Prendo il mio bicchiere e mi avvio verso il giardino chiedendo scusa a tutti quelli che urto,per sbaglio.
Vedo ragazzi che si baciano con foga ovunque,altri che scherzano tra di loro e alcuni che semplicemente si ubriacano bevendo più drink di seguito.
Fortunatamente non c'è quasi nessuno fuori,l'aria è fresca e la luna stanotte risplende come non mai.
Guardandomi attorno noto una piscina,
cammino e riesco finalmente a liberarmi del bicchiere che ho in mano,buttandolo in un cestino.
C'è una coppia su una sdraio che si sta baciando con passione un po' come tutti gli altri dentro casa,ma come faranno a respirare?.
Li osservo meglio e sgrano gli occhi quando mi rendo conto che lui non è uno qualunque ma Alex.
Per un breve istante non riesco a collegare è come se il mio cervello si fosse messo in stand-by.
So che lo conosco da poco e non sono niente per lui ma ritrovarlo attaccato a una bionda poco coperta mi fa venire il volta stomaco,
cerco di rimandare giu il groppo che ho in gola,mi giro e inizio a camminare a passo svelto.
Le scarpe con il tacco non aiutano a farmi passare inosservata infatti quando volto la testa verso di lui un ultima volta vedo che mi sta scrutando per capire se sono davvero io.
Mi giro e vado avanti a testa alta,ritorno dentro e dalla rabbia mi avvicino al tavolo in cucina,prendo un bicchiere pulito e inizio a riempirlo di vodka.
<Hei non lo diluisci? Vuoi andarci giù
pesante!> afferma un ragazzo accanto a me.
<voglio essere anche io come voi per
una notte!>
<cioè?> chiede confuso.
<voglio sentirmi viva!> rispondo bevendo tutto d'un fiato.
Ingurgito altri quattro drink e dopo poco inizio a sentirmi strana,c'è ancora il tipo di prima affianco a me,mi sta parlando ma non capisco niente di quello che dice.
Sento un gran boato nella testa,la musica inizia a darmi fastidio e aggrappo il polso dello sconosciuto per trascinarlo in disparte,
tocco il suo corpo e inizio a baciarlo con foga.
All'inizio rimane sorpreso ma poi si lascia andare dato che proprio come me,non è lucido.
Dopo un po' inizia a palparmi il sedere e mi sento letteralmente disgustata ma poi cerco di immaginare Alex al suo posto e tutto diventa più piacevole.
Lo rivedo nel ragazzo a cui sto toccando i bicipiti ma poi inizio a sentire la sua vera voce.
<ho le allucinazioni> penso tra me e non mi accorgo di aver detto la frase ad alta voce.
<Giulia che cazzo fai!> urla Alex furioso.
Mi tira via dal tipo a cui ero aggrappata pochi minuti prima e mi stringe tra le sue braccia,riesco a distaccarmi e a camminare con poco equilibrio fino al giardino,ho bisogno di prendere aria.
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Due parole per amarti
RomanceGiulia soprannominata Gia è una dolce ragazza timida, il suo pessimo passato non è riuscito a toglierle la voglia di vivere ed andare avanti però lei non è sicura di riuscire ad amare ancora una volta, la perdita di una persona importante le farà cr...