gioco> dice.
<di cosa parli?>
<vuoi un mio bacio e allora fai finta di svenire.> ride di gusto mentre pronuncia queste parole.
Rimango letteralmente shoccata, so che è una frase ironica ma mi sento colta alla sprovvista quindi mi alzo di scatto dalle sue gambe nonostante sia ancora debole.
volto il viso dall'altro lato per non guardarlo
ma mi fa girare, lo osservo.
<Scusa non pensavo te la prendessi mi dispiace, non alzarti stai male>
Mi distendo nuovamente.
<mi sono reso conto che non so il tuo nome.>
<Gia> dico.
<io sono Alex>

Due parole per amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora